Sarà inaugurata domani, sabato 25 marzo, la mostra "Autopittura, quando una Fiat 500 incontra l'arte": Il taglio del nastro alle 17 presso il museo civico Luigi Mallè.
IL MUSEO DOVE VIVE LA MEMORIA DI VERGA
Il museo dell'immaginario verghiano è uno scrigno, quasi un “bignamì”di suggestioni dove si dispiega l’immaginario letterario e “visivo” dello Scrittore, ritenuto ormai, uno dei padri nobili del realismo europeo.
Oggetti, passioni e suggestioni del grande scrittore verista Giovanni Verga, trovano casa e raccontano l'essenza, la vita personale e familiare che si intreccia, quasi inestricabilmente, con i personaggi delle sue opere e del mondo reale in cui era cresciuto, si era formato e da cui aveva attinto per costruire la sua educazione sentimentale e letteraria.
Palazzo Trao - Ventimiglia è uno splendido palazzo settecentesco, anche se un po' sacrificato dall'angustia della stradina, è il luogo in cui prende le mosse la narrazione del "romanzo" verghiano per eccellenza, il Mastro don Gesualdo.
Sono oltre 100 le case museo da visitare nel fine settimana del 1° e 2 aprile
Un fine settimana di porte aperte per scoprire le case che hanno ospitato i “Grandi”. Da Ugo Tognazzi a Leonardo Da Vinci, da Antonio Canova a Salvatore Quasimodo, da Luciano Pavarotti a Giuseppe Verdi, da John Keats a Pier Paolo Pasolini, passando per Michelangelo Buonarroti, Vittorio Alfieri, Ignazio Silone, Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Tonino Guerra, Primo Conti, Giacomo Puccini, Giosuè Carducci, Giovanni Boccaccio e tanti altri ancora.
La mostra è visibile fino al prossimo 9 aprile
Fino al prossimo 9 aprile alla Fondazione Mazzucconi di Milano (via Andrea Ponti 1)è visibile la mostra "Libertà" che raccoglie le opere realizzate dal maestro Vittorio Mazzucconi tra il 1992 e il 1993. Un focus su quel "cammino interiore" che per Mazzucconi la pittura rappresente; un cammino che va dall'eros alla trascendenza, con immagini che si presentano con stupefacente verità. Il suo percorso passa attraverso le donne che ha amato e che, nella mostra, prendono i nomi di figure mitologiche, suggerendo la presenza più profonda degli archetipi fondamentali della vita. Con gli occhi fissi a questa "super-realtà" le vicende dell'arte contemporanea non appaiono che le invenzioni superficiali, ideologiche e commerciali del cammino "esteriore", così lontano da quello interiore della vera arte.
Il docufilm "Nove mesi dopo" (di M. Contini, Paolo Marzoni, @V. Palmieri) sarà proiettato mercoledì 22 marzo alle 21.00, presso il Teatro ‘Valle’ di Chiaravalle.
Sabato 25 marzo Villa Carducci apre le porte ad un'avventura entusiasmante e una corsa contro il tempo.