La casa di Totò in rovina a Napoli
Appello dell’Associazione Nazionale Case della Memoria
Appello dell’Associazione Nazionale Case della Memoria
«Signori si nasce, e io lo nacqui, modestamente!». Recitava così Totò, in una delle sue pellicole che lo hanno reso celebre. Ma chissà se avrebbe mai potuto immaginare che la casa dove nacque realmente sarebbe finita in totale stato di abbandono. L’Associazione Nazionale Case della Memoria si unisce al coro di voci che chiede alle istituzioni il recupero e la valorizzazione della casa di via Maria Antesaecula 109 a Napoli, dove Totò nacque. Una polemica che va avanti da anni, ma che ritorna adesso prepotentemente alla ribalta visto che proprio in questi giorni Napoli celebra i 50 anni della morte del principe della risata, con una grande mostra e numerose iniziative che coinvolgono tutta la città.
«Mentre vanno avanti le celebrazioni, la casa natale di Totò invece versa in pessime condizioni – commenta Adriano Rigoli, presidente dell’Associazione Nazionale Case della Memoria – a ricordare che quello non è un edifico qualunque è rimasta solo una targa. E il clima che si respira a Napoli in questi giorni rende ancora più evidente il paradosso che un luogo dal così grande valore simbolico non possa essere restituito ai cittadini». «Riportare a nuova vita la casa di via Maria Antesaecula - prosegue Marco Capaccioli, vicepresidente dell’Associazione Nazionale Case della Memoria - porterebbe un beneficio per tutti: attraverso la trasformazione di un luogo abbandonato in un centro di aggregazione e cultura, le istituzioni potrebbero fare un primo passo per la riqualificazione di tutto il quartiere. Per questo ci uniamo all’appello dell’associazione Il Principe dei Sogni, appoggiandone l’idea di farne un luogo dedicato alla memoria dell'artista».
«Mentre vanno avanti le celebrazioni, la casa natale di Totò invece versa in pessime condizioni – commenta Adriano Rigoli, presidente dell’Associazione Nazionale Case della Memoria – a ricordare che quello non è un edifico qualunque è rimasta solo una targa. E il clima che si respira a Napoli in questi giorni rende ancora più evidente il paradosso che un luogo dal così grande valore simbolico non possa essere restituito ai cittadini». «Riportare a nuova vita la casa di via Maria Antesaecula - prosegue Marco Capaccioli, vicepresidente dell’Associazione Nazionale Case della Memoria - porterebbe un beneficio per tutti: attraverso la trasformazione di un luogo abbandonato in un centro di aggregazione e cultura, le istituzioni potrebbero fare un primo passo per la riqualificazione di tutto il quartiere. Per questo ci uniamo all’appello dell’associazione Il Principe dei Sogni, appoggiandone l’idea di farne un luogo dedicato alla memoria dell'artista».