Notizie

Al Museo Rocca di Dozza (BO) torna Fantastika - Il tesoro del drago

Manifesto ufficiale FantastikA 2022Sabato 17 e domenica 18 settembre 2022 al Museo Rocca di Dozza torna "Fantastika - Il tesoro del drago", la Biennale di illustrazione dedicata al fantastico.
 
Numerosi gli appuntamenti e gli ospiti illustri.
 
Scopri il programma!
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Le numerose proposte dei musei di Saluzzo per l'inizio di settembre

Torna settembre, ricominciano le scuole e ritorna l'autunno. Anche in questo mese MuSa - Musei Saluzzo, propone un ricco calendario di eventi e visite per soddisfare il gusto dei diversi target di visitatori, dai più piccoli ai più grandi, per permettere a residenti e turisti di vivere al meglio e in maniera innovativa i luoghi della cultura di Saluzzo.

 

> DOMENICA 4 SETTEMBRE 
MUSAKIDS - "Mistero al Museo" – Casa Cavassa

Grande gioco investigativo per famiglie: sotterfugi, pettegolezzi e invidie rischiano di mettere a repentaglio il buon nome della famiglia Cavassa. Una vendetta senza precedenti sta per compiersi... non c'è tempo da perdere: la congiura ai danni del Vicario generale dev'essere sventata!
Orario e ritrovo: dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 19 presso Casa Cavassa, in Via San Giovanni n. 5
Costo: 3€ a partecipante. Biglietto ridotto per gli accompagnatori
A chi è rivolto? Ai bambini dai 5 ai 12 anni

La prenotazione è obbligatoria rivolgendosi a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o al +39 329 394 0334

Il vino nell'arte: alla Rocca di Dozza incontro con la storica dell'arte Sabrina Marin

IL VINO NELLARTEVenerdì 2 settembre la Rocca di Dozza ospiterà un incontro a cura della storica dell'arte Sabrina Marin che proporrà un percorso storico-artistico costellato di aneddoti e accadimenti che da sempre legano il vino all'arte sacra e profana. 
 

Grazie alle suggestive immagini che verranno proiettate nel cortile della Rocca di Dozza, sarà un piacere scoprire che il vino nell’arte non è stato soltanto tema centrale di convivialità, allegoria dell’amore ed elemento sacro del sangue di Cristo, ma anche elargitore di gioia, e talvolta oblio da parte di pittori che ne fecero largo uso.

Riapertura della Fondazione Montanelli Bassi

A partire da giovedi 1 settembre la Fondazione Montanelli Bassi tornerà ad essere aperta al pubblico secondo il consueto orario invernale: martedì, giovedì, sabato e domenica dalle 15,00 alle 19,00. 

Sarà dunque possibile sia frequentare la biblioteca e la sala di lettura che visitare le Stanze di Indro Montanelli e la Collezione Arturo Checchi.  

www.fondazionemontanelli.it

RACCONTAMI DI TE... la tua storia dalle parole alle immagini

RAGUSA – Un libro per emozionare. E’ quello che contiene una selezione degli scritti, pervenuti da varie parti d’Italia, per il progetto culturale “Raccontami di te” avviato nei mesi scorsi da Malìa, la start-up ragusana in ambito culturale, che ha lanciato una chiamata invitando a raccontare una propria persona speciale, una persona da ricordare o più semplicemente da far conoscere al grande pubblico. 

Gli organizzatori non si aspettavano di certo la straordinaria adesione che è invece si è avuta anche attraverso l’omonimo sito internet raccontamidite.com. Un’ampia selezione di tutti questi preziosi racconti è adesso divenuta una prima iniziativa editoriale, un libro-catalogo che sarà presentato questo martedì 30 agosto alle ore 19 al Castello di Donnafugata (sul terrazzo orientato al tramonto sul mare).  Ma c’è di più. 
 
Contestualmente sarà inaugurata una mostra d’arte con le opere realizzate da sei artisti siciliani, Claudia Clemente, Simone Favero, Denise Giacchi, Ilenia Madaro, Milena Nicosia, Mario Occhipinti, che hanno creato i propri quadri ispirandosi ai 38 testi selezionati dal progetto per essere inseriti nel libro. Un’inedita trasposizione artistica di parole e ricordi su cui i sei autori si sono cimentati con passione.
Musica dal vivo, letture recitate e premiazioni saranno i punti di forza della serata che dopo la presentazione del volume cederà il passo all'apertura della mostra. Tra gli ospiti anche lo scrittore Michele Arezzo e il violinista Daniele Rizza.
“Il progetto culturale Raccontami di te – spiegano gli ideatori Debhorah Di Rosa e Salvo Garipoli – è nato con l’obiettivo di invogliare le persone ad una partecipazione attiva. Ciascuno di noi porta nel cuore il ricordo di una persona speciale: un bene prezioso che vorremmo non perdere mai. Il progetto Raccontamidite, nasce proprio dalla volontà di dare sostanza a questo tuo sentire e renderlo immortale, grazie al potere magico delle parole e dei colori. Abbiamo selezionato 38 storie, 38 vite vissute attorno a persone o personaggi che sono riuscite a dare senso alla vita di chi ne ha scritto. 
Raccontami di te è un vero e proprio esperimento letterario, che attraverso le parole e i dipinti dà forma alle emozioni più intime, per cogliere l'essenza della vita: quella che riscalda, quella che fa alzare gli occhi al cielo, quella che fa spalancare le finestre ed aprire il cassetto dei sogni”. Il progetto ha il patrocinio del Comune di Ragusa e il supporto dell’associazione nazionale Case della memoria. Informazioni sul sito www.raccontamidite.com che è una vera e propria piattaforma digitale, nata per dare voce a tutti coloro i quali vogliono raccontare il proprio vissuto attraverso la storia di una persona speciale.

Le Muse a Capo Vaticano alla Casa della Memoria che fu del filosofo Giuseppe Berto per la presentazione de “Il senso della mia vita”

L’associazione culturale “Le Muse – Laboratorio delle Arti e delle Lettere” di Reggio Calabria con il patrocinio del Comune di Ricadi, in un appuntamento importante che ha visto la suggestiva casa del filosofo Giuseppe Berto, come scenografia per la presentazione del libro di Nicolino Lasorba “Il senso della mia vita”.

Numeroso il pubblico presente presso l’area riservata agli eventi culturali della villa che da poco tempo è entrata a fare della rete nazionale delle Case della memoria, prima sede deputata in Calabria. A presentare la serata il professore Giuseppe Livoti presidente del sodalizio reggino che ha sin da subito ha ribadito come il luogo ospitante, vive proprio grazie all’opera di Antonina, figlia del noto scrittore Giuseppe, drammaturgo e sceneggiatore italiano che nel 1964 pubblica “Il male oscuro” Premio Viareggio e Campiello. Un caso letterario, di un romanzo che ripercorre autobiograficamente la vita dell’autore alla ricerca delle radici della sua sofferenza, un’ opera da cui verrà tratto un film, diretto nel 1989 da Mario Monicelli.

Giuseppe Berto, questa sera, ha continuato Livoti, ha un collegamento ideale con la famiglia dell’autore Lasorba poiché acquistò un terreno a Capo Vaticano, in Calabria, dove, bonificata la sterpaglia, edificò una villa destinata a diventare il suo rifugio per gran parte dell’anno “l’isola degli aranci sta dall’altra parte celeste e gialla e un poco verde nella sua breve lontananza e in mezzo c’è un piccolo tratto di mare proprio piccolo ma non ho il coraggio di passarlo, padre non ho coraggio, (…) e del resto non tutti coloro che volevano la terra promessa poterono giungervi, non tutti furono degni della sua stabile perfezione, e così verso sera cerco un posto da dove si possa guardare la Sicilia, di notte l’altra costa è una lunghissima distesa di lampadine con segnali rossi e bianchi (…) ecco qui mi costruirò con le mie mani un rifugio di pietre e penso che in conclusione questo potrebbe andar bene come luogo della mia vita e della mia morte” (Il male oscuro, cit.). Oggi un rappresentante di questa famiglia che vendette il terreno è appunto Nicolino Lasorba il quale, con questo libro edito da Laruffa editore, racconta tra profonde memorie e visionarie scelte, il riscatto di una famiglia, la sua e quella di un territorio ovvero Capo Vaticano essendo oggi un manager di successo nel campo del turismo. La presentazione è stata a cura della prof.ssa Rossana Rossomando delegata Muse alla poesia la quale, sin da subito ha ricordato al numeroso pubblico come l’autore parla della sua vita in termini semplici ma costruttivi, che evidenziano fatti ed eventi che contraddistinguono il suo percorso, caratterizzato dalla sincerità ma anche dall’originalità dei suoi obiettivi personali. Lasorba recepisce insegnamenti trasmessi dai suoi genitori, messi in pratica da esperienze lavorative, in cui la radice “Capo Vaticano” è il luogo della sua narrazione tra amore per le tradizioni, per la famiglia, per la sua gente, in un lavoro di introspezione e di insegnamenti per il lettore. 

Image
Image
Image