Torna settembre, ricominciano le scuole e ritorna l'autunno. Anche in questo mese MuSa - Musei Saluzzo, propone un ricco calendario di eventi e visite per soddisfare il gusto dei diversi target di visitatori, dai più piccoli ai più grandi, per permettere a residenti e turisti di vivere al meglio e in maniera innovativa i luoghi della cultura di Saluzzo.
> DOMENICA 4 SETTEMBRE
MUSAKIDS - "Mistero al Museo" – Casa Cavassa
Grande gioco investigativo per famiglie: sotterfugi, pettegolezzi e invidie rischiano di mettere a repentaglio il buon nome della famiglia Cavassa. Una vendetta senza precedenti sta per compiersi... non c'è tempo da perdere: la congiura ai danni del Vicario generale dev'essere sventata!
Orario e ritrovo: dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 19 presso Casa Cavassa, in Via San Giovanni n. 5
Costo: 3€ a partecipante. Biglietto ridotto per gli accompagnatori
A chi è rivolto? Ai bambini dai 5 ai 12 anni
La prenotazione è obbligatoria rivolgendosi a:
Grazie alle suggestive immagini che verranno proiettate nel cortile della Rocca di Dozza, sarà un piacere scoprire che il vino nell’arte non è stato soltanto tema centrale di convivialità, allegoria dell’amore ed elemento sacro del sangue di Cristo, ma anche elargitore di gioia, e talvolta oblio da parte di pittori che ne fecero largo uso.
A partire da giovedi 1 settembre la Fondazione Montanelli Bassi tornerà ad essere aperta al pubblico secondo il consueto orario invernale: martedì, giovedì, sabato e domenica dalle 15,00 alle 19,00.
Sarà dunque possibile sia frequentare la biblioteca e la sala di lettura che visitare le Stanze di Indro Montanelli e la Collezione Arturo Checchi.
RAGUSA – Un libro per emozionare. E’ quello che contiene una selezione degli scritti, pervenuti da varie parti d’Italia, per il progetto culturale “Raccontami di te” avviato nei mesi scorsi da Malìa, la start-up ragusana in ambito culturale, che ha lanciato una chiamata invitando a raccontare una propria persona speciale, una persona da ricordare o più semplicemente da far conoscere al grande pubblico.
L’associazione culturale “Le Muse – Laboratorio delle Arti e delle Lettere” di Reggio Calabria con il patrocinio del Comune di Ricadi, in un appuntamento importante che ha visto la suggestiva casa del filosofo Giuseppe Berto, come scenografia per la presentazione del libro di Nicolino Lasorba “Il senso della mia vita”.
Numeroso il pubblico presente presso l’area riservata agli eventi culturali della villa che da poco tempo è entrata a fare della rete nazionale delle Case della memoria, prima sede deputata in Calabria. A presentare la serata il professore Giuseppe Livoti presidente del sodalizio reggino che ha sin da subito ha ribadito come il luogo ospitante, vive proprio grazie all’opera di Antonina, figlia del noto scrittore Giuseppe, drammaturgo e sceneggiatore italiano che nel 1964 pubblica “Il male oscuro” Premio Viareggio e Campiello. Un caso letterario, di un romanzo che ripercorre autobiograficamente la vita dell’autore alla ricerca delle radici della sua sofferenza, un’ opera da cui verrà tratto un film, diretto nel 1989 da Mario Monicelli.
Giuseppe Berto, questa sera, ha continuato Livoti, ha un collegamento ideale con la famiglia dell’autore Lasorba poiché acquistò un terreno a Capo Vaticano, in Calabria, dove, bonificata la sterpaglia, edificò una villa destinata a diventare il suo rifugio per gran parte dell’anno “l’isola degli aranci sta dall’altra parte celeste e gialla e un poco verde nella sua breve lontananza e in mezzo c’è un piccolo tratto di mare proprio piccolo ma non ho il coraggio di passarlo, padre non ho coraggio, (…) e del resto non tutti coloro che volevano la terra promessa poterono giungervi, non tutti furono degni della sua stabile perfezione, e così verso sera cerco un posto da dove si possa guardare la Sicilia, di notte l’altra costa è una lunghissima distesa di lampadine con segnali rossi e bianchi (…) ecco qui mi costruirò con le mie mani un rifugio di pietre e penso che in conclusione questo potrebbe andar bene come luogo della mia vita e della mia morte” (Il male oscuro, cit.). Oggi un rappresentante di questa famiglia che vendette il terreno è appunto Nicolino Lasorba il quale, con questo libro edito da Laruffa editore, racconta tra profonde memorie e visionarie scelte, il riscatto di una famiglia, la sua e quella di un territorio ovvero Capo Vaticano essendo oggi un manager di successo nel campo del turismo. La presentazione è stata a cura della prof.ssa Rossana Rossomando delegata Muse alla poesia la quale, sin da subito ha ricordato al numeroso pubblico come l’autore parla della sua vita in termini semplici ma costruttivi, che evidenziano fatti ed eventi che contraddistinguono il suo percorso, caratterizzato dalla sincerità ma anche dall’originalità dei suoi obiettivi personali. Lasorba recepisce insegnamenti trasmessi dai suoi genitori, messi in pratica da esperienze lavorative, in cui la radice “Capo Vaticano” è il luogo della sua narrazione tra amore per le tradizioni, per la famiglia, per la sua gente, in un lavoro di introspezione e di insegnamenti per il lettore.