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Gregorio Nardi - Concerto nel cortile di Casa Buonarroti

Gregorio Nardi - Concerto nel cortile di Casa Buonarroti
12 luglio 2017, ore 21| Cortile della Casa Buonarroti, via Ghibellina, 70 - Firenze

In qualche sera d’estate il Cortile della Casa Buonarroti si apre a momenti di musica, spesso alternata alle parole. Anche quest’anno la Casa Buonarroti, fedele al consueto appuntamento, dà vita alla ventiseiesima edizione di questa speciale ministagione.
Le due parti del programma di Gregorio Nardi sono altrettante opportunità di memoria e di riferimento. La prima richiama un lontano concerto beethoveniano che già Nardi tenne in questo spazio, ed è questa, dunque, occasione di fare il punto sui progressi, le ricerche, l’esperienza, gli incontri accumulati negli anni; la seconda evoca la parola e il canto affidati al solo strumento solista: le intime melodie polacche di Chopin in tre rare trascrizioni, la poesia di Dante e di Petrarca, i ritmi incontenibili del linguaggio e della melodia nei capolavori di Gershwin.
Programma:
Ludwig van Beethoven
Sonata in mi op. 90
Sonata in la bemolle op. 110
Fryderyk Chopin-Giuseppe Buonamici
Melodya
Fryderyk Chopin-Giovanni Sgambati
Canzone Lituana (Piosnka litewska)
Fryderyk Chopin-Ferenc Liszt
Mes joies (Moja pieszczotka)
Ferenc Liszt
Sonetto 104 del Petrarca “Pace non trovo, e non ho da far guerra”
Hans von Bülow-Ferenc Liszt
Sonetto di Dante “Tanto gentile e tanto onesta”
George Gershwin
Do It Again, S'wonderful, The Man I Love, Fascinating Rhythm

L’ingresso è gratuito, ma gli spazi limitati rendono necessaria la prenotazione.
Per prenotazioni direttamente a Casa Buonarroti tel. 055/241752
- ore 10-17 (escluso il martedì)



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C'è sempre un motivo in più per andare a visitare il Castello di Donnafugata


C'è sempre un motivo in più per andare a visitare il Castello di Donnafugata

Oltre alle sale interne arredate e al grande parco, il Castello offre ai turisti e ai visitatori una nuova mostra tematica sulla Storia del costume e della moda. Il titolo è esplicito "QUEL TOCCO IN PIU'; IL TRIONFO DEGLI ACCESSORI"
Tra le sorprese: esposta al pubblico per la prima volta in assoluto, la scatola portagioielli orientaleggiante della baronessa Vincenzina; le preziose scarpe appartenute alle due piu grandi cantanti liriche dei secoli XIX e Inizio XX (giuditta Pasta e Maria Malibran).... B
envenuti nel mondo di Donnafugata


Badia di Vaiano: si celebra San Giovanni Gualberto

Badia di Vaiano: si celebra San Giovanni Gualberto

A Vaiano si celebra San Giovanni Gualberto, patrono dei Forestali e di tutti coloro che si occupano della gestione e della salvaguardia del patrimonio boschivo. L’appuntamento è per domenica 9 luglio con la Messa mattutina (ore 10.30) alla Badia di Vaiano per ricordare appunto la festa di San Giovanni Gualberto, fondatore dei monaci vallombrosani che hanno operato a Vaiano per circa otto secoli. In questo lungo tempo si sono occupati non solo della crescita spirituale della popolazione ma anche di quella sociale ed economica mettendo a coltura nuove terre, come a Vaiano, oppure curando un bosco capace di rappresentare anche una fonte di reddito, come a Vallombrosa. Per questo San Giovanni Gualberto è il patrono dei Forestali e di tutti coloro che si occupano della gestione e della salvaguardia del patrimonio boschivo. Così, dal 2008, la ricorrenza di San Giovanni Gualberto è festeggiata in collaborazione con l'Ordine dei dottori agronomi e forestali di Prato il cui presidente è Luca Mori. A Vaiano inoltre, quest'anno si ricorda il 25° anniversario della fondazione del Museo della Badia, Casa della Memoria dello scrittore e abate Agnolo Firenzuola. La ricorrenza è stata celebrata a maggio alla presenza dell'abate di Vallombrosa. «La festa di San Giovanni Gualberto - spiega Adriano Rigoli, presidente dell’Associazione Nazionale Case della Memoria - si inserisce nei festeggiamenti per il 25° del Museo e nell'opera di recupero della memoria dell'antico monastero. All'epoca dei monaci la festa del fondatore di Vallombrosa era solennizzata ogni anno: il recupero di questa festa si configura come un recupero della memoria, non basta valorizzare e restaurare l'edificio e i reperti che sono custoditi nel museo, occorre anche recuperare la memoria storica di quello che essi rappresentano. In questa quadro la collaborazione con l'Ordine dei dottori agronomi e forestali di Prato è strategica perché in questo modo si uniscono le forze e si valorizza una figura che ha grande importanza storica nella bonifica boschiva».  


Caruso Garden Theatre Luglio 2017| Alla Villa, al parco e al Museo Enrico Caruso di Lastra a

Caruso Garden Theatre
Luglio 2017| Alla Villa, al parco e al Museo Enrico Caruso di Lastra a Signa (Fi) 


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Ritorna a Donnafugata dopo il restauro il Fortepiano della Sala degli Specchi

Ritorna a Donnafugata dopo il restauro il Fortepiano della Sala degli Specchi

Dei famosissimi Piani costruiti da Conrad Graf sappiamo che ne rimangono oggi solo pochi esemplari e che il più recente è il numero 2788 e che è databile alla fine del 1840.
Gli strumenti di Graf non sono mai datati ma sono tutti numerati. Proprio dal numero si risale approssimativamente alla data. Il numero 593 (tra i primi) conservato ad Ancona in una collezione privata ad esempio è del 1820.


Gli strumenti da lui prodotti rientrano a pieno titolo tra le Opere d’Arte di massima eccellenza musicale e sono oggi conservati con massima cura e attenzione in diverse collezioni private e persino nel Castello Donnafugata!
Cultori di storia degli strumenti musicali e musicisti ne apprezzano sia la bontà e raffinatezza della fattura che l’alta qualità del suono. i Fortepiani Graf erano molto apprezzati per due caratteristiche. Prima di tutto la solidità assoluta perché erano strumenti costruiti in maniera perfetta con materiali di primissima qualità e con una cura nei dettagli che nessun altro costruttore dell’epoca aveva. E poi per le caratteristiche musicali. Avevano un suono molto particolarmente bello ed erano molto stabili nella cordatura e rispetto ad altri tipi erano più robusti.

Graf (tedesco di nascita) nel 1824 riceve il titolo “costruttore di corte” e fu il più importante e ricercato costruttore di piani di Vienna. Basti pensare che tutti i teatri avevano i suoi strumenti. Quando arrivava un musicista di fama in città veniva ospitato negli appartamenti di Graf che metteva loro a disposizione gli strumenti per poter provare prima dei concerti. Praticamente tutti i musicisti più famosi che sono passati per Vienna hanno suonato i suoi strumenti.

Il Barone di Donnafugata, nella sua vita stravagante non poteva non possederne un raro esemplare.

Mostra “Lo studiolo dell’artista: luogo d’incontro” Dal 5 al 16 luglio 2017| Fondazione Marini Clarelli Santi (Perugia)

Mostra “Lo studiolo dell’artista: luogo d’incontro”
Dal 5 al 16 luglio 2017| Fondazione Marini Clarelli Santi (Perugia)         

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