Abbiamo ricevuto questo messaggio, rivolto a tutte le Case della nostra Associazione.
In occasione del cinquecentesimo anno dalla morte di Leonardo da Vinci (Vinci 1452 – Amboise 1519), il Museo Musicalia a Villa Silvia-Carducci espone una riproduzione del tamburo meccanico da guerra, una delle più celebri invenzioni tra le macchine da guerra del genio vinciano.
Si potrà ammirare il tamburo tutti i sabati e domeniche dell’anno in corso, tramite visite guidate in programma dalle 16 alle 19.
Entrando in una tenda da guerra del Cinquecento, i visitatori si immergeranno in un’ambientazione dal gusto medievaleggiante, per vedere (e ascoltare) la riproduzione del tamburo ed anche una copia del disegno costruttivo, il cui originale è contenuto nel Codice Atlantico, custodito alla Biblioteca Ambrosiana di Milano.
Durante le visite guidate, il tamburo verrà azionato per poterne ascoltare il suono originario.
Leonardo Da Vinci inventò il tamburo per dare ritmo e carica all’esercito durante le marce militari, sostituendo il ruolo dei tamburini, altrimenti destinati a morte certa: questi ultimi, intenti a suonare e disarmati, non avrebbero potuto fare nulla per evitare gli attacchi dell'esercito nemico in arrivo.
Il meccanismo alla base di questa geniale invenzione, è il sistema del cilindro chiodato, in cui ogni chiodo corrisponde ad una nota, nonché meccanismo base della musica meccanica e del carillon, che avranno enorme diffusione nei secoli a seguire.
Il Tamburo è stato realizzato da AMMI (Associazione Musica Meccanica Italiana) nel 2009, la quale si è avvalsa dell'esperienza e della maestria di Mauro Carpiceci, esperto di macchine e pubblicazioni leonardesche.
Si tratta di uno dei pochissimi modelli di macchine leonardesche riprodotte in scala naturale e funzionanti, la cui costruzione ha impegnato una decina di artigiani e due interi anni di lavoro.
Per informazioni e prenotazioni: Villa Silvia Carducci – Via Lizzano 1241 Tel. 0547/323425 Mail.
Casa Museo Boschi Di Stefano ha il piacere di invitarLa al concerto
L'Iberia Antica con voce e arpa
giovedì 8 agosto 2019 alle ore 19:00 al terzo piano della Casa Museo Boschi Di Stefano
Questa attività rientrano nel palinsesto del progetto #ilmuseochesale: incotri, concerti e conferenze, ogni martedì e giovedì dell'estate, al terzo piano della palazzina di via Jan 15.
Ingresso Libero fino ad esaurimento posti
Per Maggiori info visitare il sito https://ilmuseochesale.it/gli-appuntamenti/
Evento Facebook: https://www.facebook.com/events/905668419798657/
"Casa Cuseni a Taormina: et in arcadia dandy" | L'articolo di Giusi Diana su "Il Giornale dell'Arte"
"Taormina (Me). Il 13 novembre del 1895 lo scrittore inglese Oscar Wilde viene imprigionato nel carcere di Reading a Londra con l’accusa di atti osceni a causa della relazione omosessuale con Lord Alfred Bruce Douglas detto Bosie. Tre anni dopo Wilde è a Taormina dove si rifugia all’Hotel Victoria, attratto da quell’atmosfera che le fotografie del tedesco Wilhelm von Gloeden stavano rendendo celebre in tutta Europa. È proprio qui che il pittore Robert Hawthorn Kitson (1873-1947), rampollo di una ricca famiglia di industriali dello Yorkshire, durante il suo primo viaggio in Italia incontra Oscar Wilde insieme a Von Gloeden".
Un articolo del 1987 su Casa De Nittis a Barletta
Un articolo datato 1987 parla già delle precarie condizioni della Casa Natale di Giuseppe De Nittis a Barletta.
Un antefatto di quanto si è poi sviluppato nel corso di tempo fino ai giorni nostri.
Dall'archivio del giornalista Nino Vinella, autore dell'articolo.