Empoli (Fi) | "Riforma del Terzo Settore: criticità e opportunità"
Featured
Featured
Itinerari letterari nelle Case di Levi, Aiello e Tedesco. Aliano, Matera e Moliterno protagonisti a Firenze
Firenze, 26 settembre 2019 - È stato presentato ieri, a Firenze, il libro "Aliano, Matera e Moliterno. Itinerari letterari nelle Case della Memoria sulle tracce di Carlo Levi e Michele Tedesco". Un volume snello ma denso di contenuti, dedicato a un turismo lento, per scoprire la Basilicata attraverso itinerari letterari nel segno di Carlo Levi, Domenico Aiello e Michele Tedesco, personaggi che fanno parte del circuito delle Case della Memoria. L’evento è stato organizzato nell’ambito della V Settimana delle associazioni culturali che è in corso nell’auditorium della Biblioteca delle Oblate(via dell’Oriuolo, 24) fino al 28 settembre.
Firenze, 26 settembre 2019 - È stato presentato ieri, a Firenze, il libro "Aliano, Matera e Moliterno. Itinerari letterari nelle Case della Memoria sulle tracce di Carlo Levi e Michele Tedesco". Un volume snello ma denso di contenuti, dedicato a un turismo lento, per scoprire la Basilicata attraverso itinerari letterari nel segno di Carlo Levi, Domenico Aiello e Michele Tedesco, personaggi che fanno parte del circuito delle Case della Memoria. L’evento è stato organizzato nell’ambito della V Settimana delle associazioni culturali che è in corso nell’auditorium della Biblioteca delle Oblate(via dell’Oriuolo, 24) fino al 28 settembre.
L’Associazione Nazionale Case della Memoria ha scelto di utilizzare questa occasione per presentare il primo libro della collana “Appunti di viaggio”. "Aliano, Matera e Moliterno. Itinerari letterari nelle Case della Memoria sulle tracce di Carlo Levi e Michele Tedesco", scritto da Francesca Romana Uccella, illustra un itinerario letterario dedicato a Carlo Levi, al suo “Cristo si è fermato a Eboli” e ad altre opere, suddiviso fra Aliano e Matera, insieme a un itinerario sulla Moliterno di Domenico Aiello e dei suoi Musei. I percorsi sono pensati con l’obbiettivo di proporre ai viaggiatori un percorso inedito alla scoperta del territorio lucano dove sorgono le Case della Memoria di Carlo Levi(Aliano), Michele Tedesco e Domenico Aiello(Moliterno), seguendo le tracce di testi noti e meno noti in qualche modo scaturiti dai luoghi stessi, ad essi legati per ragioni biografiche o puramente letterarie.
«Questo libro – ha detto il consigliere comunale di Firenze, Nicola Armentano– racconta i percorsi che hanno portato Carlo Levi a innamorarsi della Basilicata. Sono descrizioni di un mondo che da allora è molto cambiato, ma che ha anche mantenuto identiche alcune criticità. Creare un ponte culturale più stretto con Firenze può rappresentare un’occasione importante per trasformare queste criticità in opportunità».
«I tre itinerari che abbiamo voluto tracciare, in collaborazione con l’Associazione Nazionale Case della Memoria – ha scritto Patrizia Minardi, dirigente Ufficio sistemi culturali e turistici della Regione Basilicata - ci aiutano a scoprire la Basilicata letteraria e artistica, accompagnati dalle parole e dai sentimenti di coloro che li percorsero prima di noi». «Il percorso Carlo Levi ad Aliano – scrive il sindaco di Aliano, Luigi De Lorenzo- è stato concepito per un viaggiatore colto curioso ed esigente e rappresenta un’agile traccia turistico-culturale». «Un grazie a tutti coloro che hanno creduto ancora una volta nel potenziale della nostra terra lucana» ha proseguito il sindaco di Moliterno, Giuseppe Tancredi. «Accanto alla Casa Museo Domenico Aiello - ha detto Gianfranco Aiello, presidente dei Musei Aiello Moliterno – negli ultimi dieci anni sono seguite 6 iniziative museali di particolare valore culturale e artistico, tanto che i Musei Aiello Moliterno sono stati inseriti all’interno dell’itinerario letterario che coinvolge i musei e le testimonianze culturali di altri due gioielli lucani: Matera e Aliano».
«La collana che si inaugura con questo volume – hanno detto Adriano Rigolie Marco Capaccioli, rispettivamente presidente e vicepresidente dell’Associazione nazionale Case della Memoria – ha un precedente illustre nelle guide letterarie dell’Ottocento e vuole proseguire la tradizione per rivolgersi a quel turismo d’esplorazione, attento non tanto alla scoperta dei paesi minori ma alle connessioni che, in un paese stratificato come il nostro, tengono insieme capitali e periferie, città e campagne».
La serata è stata accompagnata daletture a cura di Andrea Mancini, dalla proiezione di filmati e dalla presentazione di alcune maschere tipiche lucane di Nicola Toce.
%MCEPASTEBIN%
Featured
Pistoia | Alla Biblioteca Forteguerriana la Presentazione del “Quaderno di Archimeeting”dedicato all'Archivio di Casa Bartolini
Giovedi 3 ottobre ore 16,30
Presentano Dott.ssa Caterina Del Vivo ( Presidente ANAI Toscana)
Pro.ssa Elena Gonnelli (Archivista)
Prof.ssa Simonetta Bartolini (Ass.Centro Studi-Casa Museo Sigfrido Bartolini)
I “Quaderni di Archimeetings” nascono dall’esperienza delle visite di Archimeetings, ideate da ANAI per illustrare il mondo degli archivi a un pubblico più vasto dell’utenza abituale. Pensati per i “non addetti ai lavori”, i testi sono volutamente semplici, ma scritti da professionisti garantendo così al lettore l’esattezza dei contenuti, la professionalità dell’archivista, in modo da rendere comprensibile e fruibile questo patrimonio culturale. Le notizie si articolano in tre grandi sezioni: le sedi dove gli archivi sono conservati, la storia e le caratteristiche dell'archivio, la descrizione dei principali fondi e delle serie documentarie che li compongono. Dai nostri incontri emerge una varietà sorprendente di soggetti produttori e di I Quaderni si presentano così come delle piccole guide e rappresentano una mappatura, sia pure parziale e limitata, del ricco patrimonio archivistico disseminato sul territorio toscano. La visita Archimeeting alla Casa Museo Sigfrido Bartolini si è svolta il 23 ottobre 2015.
“Gli archivi sono un bene prezioso e imprescindibile per conservare e per valorizzare la memoria della comunità .Questo fragile patrimonio di memoria, costituito dagli archivi e dalla conoscenza che via via ne abbiamo, corre sempre il rischio di andare disperso se non è affidato alle cure di esperti e di responsabili cultori.
In occasione della presentazione il “Quaderno di Archimeeting”sarà dato in omaggio ai presenti.
Featured
Arezzo | Inaugurazione della mostra "Incanti" a Casa Bruschi - Sabato 5 ottobre
Featured
Barga (Lu) | "Giovanni Pascoli, il gigante "fanciullino". Ennio Cavalli, la poetica di un contemporaneo incontra il grande di Barga"
Mercoledì 2 ottobre alle ore 10 presso l'Aula Magna dell'ISI Barga, all'interno del Festival "LuccAutori" si terrà la conferenza
"Giovanni Pascoli, il gigante "fanciullino"
Ennio Cavalli, la poetica di un contemporaneo incontra il grande di Barga".
Il poeta Ennio Cavalli presenta il libro "Se ero più alto facevo il poeta" (La nave di Teseo). Intervengono Alessandro Adami , presidente della Fondazione Giovanni Pascoli e Demetrio Brandi, presidente di LuccAutori. Con la partecipazione degli studenti delle scuole secondarie di secondo grado. L'incontro è aperto al pubblico.
Se ero più alto facevo il poeta
La poesia di Ennio Cavalli non sopporta confini, tant'è che in questo libro attinge, flirta, si trasforma in prosa. La prosa, a sua volta, punta alla leggerezza, alla velocità di scavo, all'idea calviniana di "espressione necessaria, unica, densa, concisa, memorabile". Prosa e poesia si fondono così in quella sorta di "pensiero lungo" che fa da lo conduttore a tutta l'opera di Cavalli. Già nelle poesie d'esordio (L'infinito quotidiano, 1973) Federico Fellini vedeva "una ricchezza di immagini suggerite da una sofferenza intellettuale e letteraria, invenzioni belle, fresche, originali".
E Dario Fo sottolineava, più di recente, "il gioco di prospettive e di rimandi" tipico del suo narrare.
Se ero più alto facevo il poeta è il libro della maturità di un autore che mette a frutto esperienze di vita, forza visionaria e ricerca linguistica. Con filosofia lucreziana e ironia a lento rilascio, questo florilegio di pagine inedite tocca il tema della natura, della morte, del soprannaturale, delle religioni, dell'amore, del sociale, dello scrivere, del sorridere. Si passa dall'immanente al trascendente, dall'infanzia dell'umanità alle risorse del mito, dai toni civili preoccupati e coraggiosi al divertissement, dal resumé degli anni di piombo visti dal marciapiede opposto a quello dei terroristi alla smagliante "intervista impossibile" con Virgilio. Mentre gli stralci di poetica radunati in Circo a tre piste e in Maestri di danza non restano modelli di virtuosa programmazione. Diventano essi stessi, per osmosi, rintocchi fantastici e preziosi.
Ennio Cavalli, nato a Forlì nel 1947, vive a Roma. Inviato Rai, dopo un primo "rodaggio" in cronaca, si è sempre occupato di cultura e spettacoli. Con il romanzo Quattro errori di Dio (2005) ha vinto il premio Campiello Giuria dei Letterati. Con Libro grosso (2009), il Viareggio Poesia. Con I gemelli giornalisti sono io! (2011), il premio Elsa Morante Ragazzi. Altre opere in prosa: La Bibbia in lattina (1992, con una lettera di Federico Fellini), Il romanzo del Nobel (2000, nota di Dario Fo), Fiabe storte (2003), Il poeta è un camionista (2003), Il divano del Nord (2005), La cosa poetica (2014), I gemelli giornalisti sempre in viaggio, quarto della serie (2016), L'amore prima dell'aggettivo (2017). Le più recenti raccolte di versi: Trattativa con l'ombra (2013), La più bella poesia del libro e altre anomalie (2015), Qualcuna (2016), Vangelo di legno verde (2016), Poesie incivili (2017), Orfeo e il Signor Tod (2018).
Mercoledì 2 ottobre alle ore 10 presso l'Aula Magna dell'ISI Barga, all'interno del Festival "LuccAutori" si terrà la conferenza
"Giovanni Pascoli, il gigante "fanciullino"
Ennio Cavalli, la poetica di un contemporaneo incontra il grande di Barga".
Il poeta Ennio Cavalli presenta il libro "Se ero più alto facevo il poeta" (La nave di Teseo). Intervengono Alessandro Adami , presidente della Fondazione Giovanni Pascoli e Demetrio Brandi, presidente di LuccAutori. Con la partecipazione degli studenti delle scuole secondarie di secondo grado. L'incontro è aperto al pubblico.
Se ero più alto facevo il poeta
La poesia di Ennio Cavalli non sopporta confini, tant'è che in questo libro attinge, flirta, si trasforma in prosa. La prosa, a sua volta, punta alla leggerezza, alla velocità di scavo, all'idea calviniana di "espressione necessaria, unica, densa, concisa, memorabile". Prosa e poesia si fondono così in quella sorta di "pensiero lungo" che fa da lo conduttore a tutta l'opera di Cavalli. Già nelle poesie d'esordio (L'infinito quotidiano, 1973) Federico Fellini vedeva "una ricchezza di immagini suggerite da una sofferenza intellettuale e letteraria, invenzioni belle, fresche, originali".
E Dario Fo sottolineava, più di recente, "il gioco di prospettive e di rimandi" tipico del suo narrare.
Se ero più alto facevo il poeta è il libro della maturità di un autore che mette a frutto esperienze di vita, forza visionaria e ricerca linguistica. Con filosofia lucreziana e ironia a lento rilascio, questo florilegio di pagine inedite tocca il tema della natura, della morte, del soprannaturale, delle religioni, dell'amore, del sociale, dello scrivere, del sorridere. Si passa dall'immanente al trascendente, dall'infanzia dell'umanità alle risorse del mito, dai toni civili preoccupati e coraggiosi al divertissement, dal resumé degli anni di piombo visti dal marciapiede opposto a quello dei terroristi alla smagliante "intervista impossibile" con Virgilio. Mentre gli stralci di poetica radunati in Circo a tre piste e in Maestri di danza non restano modelli di virtuosa programmazione. Diventano essi stessi, per osmosi, rintocchi fantastici e preziosi.
Ennio Cavalli, nato a Forlì nel 1947, vive a Roma. Inviato Rai, dopo un primo "rodaggio" in cronaca, si è sempre occupato di cultura e spettacoli. Con il romanzo Quattro errori di Dio (2005) ha vinto il premio Campiello Giuria dei Letterati. Con Libro grosso (2009), il Viareggio Poesia. Con I gemelli giornalisti sono io! (2011), il premio Elsa Morante Ragazzi. Altre opere in prosa: La Bibbia in lattina (1992, con una lettera di Federico Fellini), Il romanzo del Nobel (2000, nota di Dario Fo), Fiabe storte (2003), Il poeta è un camionista (2003), Il divano del Nord (2005), La cosa poetica (2014), I gemelli giornalisti sempre in viaggio, quarto della serie (2016), L'amore prima dell'aggettivo (2017). Le più recenti raccolte di versi: Trattativa con l'ombra (2013), La più bella poesia del libro e altre anomalie (2015), Qualcuna (2016), Vangelo di legno verde (2016), Poesie incivili (2017), Orfeo e il Signor Tod (2018).
Featured
Cesenatico (Fc) | «Nel mattino che par sera». Sul primo tempo di Marino Moretti, convegno Nazionale di Studi