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Convegno “Guerricchio e Scotellaro - la pittura sotto il segno della poesia” Sabato 12 maggio (ore 16)| Aula Esami dell’Università Pegaso in Viale della Certosa a Padula (SA)

Convegno “Guerricchio e Scotellaro - la pittura sotto il segno della poesia”
Sabato 12 maggio (ore 16)| Aula Esami dell’Università Pegaso in Viale della Certosa a Padula (SA)

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Il segno del sacro 12-24 maggio 2018| Palazzo Pegaso, Firenze

Il segno del sacro
12-24 maggio 2018| Palazzo Pegaso, Firenze

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Giacomo Puccini e le arti visive 18 maggio-23 settembre 2018| Fondazione Ragghianti, Lucca

Giacomo Puccini e le arti visive
18 maggio-23 settembre 2018| Fondazione Ragghianti, Lucca

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Indro e Destà. Una replica della Fondazione Montanelli Bassi

Indro e Destà. Una replica della Fondazione Montanelli Bassi

Abbiamo ricevuto via mail dalle autoproclamatesi “Indecorose” l’invettiva, già comparsa nei giorni scorsi sulla stampa, con la quale Indro Montanelli viene da esse accusato di essere stato “fascista, revisionista, conservatore e colonialista”. Epiteti che non avrebbero scandalizzato Indro, visto che egli, come ha sempre ammesso, al fascismo aveva aderito in giovanissima età, per poi abbandonarlo sul finire degli anni Trenta; la qualifica di revisionista l’avrebbe accettata volentieri, poiché lo storico non può che essere così; conservatore si era sempre ritenuto lui stesso e colonialista lo è stato nel senso che ha partecipato alla guerra di Etiopia accanto a tanti altri giovani italiani.  

A queste accuse però le Indecorose ne hanno aggiunta un’altra profondamente ingiusta: Indro avrebbe usato violenza contro la giovane Destà, la ragazza abissina “comprata” secondo la tradizione del madamato, ossia l’usanza di assegnare una compagna ai militari italiani presenti in Etiopia.  La Fondazione Montanelli Bassi si è già espressa in merito (Un'accusa ingiusta e strumentale)  sottolineando il carattere pubblico dell’unione tra Montanelli e Destà e il fatto che essa era condivisa e anzi sollecitata dalla popolazione locale, in particolare dallo Sciumbasci, ossia l’aiutante indigeno di Indro, che gli aveva presentato la ragazza. Per quanto possa essere ritenuta deprecabile, tale usanza non aveva niente di occulto o di violento, tanto che al primo figlio che ebbe in seguito da un successivo matrimonio Destà impose il nome di Indro. Davvero uno strano modo di evocare la presunta violenza subita da parte del giornalista!  E, sempre a proposito di nomi, non ci resta che ricordare il terzo imposto dal padre a Indro, dopo quello del nonno (Alessandro): Schizogene, ossia “seminatore di zizzania”. Nome fino ad oggi profetico più di ogni altro, come rivela quest’ultima polemica.
Aggiungiamo sull’argomento due articoli usciti recentemente, quello a firma di Maurizio Giannattasio comparso sul Corriere della Sera (Ed. Milano) del 30 aprile 2018 e quello di Paolo Di Paolo pubblicato su Repubblica (Ed. Milano) il 3 maggio del 2018.

I testi dei suddetti articoli potranno essere visionati sul nostro sito www.fondazionemontanelli.it

San Gimignano (Si) | “Vallombrosani in Toscana. Insediamenti Monastici nelle tavole di Massimo Tosi”

San Gimignano (Si) | “Vallombrosani in Toscana. Insediamenti Monastici nelle tavole di Massimo Tosi”

Fino al 17 giugno nella chiesa di San Jacopo al tempio di San Gimignano (Si) è allestita la mostra “Vallombrosani in Toscana. Insediamenti Monastici nelle tavole di Massimo Tosi”, realizzata in collaborazione con il monastero di San Girolamo e l’associazione “Pietre Vive. Al monastero con arte”.

Nell’ambito della mostra si tiene anche il ciclo di incontri sul tema “Storia e spiritualità nel Monastero di San Girolamo dell’Ordine Vallombrosano”. Gli appuntamenti, aperti a tutti, sono ospitati nella chiesa di San Jacopo al Tempio presso il Monastero di San Girolamo (via Folgore 30, San Gimignano).

MOSTRA VALLOMBROSANIPietre vive



























Firenze | Il 26 e 26 maggio alla Fondazione Primo Conti arriva "L'uomo fatto di vento"

Firenze | Il 26 e 26 maggio alla Fondazione Primo Conti arriva "L'uomo fatto di vento"

Crea il tuo personaggio per un gioco di ruolo! Nei giorni venerdì 25 maggio orario sabato 26 maggio (orario 17-19) presso la sede della Fondazione Primo Conti, Via G. Duprè, 18 Fiesole.
Partecipazione gratuita. Obbligatoria la prenotazione posti limitati (durata 2 ore) Rivolto a ragazzi di età 14-17 anni.
Per prenotazioni scrivere a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.


UomoFattoDiVento2018
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