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Vaiano | Notti dell’archeologia al Museo della Badia Alla ricerca di monaci e pellegrini come nell’antica abbazia del ‘Nome della Rosa’ di Umberto Eco

Vaiano | Notti dell’archeologia al Museo della Badia Alla ricerca di monaci e pellegrini come nell’antica abbazia del ‘Nome della Rosa’ di Umberto Eco
Dal 2 luglio al 10 luglio visite gratuite alla collezione di reperti di archeologia medievale, dalle 21 alle 23
vaianoPrato, 4 luglio 2016 – In occasione delle Notti dell’archeologia, che in tutta la Toscana aprono i siti archeologici più belli in notturna, dal 2 luglio al 10 luglio anche il Museo della Badia di Vaiano aggiunge all'orario consueto (sabato ore 16:00-19:00; domenica ore 10:00-12:00 e 16:00-19:00) aperture straordinarie per visite gratuite dalle 21 alle 23.
In particolare la Badia di Vaiano esporrà una collezione di reperti di archeologia medievale, testimonianza del pellegrinaggio religioso e della vita monastica che si svolgeva nella Badia nel medioevo.
Nelle sale luminose, dove un tempo si trovavano il refettorio monastico e l’appartamento dell’abate, si sviluppa il percorso espositivo che si propone di illustrare, attraverso i reperti archeologici e le opere d’arte sacra, la vita quotidiana dei monaci e la loro funzione religiosa, economica e sociale nel territorio. L’allestimento museale si divide idealmente in due parti dedicate a “Il tempo del lavoro” e a “Il tempo della preghiera”. Esse documentano gli aspetti principali della vita monastica così come emergono dalla regola di San Benedetto che prevede un’equa divisione della giornata fra il lavoro (sia manuale che intellettuale) e la preghiera, secondo il motto ‘ora et labora’.
Il primo nucleo della sezione del museo è dedicato ai reperti archeologici venuti alla luce nelle varie campagne di scavo durante i recenti interventi di restauro. Attualmente nella sala sono esposti alcuni reperti, soprattutto ceramica acroma (tra cui i catini “figlinesi” decorati a matrice) e maiolica da mensa (maiolica arcaica, maiolica italo-moresca, la preziosa maiolica “a zaffera” prodotta a Faenza, la maiolica ingubbiata e graffita). Il materiale archeologico abbraccia un arco cronologico dal periodo romano all’età moderna e costituisce una documentazione significativa sulla vita quotidiana dei monaci di Vaiano e le fasi storiche che hanno preceduto la costruzione del monastero medievale.
La sezione dedicata al “tempo della preghiera” presenta allestimenti legati al rito della Messa, riproponendo l’altare maggiore con un apparato di gusto barocco: oltre al paliotto, sono posti sulla mensa i vasi sacri e le cartegloria che contengono le parti della celebrazione che il sacerdote doveva recitare profondamente inchinato. La ricostruzione è completata dal crocifisso, dai candelieri e dai reliquiari.
Info: Piazza Agnolo Firenzuola 1 - Badia di San Salvatore a Vaiano (Prato) – Tel. 0574 989022, 328 6938733 -                                                           Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
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