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Saluzzo | Esposizione permanente della collezione Igav alla Castiglia

Saluzzo | Esposizione permanente della collezione Igav alla Castiglia
Nuove opere e nuovo allestimento: inaugurazione sabato 2 aprile alle 17
foto26620Saluzzo, 16 marzo 2016 - Venti importanti opere sono giunte alla Castiglia per unirsi alle oltre quaranta che già fanno parte dell’Esposizione permanente, inserita nel ristretto circolo dei “Luoghi del contemporaneo” riconosciuti dal Ministero dei beni culturali. Quindici sono di artisti che nell’ultimo biennio hanno partecipato alle più prestigiose iniziative internazionali dell’IGAV, cinque di artisti già presenti. Con l’occasione, l’architettura di allestimento della collezione è stata totalmente rinnovata.
Queste le novità che la Castiglia offre ai visitatori dopo la pausa invernale, alla riapertura di sabato 2 aprile, ore 17.
L’IGAV, istituzione privata no-profit in larga misura finanziata da contributi dei soci, mantiene dunque il proprio impegno di contribuire con continuità alla vita culturale della Città di Saluzzo, sia fornendo al territorio occasioni di verifica sull’evoluzione dell’arte contemporanea, che tanta importanza riveste ormai nel mondo in termini culturali, turistici ed economici, e sia contribuendo a diffondere a livello internazionale l’immagine di Saluzzo come “Città d’Arte”.
L'Esposizione, ospitata nei locali al piano terra della manica ottocentesca dell’ex carcere ed inaugurata nell’autunno del 2009, è frutto della collaborazione tra Comune di Saluzzo ed IGAV. Presenta le opere della collezione in periodico aggiornamento, in modo da illustrare al pubblico non soltanto uno spaccato della scena artistica attuale, ma anche, in modo dinamico, l’evoluzione dell’arte contemporanea italiana. Alle opere dei maestri più affermati sono affiancati i lavori di giovani artisti emergenti, che costituiscono l’avanguardia della produzione artistica del nostro Paese, già noti ed apprezzati a livello internazionale. L’Esposizione ha visto avvicendarsi nel corso degli anni i lavori di oltre novanta artisti per un totale di circa cento opere. Il nuovo allestimento, curato da Alessandro Demma, si presenta con una veste rinnovata: la precedente struttura, che traeva ispirazione dalla passata funzione carceraria del palazzo, si è evoluta verso un meccanismo visivo pensato per ri-decodificare la percezione del luogo e offrire al visitatore una partecipazione fisica e mentale differente e più efficace.
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