Campagna abbonamenti 2015/2016 del centro studi musicali
«Ci stiamo arrivando: il 150° anniversario della nascita di Ferruccio Busoni è alle porte. Abbiamo quindi pensato di collegare le Giornate Busoniane 2015 ai Concerti 2016, che a loro volta saranno collegati all’estate empolese e alle Giornate Busoniane 2016. Quale sarà la caratteristica comune, in questo anno così significativo? La presenza di almeno una pagina di Busoni in ogni concerto, per contrassegnare l’eccezionalità della programmazione e – allo stesso tempo – rimettere in circolazione il repertorio busoniano teatrale, sinfonico, cameristico, vocale, strumentale, sacro e profano, così trascurato dalla programmazione corrente in Italia.
Le prime due Giornate Busoniane 2015, in realtà, saranno anche un omaggio a un contemporaneo di Busoni, Alexander Scriabin, di cui ricorre il centenario della morte. Massimiliano Damerini – grande esperto del compositore russo – ne eseguirà diverse pagine, accostandole a uno dei capisaldi della produzione pianistica busoniana, la Sonatina Seconda (27 novembre). Antonio Di Cristofano, invece, partirà da Brahms e Berg per esplorare le prime Sonate di Scriabin e di Prokofiev, proponendo una stimolante chiave di lettura del passaggio fra Ottocento e Novecento inGermania e in Russia (2 dicembre). La Giornata conclusiva (11 dicembre) è invece sorta di teatro musicale “condensato” di un autore contemporaneo quale Adriano Guarnieri, introdotta da una rarefatta pagina busoniana, a sottolineare ancora una volta la modernità del compositore empolese.
Per espressa volontà dell’Amministrazione Comunale, l’inaugurazione del 2016 (così come la chiusura) sarà affidata a un gruppo di validissimi musicisti empolesi, i quali si cimenteranno con pagine di Busoni e di due autori a lui molto cari come Mozart e Liszt (8 gennaio). Poco dopo, un raffinato trio formato da flauto, viola e arpa (con un vecchio amico del Centro Busoni come Mario Ancillotti) inserirà Busoni fra Hindemith, Debussy e Ravel, ossia permetterà un confronto fra ciò che avveniva in Germania e in Francia negli primi decenni del Novecento (20 gennaio).
Seguirà il primo dei tre tradizionali appuntamenti con l’Orchestra della Toscana, la cui direzione artistica ha accettato con entusiasmo di inserire nei rispettivi programmi altrettanti brani sinfonici di Busoni: in questo caso, la Lustpiel Ouverture (1 febbraio). Un gradito ritorno è sicuramente rappresentato dall’Orchestra Sinfonica di Sanremo, sotto la bacchetta del proprio direttore artistico e stabile, Giancarlo De Lorenzo, e con la partecipazione della giovane pianista Maddalena Giacopuzzi, Primo Premio al 53° Concorso “A. Speranza” di Taranto; il programma comprenderà pagine di Bach e Busoni (19 febbraio).
In marzo, avremo l’onore di ospitare per la seconda volta Vladimir e Vovka Ashkenazy, in una panoramica di danze per due pianoforti, fra cui spicca l’inserimento – espressamente per il pubblico di Empoli – delle Danze finlandesi di Busoni (10 marzo). Nel secondo incontro con l’ORT, sarà proposto un gioiello della maturità busoniana, come il Concertino per clarinetto, forse lo strumento più caro al nostro compositore, il cui padre era un autentico virtuoso (24 marzo).
In marzo, avremo l’onore di ospitare per la seconda volta Vladimir e Vovka Ashkenazy, in una panoramica di danze per due pianoforti, fra cui spicca l’inserimento – espressamente per il pubblico di Empoli – delle Danze finlandesi di Busoni (10 marzo). Nel secondo incontro con l’ORT, sarà proposto un gioiello della maturità busoniana, come il Concertino per clarinetto, forse lo strumento più caro al nostro compositore, il cui padre era un autentico virtuoso (24 marzo).
Perfino in una serata più ‘leggera’, quale quella coi fantastici ragazzi del Barbershop Squartet, sarà inserita la rivisitazione (in puro stile “barbershop”) di una lirica italiana di Busoni (7 aprile). L’ultimo omaggio a Busoni dell’ORT comprenderà invece il Divertimento per flauto, pendant al Concertino per clarinetto e tipico esempio dell’ultimo approdo stilistico busoniano, che egli definiva “Nuova classicità” (18 aprile). Ci saluteremo prima dell’estate con un altro ritorno di grandissimo richiamo: Stefano Bollani, il quale ha accettato di configurare il suo recital (fuori abbonamento) come un tributo a Busoni e alla trascrizione (11 maggio).
Tutto quanto precede riguarda i nostri abbonati. Non mancheranno però altre manifestazioni, fra cui una giornata di studi dedicata all’Arlecchino di Busoni e al futurismo, una produzione di Giallo Mare Minimal Teatro centrata sulle due Turandot di Busoni e Puccini, uno scambio fra gli studenti del Liceo “Pontormo” e quelli del Conservatorio di Dresda intorno al libretto inedito dell’Arlecchineide (seguito dell’Arlecchino) di Busoni, e altro ancora. Durante l’estate troverà spazio Happy End di Kurt Weill, il più celebre fra gli studenti di composizione di Busoni, mentre dopo l’estate tornerà la musica da camera e la collaborazione coi Concerti di S. Andrea per la musica sacra busoniana. Insomma: non perdetevi il 2016 a Empoli nel segno di Busoni!»
Marco Vincenzi
Marco Vincenzi