Immaginate un luogo dove il tempo sembra fermarsi, dove la pietra e il silenzio parlano un linguaggio che attraversa secoli. Il Cimitero Monumentale della Certosa di Bologna, con le sue statue che narrano storie di vita, morte e speranza, diventa il punto di partenza per un viaggio straordinario nell’universo simbolico e visivo di Lacrime di Pietra. Una mostra collettiva di pittura figurativa che invita trenta artisti a confrontarsi con le sculture cimiteriali, restituendo nuova vita e significato a quelle figure immortali.
La mostra, curata da Erica Calardo, non è solo un’esposizione di opere d’arte, ma una riflessione profonda sulla memoria, sul dolore e sulla bellezza. Gli artisti, ognuno a proprio modo, hanno scelto di “dialogare” con una delle statue presenti nel cimitero, cercando di coglierne l’essenza, l’emozione, la storia che trasmette. Lavorando con pochi colori ma forti contrasti, ogni artista ha esplorato le luci e le ombre che si creano tra la vita e l’oblio, tra la luce che accarezza la pietra e le tenebre che la avvolgono.
Le figure in mostra sembrano emergere da un’oscurità palpabile, come se volessero urlare il loro bisogno di essere ricordate. Fauni, leoni, personificazioni e allegorie si intrecciano con melograni e fiori, creando un’atmosfera che è allo stesso tempo ctonia ed evocativa, quasi un richiamo alla sacralità del momento. La loro presenza è come una testimonianza che attraversa il tempo, una riflessione sulla funzione consolatoria e catartica dell’arte.
I protagonisti di questa rivelazione visiva sono artisti affermati e nuovi talenti, tra cui Milena Arietano, Peter Asselbergs, Marina Baghic, Federica Baroncini, Mirco Brizi, Michela Burzo, Simona Candini, Martina Castelli, Letizia Catelan, Gianfranco Chirico, CiArA, Diana Colombini, Elisa D’Ambrosio, Alessandra Ferrari, Alessandra Fregonese, Federica Guagliardo, Magda Ialonardi, Irene Londino, Clelia Marrone, Matteo Medola, Neri Pensieri, Manuela Nogara, Enrico Pelino, Andrea Pelizzardi, Antonella Quaglia, Sara Sarti, Fabiana Sorrentino, The Virgin Virginia, Uyb e Rosamaria Vienibene.
Lacrime di Pietra è un invito a riflettere su ciò che resta dopo il passaggio del tempo, su come l’arte possa essere un ponte tra il visibile e l’invisibile, un atto di memoria e di resurrezione.
Inaugurazione: sabato 22 febbraio 2025, ore 16:00
Ingresso libero, fino ad esaurimento posti
Prenotazione consigliata:
La mostra sarà visitabile fino al 30 marzo 2025 nella Torre Maggiore ed è inclusa nel biglietto di ingresso al Museo Rocca di Dozza.