Dopo "A mezz’ora e trenta giorni dalla fine" e "A sud dell’inferno", questo è il terzo libro di Claudio Giovanardi pubblicato dalla Lepre. Non è una biografia di Giovanni Pascoli; è un romanzo nel quale la grandezza del poeta viene narrata attraverso le vicende della sua vita nel quotidiano scorrere del tempo intervallato da tragedie come l’uccisione del padre.
La storia è quella di un grande intellettuale malgrado il suo status di uomo comune che non ha cercato la poesia ma che è stato folgorato dalla sua potenza con arrendevolezza, come frutto di predestinazione. Un uomo a disagio nei suoi ruoli, professore e poeta, pienamente immerso nella vita della provincia italiana del secondo Ottocento.
Voci da casa Pascoli è un caleidoscopio di punti di vista: gli eventi della vita di Giovanni Pascoli, dalla fanciullezza alla morte, vengono raccontati dalle voci delle principali figure che hanno costellato la sua esistenza: lo stesso poeta, le sorelle Maria e Ida, i fratelli e in particolare Giuseppe, la pecora nera della famiglia, Pagliarani, l’esecutore materiale dell’omicidio del padre.
Nel romanzo, come in Rashomon di Kurosawa, la vita di Pascoli viene ricostruita a partire da una pluralità di voci e di prospettive. La narrazione, sempre in prima persona, nel passare da un personaggio all’altro, scompone e ricompone tempo e punti di vista, inducendoci a meditare sulla relatività degli eventi che ci toccano nel teatro della vita. Claudio Giovanardi è nato e vive a Roma.
È professore ordinario di Linguistica Italiana all’Università Roma Tre e Accademico della Crusca. Ha pubblicato i romanzi: Mamma ricordi ( Manni, 2013), Tutto così regolare tutto così prevedibile, (Manni, 2015), A mezz’ora e trenta giorni dalla fine (La Lepre, 2016 selezionato nella dozzina del Premio Viareggio 2017), A sud dell’inferno. Enigma in quattro quadri (La Lepre, 2021), I voli mancati (Edizioni Efesto, 2023).