Nella Rocca Sforzesca di Dozza si svolgerà "Accadde a Dozza...", un evento di ricostruzione storica a cura dell'Associazione Storico culturale "Società dei Vai" di Bologna inserito nel calendario della Festa Internazionale della Storia, organizzata dall'Università di Bologna.
La Rocca sarà animata da ricostruttori storici in abbigliamento medievale e rinascimentale che, attraverso visite guidate, banchi didattici e dimostrazioni, racconteranno non solo la storia della Rocca dalla sua fondazione, nel Medioevo, fino alla sua trasformazione in residenza rinascimentale, ma anche la vita quotidiana di nobili e popolani, mercanti e cavalieri.
Durante le due giornate si svolgeranno visite guidate al castello circa ogni mezz'ora, per scoprire attraverso le collezioni della Rocca l'evolversi dell'abbigliamento e dell'armamento tra Medioevo e Evo Moderno. Nelle varie stanze del castello, poi, i visitatori potranno scoprire cosa si mangiava, come ci si prendeva cura di sé, come si usavano spade e archi e perfino come giocavano e studiavano i bambini.
In occasione dell'evento, inoltre, sarà allestita a cura di Federico Marangoni una piccola mostra di documenti antichi (dal XVI al XIX secolo) sulla storia della seta e la Società dei Vai presenterà un allestimento didattico sul ciclo della seta già vincitore del primo premio alla manifestazione "La città delle cento Torri" di Pavia.
"Da ormai dieci anni l'evento "Accadde a Dozza..." porta in rocca migliaia di visitatori, immergendoli nella Storia di questo fantastico monumento, raccontata però attraverso gli aspetti semplici e quotidiani dell'alimentazione, della cosmesi, del gioco e, ovviamente, del combattimento - ha commentato Federico Marangoni, presidente della Società dei VAI - .
Un modo per rendere fatti e avvenimenti del passato più vicini e reali e per far apprezzare a tutti, adulti e bambini, turisti e dozzesi, l'immenso e variegato patrimonio culturale del nostro paese.
Da oltre 15 anni la Società dei Vai è impegnata nella divulgazione della Storia e la collaborazione con la Fondazione Dozza Città d'Arte ha dimostrato che la rievocazione storica può essere un modo efficace per fare divulgazione ad un vasto pubblico senza rinunciare alla qualità".