Giorno 4 Giugno L’arch. Giuseppe Nuccio Iacono, referente e coordinatore della rete nazionale Case della Memoria per la Sicilia e Calabria ha accompagnato un gruppo nutrito e interessato di visitatori nella prestigiosa Casa Cuseni di Taormina.
Ci piace qui riportare le sue impressioni su questa escursione che si è distinta per l’eccezionale accoglienza dei proprietari di Casa Cuseni.
“Ho avuto l’onore - afferma Nuccio Iacono- di accompagnare i soci di AMMI e di FIDAPA in un viaggio a Taormina per scoprire uno dei luoghi più fantastici, suggestivi e straordinari di Sicilia: Casa Cuseni, ossia la casa museo che conserva una immensa varietà di memorie di grandi personaggi della storia, della letteratura, della scienza, delle belle Arti.
In questo Olimpo di bellezza, abbiamo avuto la fortuna di essere accolti con quella greca sacralità da parte dei proprietari di Casa museo: i coniugi Francesco Spadaro e Mimma Cundari.
Francesco Spadaro che annovero tra i miei più cari amici, ci ha guidato in un viaggio di grande profondità culturale. La sua ampia conoscenza e la sua vulcanica passione raccolgono le energie di quel magico paesaggio, infinito e unico, che si coglie da ogni angolo della casa museo.
Come non essere oggi trascinati in quel vortice di piacere e benessere che solo la Bellezza assoluta riesce a generare?
Come non notare la potenza di quella energia che diventa legame tra il mare che fu solcato dalla storia e l’Etna che suggerì ai Classici i poemi ritmati dalla più alta mitologia?
Riuscendo a capire questo primo mistero della Bellezza che è cornice stessa della casa Museo si potrà aver una chiave di lettura più preziosa per comprendere il perché proprio in quel Luogo trovarono ispirazione artisti di varie culture. Si potranno comprendere tutte le sfumature del fascino che ogni opera qui conservata rappresenta…
Abbiamo avuto la possibilità- continua Iacono- di guardare con occhi nuovi anche la storia che si lega al presente. Quante riflessioni e intuizioni, per certi versi sconvolgenti per le menti più retrograde del 2023, erano già presenti nelle pitture murali degli inizi del ‘900 che ornano la cosiddetta stanza segreta, ossia la dining room, la sala da pranzo che peraltro è anche uno dei migliori esempi al mondo del Movimento Arts and Crafts? Ci è stato illustrato la sequenza delle immagini di una storia che fu maledetta da alcuni e benedetta da altri (ma che è di attualità) e che riguarda Due giovani uomini e un bebè in fasce che come sottolinea VOGUE i critici sono concordi nel ritenerla la prima immagine di un'adozione da parte di una coppia omosessuale nella storia dell'arte.
Quanti angoli di quella villa che si affaccia su un giardino delle delizie esoteriche hanno ispirato e suggerito ARTE!
Con i soci della AMMI e FIDAPA, abbiamo rivissuto le sensazioni di un viaggio nel passato e seguendo le parole di Francesco Spadaro abbiamo rotto il muro del tempo e dello spazio per incontrare Anatole France, Tennessee Williams, Oscar Wilde, Roald Dahl, Ezra Pound, Denis Mack Smith, Sir Frank Brangwyn, Sir Alfred East, Pablo Picasso, Salvador Dalì, Greta Garbo, Sir George Clausen, Henry Faulkner e moltissimi altri.
Eravamo in tanti ma non abbiamo disturbato Lord Bertrand Russell che qui ideò il manifesto pacifista contro le dittature e guerre nel Mondo. Non abbiamo distratto neanche Danilo Dolci che qui teorizzò la sua resistenza non violenta. Ci siamo complimentati con Robert H. Kitson che mentre riprendeva le teorie di John Ruskin sul clima e sulla sostenibilità ambientale ci sottolineava quanto grave sia la superficialità della società odierna.
Persino la presidentessa Maria Distefano della Fidapa non ha dato alcun fastidio ad Ernest Hemingway, sedendosi nella poltrona dove lo scrittore scrisse il suo primo romanzo giovanile.
Quale è stato poi la conclusione di questa escursione che da Ragusa ci ha portato a Taormina?
SEMPLICE: aver condiviso tutti il significato di una CASA MUSEO, aver toccato con la mente e abbracciato con gli occhi l’anima di un luogo che si racconta con la memoria di ogni oggetto e di ogni spazio. Un racconto che ci svela anche il nostro Patrimonio più grande che è la Cultura della Civiltà che produce e che sfida l’Olimpo con un atto di Creazione continua: unica opera che non offende gli Dei!
P.S. inutile dire che uno di ciò che considero anche patrimonio culturale – conclude Giuseppe Nuccio Iacono- consiste nella piacevole, rilassante, divertente e entusiasmante armonia che ha legato maggiormente insieme tutti i presenti”