Il libro racconta un giovane Giovanni Pascoli in una Bologna di fine '800
Sarà presentato sabato 28 gennaio L'anarchico gentile di Rosita Boschetti. Un libro che immerge il lettore nella Bologna di fine '800 e guida sulle tracce del giovane Pascoli, tra riunioni clandestine, carte della prefettura ed un inedito manifesto sovversivo.
Appuntamento alle 17 presso la biblioteca Baldini di Santarcangelo. A moderare la serata sarà Serena Zavollani.
Nell'approfondita e rigorosa rilettura della vita di Giovanni Pascoli, in corso da circa una ventina d'anni, Rosita Boschetti s'è ritagliata uno dei ruoli principali, reinterpretando in modo originale la versione biografica - quella del "poeta della bontà", imposta dalla sorella del poeta, Maria. Temi come l'assassinio del padre Ruggero, centrale nella poesia di Giovanni; il rapporto con le sorelle, Ida e Maria, e più in genere con le donne; l'impegno politico giovanile nel socialismo anarchico in servizio permanente effettivo, hanno trovato trovano nuova luce grazie alle sue ricerche, fondate su scrupolose indagini archivistiche unite a una vasta padronanza della bibliografia pascoliana. Esemplare del suo metodo è L'anarchico gentile che ci guida, con stile sciolto, nelle zone ancora in parte oscure della giovinezza del più grande poeta italiano dopo l'età di Leopardi e Manzoni. Già noto in quegli anni nella cerchia studentesca come autore di versi perfetti ma soprattutto militante dell'Internazionale anarchica accanto ad Andrea Costa.