La Casa della Memoria rinnovata grazie a un progetto di riqualificazione
È stata inaugurata la Casa Montessori Chiaravalle che raccoglie, all’interno della casa natale di Maria Montessori in piazza Mazzini 10, a Chiaravalle (An) un programma culturale e un sistema di rappresentazione visiva ed espositiva che celebra la donna e con lei il Metodo per l’educazione come libera espansione dell’individualità.
Gli ambienti, frutto di un innovativo progetto di riqualificazione, sono stati presentati nei giorni scorsi durante un evento che ha visto presenti anche Adriano Rigoli e Marco Capaccioli, presidente e vicepresidente dell’Associazione Nazionale Case della Memoria, il circuito nazionale di case museo di grandi personaggi di cui Casa Montessori fa parte. Nell’occasione, i due rappresentanti dell’associazione hanno avuto modo di incontrare di persona Carolina Montessori, pronipote di Maria, a cui il Comune di Chiaravalle ha attribuito la cittadinanza onoraria.
«Siamo molto felici di aver preso parte all’inaugurazione di questo bellissimo spazio, un luogo che al tempo stesso si fa custode della memoria e la riaccende giorno per giorno con rinnovato slancio – commenta Adriano Rigoli presidente dell’Associazione Nazionale Case della Memoria -. Da tempo la casa natale di Maria Montessori fa parte della nostra rete e vederla rifiorire, grazie a questo progetto, è per noi motivo di grande soddisfazione. Non credo che ci sarebbe potuto essere un modo migliore per tenerne viva la memoria, se non attraverso uno spazio ricco di stimoli anche per le giovani generazioni, a cui Maria Montessori ha dedicato tutta la sua vita e il suo lavoro».
«Il percorso delle celebrazioni del 150° anniversario della nascita di Maria Montessori, che ha portato alla riqualificazione della sua casa natale, potrebbe essere sintetizzato con un semplice slogan: ritorno a casa – afferma il sindaco di Chiaravalle Damiano Costantini -. La necessità di restituire centralità alla figura di Maria Montessori, delineando un nuovo modello di crescita per i bambini ispirato ai valori del pensiero montessoriano e configurando una città in cui si senta forte la concezione del rispetto per l’infanzia, della libertà, dell’uguaglianza, della fratellanza, dell’emancipazione, della tolleranza e della pace».
«Maria Montessori è tornata a casa, per citare le parole del sindaco di Chiaravalle, Damiano Costantini – aggiunge Marco Capaccioli vicepresidente dell’Associazione Nazionale Case della Memoria -. Un ritorno segnato dalla fusione virtuosa tra passato e futuro, memoria e contemporaneità, conservazione e innovazione. Credo che questa sia un’operazione da portare ad esempio perché rende evidente quanto sia concreta e reale la possibilità di rendere attuale e viva la memoria dei grandi del passato. Maria Montessori, che continua a vivere attraverso i suoi principi e valori, adesso ha anche un luogo fisico in cui tornare per ricordare, riflettere e imparare».
«L’innovativo progetto di riqualificazione di Casa Montessori Chiaravalle, con la sua densa rete di collaborazioni, ha l’ambizione di fare di Chiaravalle un avamposto di quel mondo a misura di bambino immaginato da Maria Montessori – aggiunge Francesco Favi, assessore alla cultura, alla pubblica istruzione, al turismo e alla valorizzazione della figura e del pensiero di Maria Montessori -. In lei, come in ogni genio, gli opposti si attraggono e si saldano: ritorno e partenza, fine e inizio, dimensione locale e globale, ancoraggio alle radici e slancio verso il futuro, solitudine e afflato ecumenico, vocazione alla pace e militanza per i diritti, rigore scientifico e prospettiva umanistica, approccio materiale e immateriale alla conoscenza, natura e cultura, verità e bellezza. Ecco perché ci piace pensare a lei come ad una pioniera delle scienze umane, anzi di quello che potremmo definire nuovo umanesimo: una visione che, a partire dalle prodigiose capacità autoeducative del bambino, può orientare in senso armonico il progresso dell’umanità e che, in un’epoca di nuovi confini e conflitti, di crisi e smarrimenti crescenti come quella che stiamo vivendo, è più attuale e più urgente che mai».
Un piccolo appartamento, al primo piano di un palazzo abitato, dove il 31 agosto 1870 nacque Maria Tecla Artemisia Montessori. Oggi l’appartamento è suddiviso in cinque ambienti concepiti per fornire al visitatore tutti gli strumenti necessari per poter comprendere a pieno la visione della Montessori. La Stanza della Mappa, la Stanza del Metodo, la Stanza 3.0 (storage multimediale e lab di fruizione e produzione culturale), la Stanza di Lettura e la Stanza Verde aperta al cielo, con i bulbi dei tulipani come ideale raccordo tra la terra natia e l’Olanda, terra di adozione per Maria Montessori. In esposizione pochi cimeli molto simbolici concessi dai discendenti, qualche reperto, prime edizioni di pubblicazioni essenziali. E l’immagine della leggendaria aula dalle pareti di vetro, la demonstration classroom esposta alla Panama-Pacific International Exposition di San Francisco nel 1915, un vero spettacolo dell’educazione.
Non potevano mancare le 1000 lire, stampate in due miliardi settecentoquindici milioni ottocentocinquantamila pezzi in otto emissioni dal 1990 al 1998 presso l’Officina della Banca d’Italia di Roma. Tutto intorno immagini, testi e video che dispiegano una vita di vite, viaggi, studi, relazioni, incontri: un’esistenza iniziata alla luce delle candele e conclusa alla vigilia della conquista dello spazio; in mezzo l’ascesa e la caduta dei totalitarismi, l’avvento della civiltà dei consumi, due guerre mondiali, le conquiste di civilizzazione del ’900, l’avvento della psicanalisi e la teoria della relatività. Casa Montessori Chiaravalle è visitabile anche da remoto, grazie al sito bilingue italiano/inglesewww.casamontessorichiaravalle.it.
Il concept del progetto di riqualificazione a cura di Cristiana Colli è intervenuto sulla casa natale e sull’edificio e ha visto la partecipazione di una articolata infrastruttura di relazioni pubblica e privata, istituzionale, locale, nazionale e internazionale che nel nome di Maria Montessori ha riconosciuto il senso di una profonda appartenenza. Il Comune di Chiaravalle ha promosso e guidato il processo in collaborazione con la Fondazione Chiaravalle Montessori, l’Opera Nazionale Montessori e l’Association Montessori Internationale, con Carolina Montessori – pronipote di Maria e archivista dell’AMI – in qualità di presidente onoraria del comitato scientifico e progettuale.
Il progetto ha avuto fin dall’inizio il sostegno della Regione Marche. Vi hanno contribuito anche la Fondazione Cariverona e la Banca d’Italia. Ha inoltre ottenuto il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dei Ministeri della Cultura, dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, del Turismo, dei quattro Atenei marchigiani (Università degli Studi di Camerino, Macerata, Urbino e Politecnica delle Marche) e dell’Associazione Nazionale Case della Memoria (di cui da anni la casa natale di Maria Montessori fa parte). E, a pochi giorni dall’apertura ufficiale, Casa Montessori Chiaravalle ha ricevuto la Medaglia del Presidente della Repubblica.