Case-museo di tutta Italia aprono le porte al pubblico domenica 4 ottobre
Le Case della Memoria partecipano alla decima Giornata Nazionale ADSI (Associazione Dimore Storiche Italiane). Una giornata dedicata a tutta la storia e la cultura a cui l’Associazione Nazionale Case della Memoria dà voce fin dalla sua nascita. Per l’occasione, domenica 4 ottobre 2020, numerose case museo della rete apriranno gratuitamente le porte: alcune saranno accessibili dalle ore 10 alle 13 e dalle 14 alle 18, altre in fasce orarie specifiche e con modalità decise in base alle direttive anti-contagio necessarie imposte dall'emergenza Covid-19. È quindi fondamentale prenotare contattando le singole case entro il 1° ottobre.
«Siamo molto felici di aver ricevuto l’invito da parte dell’Associazione Dimore Storiche Italiane a partecipare alla giornata straordinaria del 4 ottobre – commenta Adriano Rigoli, presidente dell’Associazione Nazionale Case della Memoria -. Abbiamo molte finalità in comune con questa importante realtà, in primo luogo quella di diffondere, fra il grande pubblico, una più ampia conoscenza di quella importante e consistente parte dei beni culturali del Paese rappresentata dalle case che fanno parte della nostra rete».
«È una bella occasione per tutte le realtà della nostra rete che hanno aderito con entusiasmo all’invito a partecipare alla Giornata Nazionale promossa dall’Adsi – aggiunge Marco Capacciolivicepresidente dell’Associazione Nazionale Case della Memoria -. Un momento importante per sensibilizzare il pubblico sul ruolo che le Case della Memoria hanno nella costruzione del nostro patrimonio culturale, soprattutto dopo lo stop che l’emergenza coronavirus ha imposto nei mesi scorsi».
«Aprire gratuitamente al pubblico oltre 300 tra dimore, ville, palazzi, giardini in tutta Italia in questo momento storico è un importante segnale che come ADSI abbiamo voluto dare, a tutti i nostri concittadini e alle istituzioni – dice Giacomo di Thiene, Presidente nazionale dell’Associazione Dimore Storiche Italiane –. I proprietari delle dimore hanno deciso di aderire a questa iniziativa con grande senso di responsabilità, garantendo le aperture nel rispetto delle misure di sicurezza. Lo hanno fatto ancora una volta per consentire a tutti di poter conoscere questi beni di cui sono custodi, illustrarne la qualità e spiegare cosa significa mantenere un monumento, dimostrare il legame con il territorio nel quale sono inseriti e ricordare come attraverso la concreta valorizzazione di questo immenso patrimonio diffuso potrebbe esserci la ripartenza sostenibile dei territori, ma questo potrà avvenire solo attraverso il coinvolgimento delle comunità di riferimento e un ruolo attivo della amministrazioni pubbliche, locali e nazionali».
Alla giornata hanno già aderito diverse realtà che fanno parte dell’associazione Nazionale Case della Memoria.
Per la Toscana: la Casa Natale Michelangelo Buonarroti di Caprese Michelangelo (Arezzo), la Casa Giovanni Boccaccio a Certaldo (Firenze), Casa Agnolo Firenzuola e Casa Lorenzo Bartolini di Vaiano (Prato), Casa Ivan Bruschi di Arezzo, Casa Primo Conti a Fiesole (Firenze), Casa Indro Montanelli a Fucecchio (Firenze), la Casa Sigfrido Bartolini di Pistoia, il Cimitero agli Allori, il Cimitero "degli Inglesi" (di Porta a Pinti) e la Casa Studio Piero Bargellini, tutti a Firenze, la Casa Giosuè Carducci di Valdicastello a Pietrasanta (Lucca).
E ancora in Emilia Romagna: Casa Pellegrino Artusi di Forlimpopoli (Forlì), Casa Marino Moretti di Cesenatico (Forlì/Cesena), Casa Francesco Baracca di Lugo (Ravenna), Casa Raffaele Bendandi a Faenza, Casa Ilario Fioravanti a Sorrivoli di Roncofreddo (Cesena), lo Studio Tullio Vietri di Bologna, la Casa Giovanni Pascoli di San Mauro Pascoli (Forlì/Cesena), Villa Verdi a Sant’Agata di Villanova sull’Arda (Piacenza).
E poi Casa Silvio Pellico e Casa Augusto e Anna Maria Radicati di Marmorito, entrambe a Saluzzo (Cuneo), la Casa Keats-Shelley e la Casa Giacinto Scelsi a Roma, Casa Michele Tedesco (Casa Domenico Aiello) a Moliterno (Potenza), Casa Salvatore Quasimodo a Modica (Ragusa) e Casa Cuseni di Taormina (Messina).