Presentazione del libro “La grandezza dell'arte, le tragedie della storia” 10 novembre (ore 17)| Biblioteca Forteguerriana di Pistoia
«L’arte non ha bisogno di riuscire simpatica, ma esige grandezza» ha scritto Sironi. Sono parole che si attagliano anche a lui, pittore di periferie inospitali eppure imponenti come cattedrali moderne.
Curiosamente mancava ancora una biografia di Sironi e ora questo bel libro firmato da Elena Pontiggia colma la lacuna. E' una biografia appassionante che sfata tanti luoghi comuni sull'artista e sulla sua inesausta attività pittorica: il Sironi avanguardista prima e classico poi, l'artista murale e monumentale per eccellenza negli anni Trenta, il pittore che seppe suscitare l'ammirazione di Pablo Picasso, che pure non era uno tenero nei confronti dei colleghi, e che così si espresse:« Avete un grande artista, forse il più grande del momento e non ve ne rendete conto».
Futurista a partire dal 1913, Mario Sironi (Sassari 1885 – Milano 1961) negli anni venti ha dato ai suoi paesaggi urbani la forza delle architetture classiche e alle sue figure la solennità dei ritratti antichi. Di una classicità moderna, è stato infatti uno dei maggiori protagonisti tra le due guerre: prima con il movimento del Novecento Italiano, che si forma a Milano nel 1922; poi con il sogno visionario di una rinascita dell’affresco e del mosaico Amico personale di Mussolini, Sironi vedeva in lui una speranza per le arti in Italia, eppure, puntualizza la Pontiggia, la sua arte, potente e dolorosa, non diventerà mai un'arte di Stato.
Il suo desiderio di ritornare alla Grande Decorazione Anticagli era nato già durante la giovinezza trascorsa a Roma, quando, come diceva, passavano davanti ai suoi occhi «gli splendidi fantasmi dell’arte classica».
La vita non ha risparmiato Sironi: la perdita del padre a tredici anni, le crisi depressive, la guerra; poi la miseria, la contrastata vicenda familiare, le polemiche sulla sua pittura, i ritmi di lavoro massacranti che gli minano la salute; il crollo dei suoi ideali politici e un’esecuzione sommaria evitata in extremis (grazie all’intervento di Gianni Rodari, partigiano ma suo estimatore); infine la perdita della figlia Rossana, suicidatasi a diciotto anni nel 1948. «Tuttavia la sua pittura oppone alle tragedie dell’esistenza e della storia un’ostinata volontà costruttiva.Almeno fino alla stagione ultima quando Sironi, svaniti sogni e illusioni, dipinge città frananti e visioni dell'Apocalisse».
Elena Pontiggia, storico dell’arte, è docente all’”Accademia di Brera”, Milano. Si occupa in particolare dell’arte internazionale fra le due guerre e del rapporto fra modernità e classicità. Collabora alla “Stampa” e a varie riviste. Tra i suoi ultimi volumi: Hopper (2004); Modernità e classicità. Il Ritorno all’ordine in Europa (2008, premio Carducci 2009); Sigfrido Bartolini - I Monotipi Catalogo generale (2010)Christian Schad (in corso di stampa). Su Sironi ha curato numerose mostre e pubblicazioni.
Carlo Fabrizio Carli – Critico d'arte - Nel settore dell’arte contemporanea, ha pubblicato scritti curato mostre e cataloghi, in particolare sul Novecento.Ha fatto parte a lungo del CDA della Fondazione Quadriennale d’Arte di Roma.
Rossella Campana – Storica dell'arte, studiosa del novecento e curatrice di mostre anche presso la Galleria d'arte moderna di Palazzo Pitti
Aurelio Pezzola – Architetto - Docente di Architettura al Politecnico di Milano- Studioso dell'Architettura del '900
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Info: Sala Gatteschi - Biblioteca Forteguerriana – Piazza della Sapienza 5, Pistoia
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Nota sul convegno DEMHIST 21 ottobre 2015|Città del Messico
Il presidente Adriano Rigoli è intervenuto al convegno DEMHIST a Città del Messico, lo scorso 21 ottobre presso il Museo Casa del Risco-Fondazione Isidro Fabela a Città del Messico. La presentazione ha avuto vasto apprezzamento e interesse anche per quanto riguarda la presentazione del Protocollo di Firenze. In quest’ottica, già si sta profilando un evento per il prossimo anno a Bogotà in Colombia presso un’antica casa coloniale del XVII secolo aperta al pubblico. Inoltre. durante l’assemblea dei soci di DEMHIST che si è svolta nel pomeriggio dello stesso 21 ottobre presso il Museo Casa della Bola a Città del Messico, nella relazione annuale, approvata all’unanimità dai soci, figurava ufficialmente anche la partecipazione del Comitato DEMHIST alla firma del Protocollo di Firenze, con questa parole "On the 16th I [Elsa Rodrigues DEMHIST Secretary/Treasures] represented DEMHIST signing a collaboration protocol with Associazione Nazionale Case della Memoria. This agreement took place at Palazzo Medici Riccardi, Sala Niccolò Pistelli, in Florence". Alla firma del Protocollo di Firenze hanno partecipato ufficialmente sia il Comitato ICOM DEMHIST (per le case museo) sia il Comitato ICLM (per i musei letterari e musicali), rappresentato dalla Presidente Galina Alexeeva.
Altro incontro importante è quello con la curatrice del Museo del Romanticismo, una casa museo che si trova nel centro di Madrid. A questo museo il Vicepresidente Marco Capaccioli e il Presidente Adriano Rigoli faranno visita durante la prossima missione in Spagna ad Alcalà de Henares, dal 28 al 31 ottobre per partecipare alla conferenza ACAMFE (Associazione delle Case Museo e Fondazioni di scrittori di Spagna e Portogallo), su invito del Presidente Ibon Arbaiza, in occasione del IV centenario della pubblicazione della seconda parte del Don Chisciotte (1605-1615).