2016: un milione e mezzo di visitatori per le Case della Memoria
Un milione e mezzo. È questo il numero dei visitatori che lo scorso anno hanno scelto di fare visita alle abitazioni di personaggi illustri inserite nell’Associazione Nazionale Case della Memoria. I dati sono stati presentati a Pistoia, Capitale Italiana della Cultura 2017, dove l’unica rete museale nazionale di case museo ha tracciato il bilancio complessivo dei visitatori per il 2016. Un bilancio più che positivo che ha aperto le porte anche all’idea di un nuovo pacchetto turistico-culturale.
In Toscana il maggior numero di visitatori è stato registrato alla Casa di Leonardo a Vinci (Fi): 121.787 i biglietti staccati nel 2016. Seguono la Casa di Dante a Firenze, con circa 80.000 visitatori e la Casa Boccaccio a Certaldo (Fi), con 36.751 visite. In Emilia Romagna il dato migliore è quello della Casa Ferrari a Modena con 134.000 visitatori, ma anche di Casa Pavarotti sempre a Modena (20mila) e Casa Verdi a Roncole Verdi di Busseto (Pr) con 18mila o di Villa Verdi a Sant'Agata di Villanova sull’Arda (Pc) sempre con 18mila. Da solo, per la Lombardia, il Vittoriale degli Italiani a Gardone Riviera (Bs) ha registrato 233.402 presenze.
Un dato significativo viene dalla Sicilia con il Castello di Donnafugata (Rg) che nel 2016 ha aperto le porte a 98.873 persone, e ancora il Lazio con i 25.146 visitatori della Keats-Shelley a Roma. In Piemonte, 13.291 i visitatori e ancora l’Umbria con la Fondazione Marini Clarelli Santi a Perugia, 4.000 visitatori, e la Basilicata con le 1.222 visite alla Casa Domenico Aiello e Michele Tedesco a Moliterno (Pz) e le tante stimate anche da Casa Levi.
«In questi mesi abbiamo raccolto i dati dei visitatori delle singole case rispetto allo scorso anno – ha spiegato il presidente dell’Associazione Adriano Rigoli - e quando abbiamo fatto la somma siamo rimasti senza parole. Siamo davvero molto soddisfatti: 1 milione e mezzo di visitatori è una cifra importante che dimostra quanto la nostra rete, che ci consente di amplificare la voce di ogni singola casa museo, abbia permesso di ottenere in termini di risultati».
«Le Case della Memoria rappresentano uno strumento di musealizzazione che guarda al futuro - ha detto il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Eugenio Giani -. Per la loro capacità evocativa, legata ai grandi nomi della cultura, possono stimolare la presenza di un turismo colto e intellettuale. Nella nostra regione le case museo, che rappresentano tanti personaggi illustri, aiutano la definizione dell'identità toscana, che è proprio l’obiettivo che ci siamo posti anche a livello di Consiglio regionale».
Samuele Bertinelli, sindaco di Pistoia, ha ricordato «l’importanza di questo momento di approfondimento sulle Case della Memoria, proprio nell’anno di Pistoia Capitale della Cultura. Le Case della Memoria – ha detto – rappresentano proposte culturali di qualità in grado di intercettare flussi importanti di turisti e di farli uscire dalle rotte più note e più battute delle nostre città, per valorizzare una rete diffusa».
«Sull’onda di questo bilancio – spiega Marco Capaccioli, vicepresidente dell’Associazione Nazionale case della Memoria –lanceremo presto una biglietteria unica per tutte le case che fanno parte della nostra rete, prevedendo pacchetti ad hoc che permetteranno, a chi vorrà visitare più case, di accedervi in modo agevolato. Una nuova proposta per incentivare ancor di più le persone a conoscere questo patrimonio della nostra cultura».
Infine Claudio Rosati, componente del Comitato scientifico dell’Associazione ha ricordato come «il patrimonio più grande dell’Italia sia proprio questa rete diffusa di luoghi e memorie. Un valore aggiunto importante che ben pochi altri Paesi possono vantare».