Domenica 19 febbraio 2017| Piazza Giardino a Collinas (Vs)
Gisella Mura, Biblioteca Gramsciana organizzano per Domenica 19 di Febbraio il 24° appuntamento di 33 x 366. L'appuntamento si svolgerà presso i locali in Piazza Giardino a Collinas.
Programma:
ore 16 / 21: Apertura al pubblico di Gisella Mura presso i locali in Piazza Giardino a Collinas con mostra e performance dell'artista.
ore 18,30: "Le origini forresi di Antonio Gramsci. Presentazione de “Antonio Gramsci – Le radici materne" di Francesco Sonis. Relazione di Ivo Piras.
GISELLA MURA
Gisella Mura vive ed opera A Collinas, in Sardegna. Dopo gli studi scientifici e la laurea all’Accademia di Belle Arti si è dedicata a tempo pieno alla pittura, esponendo in diverse location prima nell’isola e successivamente in Italia ed all’estero ottenendo lusinghieri riconoscimenti e vincendo numerosi premi. Nel suo curriculum annovera già 80 partecipazioni tra mostre collettive, nazionali, internazionali, Biennali, e personali in location di prestigio, fondazioni, musei e gallerie private e pubbliche; due partecipazioni in Case d’Aste; numerose opere fanno già parte di collezioni comunali pubbliche, edifici di culto, e di servizi pubblici. Sulle sue opere scrivono: “Sono colori intensi che illuminano questa materia cromatica pastosa, tinte forti che caratterizzano meglio tutte le opere di quest’ultima produzione e che per certi versi rimandano anche ad un immaginario magico ed ancestrale, legato alla dea/donna madre sarda, uno dei temi da sempre più cari all’artista. “ Paolo Sirena (2014); “. L’artista Mura si fa portavoce di un recondito linguaggio aprofico, inserendo nell’ornato pittorico , sogni e metafore, custodite nel suo intimo diario d’artista.” Francesco Chetta edizioni FC (2015) ; “Neoclassicismo pop, con sfumature gotiche. L’ esito d’ insieme, non naturalistico, è ottenuto grazie alla scelta dei colori sempre complementari e divergenti, che sembrano diventare “astratti”, proiettando l’ immagine in una dimensione “altra”, non naturalistica, che aspira all’ assoluto” Ilaria Giacobbi (2016).
EDIZIONI SGUARDI SARDI DI IVO PIRAS E ANTONIO GRAMSCI LE RADICI MATERNE DI FRANCESCO SONIS.
Fotografare l'Isola e raccontarla per immagini e parole, percorrere i luoghi e descrivere gli abitanti e le vicende che nel tempo l'hanno caratterizzata. Questa è l'anima delle Edizioni "SguardiSardi", al fine di salvaguardare e valorizzare il patrimonio identitario della Sardegna a partire dalle sue profonde radici storiche che, nel caso specifico, oltrepassano la terra e travalicano il mare. Radici come storie, come quelle raccontate in quest'opera da Francesco Sonis che, con infaticabile passione, ha indagato cinque secoli di storia locale celata tra gli archivi. Nello scenario compreso tra i territori di Ales, Collinas, Ghilarza, Morgongiori, Oristano, Pabillonis, San Gavino Monreale, Sardara e Terralba si muovono e riprendono vita fatti e vicende lontani, persone e mestieri scomparsi. Il frutto della mirabile impresa è stato quello di completare l'albero genealogico del ramo materno di Antonio Gramsci, sinora ancora sconosciuto.
L'INIZIATIVA
La Biblioteca gramsciana organizza con la collaborazione di 33 artisti un nuova iniziativa intitolata 33x366. 33 artisti in un anno ospitano Gramsci. 33 perchè sono i quaderni del carcere di gramsci e 366 i giorni dal 27 aprile 2016 al 27 aprile 2017 (80° anniversario della morte di Gramsci). I 33 artisti aprono il loro studio dove espongono le loro opere durante il giorno e la sera un relatore a chiusura tratterà un argomento gramsciano, vita, filosofia, etc. etc. Ovviamente l'artista durante il giorno lavorerà su una opera a carattere gramsciano.
Programma:
ore 16 / 21: Apertura al pubblico di Gisella Mura presso i locali in Piazza Giardino a Collinas con mostra e performance dell'artista.
ore 18,30: "Le origini forresi di Antonio Gramsci. Presentazione de “Antonio Gramsci – Le radici materne" di Francesco Sonis. Relazione di Ivo Piras.
GISELLA MURA
Gisella Mura vive ed opera A Collinas, in Sardegna. Dopo gli studi scientifici e la laurea all’Accademia di Belle Arti si è dedicata a tempo pieno alla pittura, esponendo in diverse location prima nell’isola e successivamente in Italia ed all’estero ottenendo lusinghieri riconoscimenti e vincendo numerosi premi. Nel suo curriculum annovera già 80 partecipazioni tra mostre collettive, nazionali, internazionali, Biennali, e personali in location di prestigio, fondazioni, musei e gallerie private e pubbliche; due partecipazioni in Case d’Aste; numerose opere fanno già parte di collezioni comunali pubbliche, edifici di culto, e di servizi pubblici. Sulle sue opere scrivono: “Sono colori intensi che illuminano questa materia cromatica pastosa, tinte forti che caratterizzano meglio tutte le opere di quest’ultima produzione e che per certi versi rimandano anche ad un immaginario magico ed ancestrale, legato alla dea/donna madre sarda, uno dei temi da sempre più cari all’artista. “ Paolo Sirena (2014); “. L’artista Mura si fa portavoce di un recondito linguaggio aprofico, inserendo nell’ornato pittorico , sogni e metafore, custodite nel suo intimo diario d’artista.” Francesco Chetta edizioni FC (2015) ; “Neoclassicismo pop, con sfumature gotiche. L’ esito d’ insieme, non naturalistico, è ottenuto grazie alla scelta dei colori sempre complementari e divergenti, che sembrano diventare “astratti”, proiettando l’ immagine in una dimensione “altra”, non naturalistica, che aspira all’ assoluto” Ilaria Giacobbi (2016).
EDIZIONI SGUARDI SARDI DI IVO PIRAS E ANTONIO GRAMSCI LE RADICI MATERNE DI FRANCESCO SONIS.
Fotografare l'Isola e raccontarla per immagini e parole, percorrere i luoghi e descrivere gli abitanti e le vicende che nel tempo l'hanno caratterizzata. Questa è l'anima delle Edizioni "SguardiSardi", al fine di salvaguardare e valorizzare il patrimonio identitario della Sardegna a partire dalle sue profonde radici storiche che, nel caso specifico, oltrepassano la terra e travalicano il mare. Radici come storie, come quelle raccontate in quest'opera da Francesco Sonis che, con infaticabile passione, ha indagato cinque secoli di storia locale celata tra gli archivi. Nello scenario compreso tra i territori di Ales, Collinas, Ghilarza, Morgongiori, Oristano, Pabillonis, San Gavino Monreale, Sardara e Terralba si muovono e riprendono vita fatti e vicende lontani, persone e mestieri scomparsi. Il frutto della mirabile impresa è stato quello di completare l'albero genealogico del ramo materno di Antonio Gramsci, sinora ancora sconosciuto.
L'INIZIATIVA
La Biblioteca gramsciana organizza con la collaborazione di 33 artisti un nuova iniziativa intitolata 33x366. 33 artisti in un anno ospitano Gramsci. 33 perchè sono i quaderni del carcere di gramsci e 366 i giorni dal 27 aprile 2016 al 27 aprile 2017 (80° anniversario della morte di Gramsci). I 33 artisti aprono il loro studio dove espongono le loro opere durante il giorno e la sera un relatore a chiusura tratterà un argomento gramsciano, vita, filosofia, etc. etc. Ovviamente l'artista durante il giorno lavorerà su una opera a carattere gramsciano.