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Pistoia | Simonetta Bartolini presenta il suo libro: 'L'epica della Grande Guerra'
L'incontro è in programma sabato 13 Febbraio alle 17 a Palazzo dei Vescovi
Un’inutile strage, come disse Benedetto XV, o il grande lavacro della modernità? La Grande Guerra a cento anni di distanza continua a dividere gli studiosi. Sabato 13 Febbraio alle 17, a Palazzo dei Vescovi, in piazza Duomo a Pistoia, Simonetta Bartolini, con Simona Costa (Università degli studi Roma Tre), presenta il suo libro 'L'epica della Grande Guerra. Il fallimento degli intellettuali' (Luni Editrice- Milano).
Questo libro tenta una risposta attraversando i memoriali, diari e romanzi di letterati, intellettuali e artisti europei che parteciparono in massa al primo conflitto mondiale su ogni fronte.
L'incontro è in programma sabato 13 Febbraio alle 17 a Palazzo dei Vescovi
Un’inutile strage, come disse Benedetto XV, o il grande lavacro della modernità? La Grande Guerra a cento anni di distanza continua a dividere gli studiosi. Sabato 13 Febbraio alle 17, a Palazzo dei Vescovi, in piazza Duomo a Pistoia, Simonetta Bartolini, con Simona Costa (Università degli studi Roma Tre), presenta il suo libro 'L'epica della Grande Guerra. Il fallimento degli intellettuali' (Luni Editrice- Milano).
Questo libro tenta una risposta attraversando i memoriali, diari e romanzi di letterati, intellettuali e artisti europei che parteciparono in massa al primo conflitto mondiale su ogni fronte.
La diabolica alchimia di guerra di posizione e di macchine provoca negli scrittori (qui assunti come testimoni della storia nel suo farsi) la drammatica percezione della vera cifra della modernità e la sua imprevista contraddizione, nel momento in cui essa passa dal piano estetico-teorico a quello della pratica bellica.
È sostanzialmente il fallimento degli intellettuali che non hanno previsto quale sarebbe stato il risultato della combinazione fra i mezzi offerti dalla modernità e l’uso che l’uomo ne avrebbe potuto fare (e in effetti ne ha fatto) e hanno scoperchiato un novello vaso di Pandora.
La dolente coscienza di questo fallimento provoca la necessità di trasformare una sconfitta “culturale”, intellettuale, in una esperienza da epicizzare per ribaltare il senso della catastrofe, per operare un capovolgimento positivo che raccontando la guerra recuperi l’antico canto omerico degli eroi e delle battaglie.
Simonetta Bartolini, insegna Letteratura italiana contemporanea e Letterature comparate alla Unint (Università di Studi internazionali) di Roma. Studiosa di storia della cultura del ’900 si è occupata fra gli altri di d’Annunzio, Soffici, Papini, Giuliotti, Occhini, Manzini, Pasolini, Comisso, Magris, Cristina Campo, Tolkien e Pascoli, della storia delle riviste storiche dei primi anni del XX secolo, di letteratura femminile, e di romanzo storico contemporaneo. Sta curando la pubblicazione dei testi inediti del padre, Sigfrido Bartolini. Per lungo tempo si è dedicata alla critica militante su vari quotidiani italiani, e in programmi televisivi e radiofonici.
Fra i suoi ultimi libri Il romanzo della vita. Biografia e autobiografia in Ardengo Soffici (Le Lettere 2009), e Il “fanciullino” nel bosco di Tolkien. Pascoli: la fiaba, l’epica e la lingua (Firenze Polistampa 2013).
FUCECCHIO | IL PROFESSOR CIPRIANI RACCONTA COME CI SI CURAVA IN TOSCANA TRA CINQUECENTO E SETTECENTO
Fucecchio | Il professor Cipriani racconta come ci si curava in Toscana tra Cinquecento e Settecento
Alla Fondazione Montanelli Bassi è in programma il secondo incontro di 'Storia Toscana'
“Medicina e cura del corpo nella cultura toscana fra Cinquecento e Settecento” è il titolo del secondo incontro che si terrà sabato 13 febbraio alle ore 17,00 all'auditorium della Fondazione Montanelli Bassi, in Costa San Giorgio 2 a Fucecchio. L’appuntamento rientra nel ciclo di incontri di ‘Storia Toscana’, organizzati in collaborazione con il Comune di Fucecchio. Il relatore di questo secondo appuntamento è il professor Giovanni Cipriani dell’Università di Firenze, che illustrerà il tema della medicina e della cura del corpo nella cultura toscana del Cinquecento e Settecento: Info: Tel e fax 0571 22627.
Alla Fondazione Montanelli Bassi è in programma il secondo incontro di 'Storia Toscana'
“Medicina e cura del corpo nella cultura toscana fra Cinquecento e Settecento” è il titolo del secondo incontro che si terrà sabato 13 febbraio alle ore 17,00 all'auditorium della Fondazione Montanelli Bassi, in Costa San Giorgio 2 a Fucecchio. L’appuntamento rientra nel ciclo di incontri di ‘Storia Toscana’, organizzati in collaborazione con il Comune di Fucecchio. Il relatore di questo secondo appuntamento è il professor Giovanni Cipriani dell’Università di Firenze, che illustrerà il tema della medicina e della cura del corpo nella cultura toscana del Cinquecento e Settecento: Info: Tel e fax 0571 22627.
Toscana: alla ricerca dell’identità, attraverso grandi personaggi
Conferenza stampa a palazzo Panciatichi, con il presidente dell’Assemblea Eugenio Giani: “è importante trovare riferimenti per tenere alta la toscanità e poter affermare con orgoglio di appartenere ad una regione che ha fatto storia da sempre, grazie all’identità segnata fin dai tempi del Granducato”
Conferenza stampa a palazzo Panciatichi, con il presidente dell’Assemblea Eugenio Giani: “è importante trovare riferimenti per tenere alta la toscanità e poter affermare con orgoglio di appartenere ad una regione che ha fatto storia da sempre, grazie all’identità segnata fin dai tempi del Granducato”

L’iniziativa è stata presentata oggi, lunedì 8 febbraio, in conferenza stampa a Palazzo Panciatichi, dove il presidente del Consiglio Eugenio Giani si è soffermato sull’importanza di “trovare riferimenti per tenere alta la toscanità e poter affermare con orgoglio di appartenere ad una regione che ha fatto storia da sempre, grazie all’identità segnata fin dai tempi del Granducato”. “Sposo con favore questa bella iniziativa – ha affermato – e ringrazio di cuore il direttore Pierandrea Vanni che, con la sua rivista ‘Storia e storie di Toscana’ continua a regalarci pillole di identità toscana; insieme a lui anche Gianluca Chelucci, console regionale del Touring Club Italiano per la Toscana; Adriano Rigoli, presidente dell’Associazione nazionale Case della Memoria; Marco Capaccioli, vicepresidente della medesima Associazione e resposabile per la comunicazione”. Un team di professionalità e sensibilità che la dice davvero lunga sulla capacità di far conoscere i tesori che la nostra regione offre, visitando luoghi particolari o conoscendo grandi personaggi, “per non cancellare la memoria e al tempo stesso riproporla anche in maniera nuova e diversa”, ha sottolineato Vanni, magari guardando ai musei come a “musei viventi”, capaci di far crescere attenzione, interesse e cultura.
Per dirlo con il presidente Giani: “il filo conduttore è la conoscibilità e rappresentatività della Toscana in tutto il mondo, è il riferimento ai personaggi che hanno fatto grande la nostra regione, è la forza dell’identità toscana”. E, sempre e rigorosamente in tema di identità, il palazzo del Consiglio regionale, che si chiamerà palazzo del Pegaso, ospiterà venti busti – da Porsenna a Luzi – pronti a dare il benvenuto ai toscani di oggi. “Come Ufficio di Presidenza sceglieremo cento figure significative, tra politici, artisti, poeti, personalità rappresentative di ogni scibile – ha annunciato Giani – poi la parola, attraverso il sito del Consiglio, passerà ai cittadini, chiamati a essere diretti protagonisti dell’identità toscana”.
Fiesole | Inizia il CORSO di storia dell'arte alla Fondazione Primo Conti
Artisti e Committenti: una relazione fatta di simboli, denaro e bellezza
Il corso sarà articolato in 4 lezioni che si svolgeranno nella sede della Fondazione Primo Conti. Iscrizione entro il 10 marzo 2016. Il corso, a cura di Rita Tambone, sarà articolato in quattro lezioni: 1)Giotto e la Cappella degli Scrovegni a Padova; 2)Piero di Cosimo: arredi borghesi e il mistero delle ninfe; 3)Isabella d’Este: arte e letteratura a corte; 4)Michelangelo e i papi: la Cappella Sistina e la Cappella Paolina.
Le lezioni si terranno nei seguenti giorni: la mattina, dalle ore 10.00, alle ore 11.30, sabato 19 marzo, 2 aprile, 16 aprile, 30 aprile. Il costo del corso: una lezione euro 15,00, due lezioni euro 30,00, tre lezioni euro 40,00, corso completo euro 50,00. Chi è interessato dovrà inviare l’iscrizione entro il 10 marzo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - Tel. 055.597095.
Sarà possibile al termine del corso visitare la Cappella Brancacci e la Cappella Corsini in santa Maria del Carmine (Costo per la guida euro 6,00 a persona oltre al biglietto di ingresso al Museo che acquisterete direttamente alla biglietteria. La data della visita verrà concordata durante il corso direttamente con Rita Tambone). Non potranno essere rimborsate le quote versate in caso di mancata partecipazione
Fondazione Primo Conti Onlus
Fondazione Primo Conti Onlus
Villa le Coste, via G. Dupré 18, 50014 Fiesole, Firenze
Tel. +39 055 597095 - Fax +39 055 5978145
Le meraviglie di Casa Cuseni a Taormina
La dimora siciliana è entrata a far parte dell’Associazione Nazionale Case della Memoria

“In questa cornice di eccellenza – afferma Giuseppe Nuccio Iacono - abbiamo discusso di progetti futuri che avranno un notevole impatto culturale e della istituzione di un Premio alla memoria di Khaled Asaad, l’archeologo decapitato dall’Isis per aver difeso Palmira che sarà assegnato annualmente ad una figura che si sarà distinte per salvare le Bellezza culturale”.
Circondata da un immenso giardino, il più antico e meglio conservato giardino della città Taormina, Casa Cuseni è stata edificata nei primi anni del novecento dal pittore inglese Robert Hawthorn Kitson. La dimora è stata un importante centro artistico, prima con Kitson e successivamente con sua nipote, la scrittrice inglese Daphne Phelps che crearono a Casa Cuseni un cenacolo internazionale di artisti, come testimoniato ancora oggi dagli oggetti conservati nelle stanze, legati alle tante personalità che qui vennero ospitate. Casa Cuseni custodisce oggi, in mostra permanente, lavori di Sir Frank Brangwyn, Sir Alfred East, Sir Cecil Hunt, Henry Faulkner, Pablo Picasso, Henry Moore, Robert Kitson e di molti altri artisti del novecento, mentre nella sua biblioteca sono raccolte le opere di Lord Bentrand Russell, Tennessee Williams e David Herbert Lawrence, ripetutamente ospiti della Casa e numerosi altri importanti scrittori, filosofi, storici e matematici.
“Come ho scritto al suo proprietario, il dott. Francesco Spadaro – afferma il presidente dell’Associazione Nazionale della Memoria, Adriano Rigoli - sono molto lieto dell'ingresso di Casa Cuseni, che ci ricorda la straordinaria ricchezza del nostro Paese: nella nostra rete non abbiamo solo le case in cui vissero importanti personaggi italiani, ma anche le case di personaggi giunti in Italia da paesi stranieri. A maggio abbiamo firmato un protocollo di collaborazione per la creazione del Coordinamento Europeo delle Case della Memoria: sono sicuro che con l'apporto del Castello di Donnafugata a Ragusa e di Casa Cuseni a Taormina, così come delle altre prestigiose case museo siciliane che nel prossimo futuro vorranno aggiungersi alla rete, la nostra Associazione potrà operare sempre meglio per far conoscere e promuovere a livello internazionale le case museo dei personaggi illustri che rappresentano il meglio della nostra identità culturale”.