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La “Casa Vecchia” di Ugo Tognazzi diventa Casa della Memoria

La “Casa Vecchia” di Ugo Tognazzi diventa Casa della Memoria

È sempre stata per tutti “Casa vecchia”, ed è un luogo in cui si è svolta la vita professionale e privata di uno dei mostri sacri del cinema italiano, incluse le proverbiali cene che era solito organizzare. L’Associazione Nazionale Case della Memoria annuncia l’ingresso, all’interno della propria rete, della Casa Ugo Tognazzi di Velletri 
(RM), un piccolo “tempio” per gli appassionati di cinema, che raccoglie al suo interno anche i premi ricevuti da Ugo durante la sua carriera, foto che raccontano il vissuto privato e professionale dell'attore e una vasta collezione di locandine.

Oltre alla Casa Ugo Tognazzi, il Comitato Scientifico ha dato il via libera per l’ingresso nell’Associazione di altre quattro case: la Villa Giannini Tinti-Villa Garibaldi a Castelfiorentino (FI), il Museo Casa Francesco Baracca a Lugo (RA), la Casa Museo don Giovanni Verità a Modigliana (FC), la Casa Natale di Salvatore Quasimodo a Modica (RG).

«Siamo davvero soddisfatti per l’ingresso di queste nuove case – commentano Adriano Rigoli e Marco Capaccioli, presidente e vicepresidente dell’Associazione Nazionale Case della Memoria -. È la prima volta che in una sola riunione del Consiglio Direttivo ben cinque case entrano a far parte dell’Associazione, dopo aver ricevuto il vaglio e il parere positivo del Comitato Scientifico. In questi anni la nostra rete ha avuto uno straordinario sviluppo, ma è bello poter annunciare un numero di nuovi ingressi così consistente. Crediamo che sia un ottimo risultato anche per il lavoro di promozione delle Case della nostra rete portato avanti fino ad oggi».

La Casa Ugo Tognazzi è più che un semplice luogo di “memoria”: è un luogo di accoglienza, un museo, un distillato di emozioni per chi è ancora profondamente legato a un certo modo di fare cinema. Uno spazio realizzato dall'Associazione Culturale "Ugo Tognazzi", con l'intento di mantenere vivo il ricordo professionale e privato del grande attore, nella sua residenza storica di Velletri, chiamata da lui e dagli amici che erano soliti frequentarla "Casa Vecchia". A spiegare cosa sia “Casa Vecchia” è Gianmarco Tognazzi: "Casa Vecchia" è collocata all’interno della tenuta La Tognazza, che l'attore aveva acquistato negli anni ‘60, nelle campagne di Velletri dove ha vissuto fino alla sua scomparsa nel 1990. La casa è stata negli anni, il fulcro della vita privata e professionale dell'artista”.

È a “Casa Vecchia” che, nell'agosto del 1971, Ugo Tognazzi sposa Franca Bettoja; è qui che, ogni giorno, in un clima di "convivialità lavorativa", Ugo invita i suoi amici, colleghi, attori, registi, sceneggiatori, con cui scrive, inventa e realizza la maggior parte delle sceneggiature e dei film poi rimasti a pieno titolo nella storia del cinema italiano. Si parla di capolavori come "La donna scimmia", "La grande abbuffata" con Marco Ferreri, "Romanzo Popolare", "Amici Miei" con Mario Monicelli, passando per "In nome del popolo italiano" di Dino Risi, "Il vizietto " di Eduard Molinari' fino a "La tragedia di un uomo ridicolo" di Bernardo Bertolucci, che gli valse nel 1981 la Palma D'oro a Cannes per la miglior interpretazione.

“In questa stessa area – prosegue il figlio Gianmarco - ha coltivato le sue più grandi passioni, dalla terra alla cucina, realizzando la sua azienda agricola, è stato lui infatti uno dei primi pionieri del km 0, divulgando con grande anticipo la filosofia gastronomica "dall'orto alla tavola e dall'acino alla bottiglia". Ugo era solito allietare i suoi amici ed ospiti con prelibate e insolite ricette e cene completamente preparate da lui unicamente con i prodotti della sua terra. La trasformazione avveniva nella splendida cucina che conserva ancora oggi il sapore, del genio, delle idee. Il tempo all'interno sembra essersi fermato, la grande cucina a carbone, il maestoso frigorifero, elemento capace di attirare l'attenzione e che in tutta la sua prorompente maestosità troneggia nell'ambiente. La sala da pranzo ha le sembianze di una cappella, sempre per ricordare l'importanza della tavola e del momento di riunione come un vero e proprio convivio”.

E poi il soggiorno, tutto sviluppato intorno al camino e collegato alla sala proiezioni e alla stanza del biliardo, dove sono conservati documenti, locandine, manifesti, sceneggiature, fotografie di scena e fotografie private, relativi alla vita e all'attività artistica di Tognazzi. Infine, la camera da letto dell'attore, anche essa visitabile, che conserva interessanti mobili d'epoca con un letto in legno massello ed un grande armadio in legno decorato, oltre a un grande baule-armadio da viaggio, usato da Tognazzi per portare gli abiti di scena durante le sue tournée teatrali. In tutte le stanze l'arredo è rimasto quello originale e vi sono conservati oggetti personali che l'attore amava, insieme ai ricordi dei giorni trascorsi in compagnia di familiari, amici e colleghi, oltre ai vari riconoscimenti ricevuti durante la sua carriera.

Certaldo Alta (FI) | "La più bella del mondo: perché amare l'italiano"

Certaldo Alta (FI) | "La più bella del mondo: perché amare l'italiano"

Giovedì 18 aprile, alla casa del Boccaccio a Certaldo Alta, appuntamento con Francesca Allegri e la conversazione "La più bella del mondo: perché amare l'italiano", nell'ambito del festival "Il bello del libro". Seguirà aperilibro a cura del Lions Club Valdelsa

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Documentario su Montanelli in tv

Documentario su Montanelli in tv

IndroMontanelli
Martedì 23 aprile alle ore 21.40 andrà in onda su Rai Storia (canale 54) il documentario "Indro Montanelli, un anarchico conservatore", con riprese effettuate a Fucecchio presso la sede della Fondazione Montanelli Bassi.
Ulteriori repliche del documentario saranno trasmesse: mercoledì 24 alle ore 09.30; giovedì 25 alle ore 06.30, lunedì 29 alle 1,00 e alle ore 17.30.

Presentazione del libro "L'Alfonso. Uomo, designer, artista dalle grandi passioni" Mercoledì 17 aprile 2019 (ore 18.30)| Casa Museo Boschi di Stefano

Presentazione del libro "L'Alfonso. Uomo, designer, artista dalle grandi passioni"
Mercoledì 17 aprile 2019 (ore 18.30)| Casa Museo Boschi di StefanoLALFONSO
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Apertura Straordinaria Fondazione Montanelli

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Nell'augurare a tutti Buona Pasqua, comunichiamo che in occasione delle festività pasquali la Fondazione Montanelli osserverà il seguente orario di apertura per le visite alla biblioteca e agli Studi di Indro Montanelli: sabato 20, domenica 21 e lunedì 22 aprile apertura al pubblico nel consueto orario 15,00-19,00.

Per informazioni sulla Fondazione e le iniziative promosse: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. tel.057122627 www.fondazionemontanelli.it

Una nuova opera sacra per il Museo della Badia di Vaiano

Una nuova opera sacra per il Museo della Badia di Vaiano: donata da un cittadino, sarà presentata per la domenica delle Palme

Madonna Vaiano


Prato, 12 aprile 2019 – La collezione del Museo della Badia di Vaiano si arricchisce di una nuova opera sacra. Si tratta di una statuetta raffigurante la Madonna con il Bambino donata al Museo della Badia di Vaiano - Casa della Memoria di Agnolo Firenzuola da Vito Lembo, un privato cittadino che ha deciso di rendere fruibile al pubblico questo cimelio conservato dalla sua famiglia da decine di anni. 
L’opera donata sarà presentata il prossimo 14 aprile, nella domenica delle Palme (ore 11.30) alla presenza del sindaco di Vaiano Primo Bosi, del coordinatore del Museo della Badia Adriano Rigoli e del parroco don Marco Locati
Si tratta di un’immagine sacra in cera raffigurante la Madonna con abito in stoffa e il Bambino custodita in una teca di legno e vetro. L'immagine apparteneva alla madre del signor Lembo, Giulietta Faggi nata a Prato nel 1925 e scomparsa un mese fa. La signora Faggi aveva ricevuto la statuetta da sua madre, Regina Barbieri la quale, a sua volta, l’aveva avuta da sua sorella, monaca del Monastero di San Clemente di Prato.


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