Montanelli e il Risorgimento Fondazione Montanelli Bassi (Fucecchio, Fi)
C’è stata una proposta presentata in Parlamento dal senatore del Movimento Cinque Stelle Sergio Puglia per l’istituzione di un “Giorno della memoria per le vittime del Risorgimento”, a seguito di analoghe mozioni già presentate ai consigli regionali di Campania, Puglia, Abruzzo e Molise.Purtroppo a sostegno di una tesi che evidentemente vuole rivalutare il Regno Borbonico (la giornata dovrebbe infatti svolgersi il 13 febbraio, giorno in cui nel 1861 cadde l’ultimo baluardo dei Borbone di Napoli), il proponente cita, tra gli altri, gli scritti di Indro Montanelli.
Ciclo di incontri a Villa Bardini Venerdì 10 marzo alle ore 16| Villa Bardini (Costa San Giorgio 2, Firenze)
Un altro appuntamento a Villa Bardini (Costa San Giorgio 2, Firenze) per la mostra La Divina Commedia di Venturino Venturi. Venerdì 10 marzo alle ore 16 ci sarà la presentazione del volume curato da Nicoletta Mainardi dal titolo O atelier. Scritti per Venturino Venturi. Si tratta della raccolta degli scritti che Mario Luzi dedicò a Venturino Venturi per l'arco del loro lungo sodalizio.
A seguire la presentazione si potrà visitare la mostra.
Un libro per the. I venerdì della biblioteca Venerdì 10 marzo 2017, ore 17.30| presso l'Aula Musica del Liceo classico "G.B. Bodoni" (Saluzzo, Cn)
La rassegna "Un libro per The" continua e VENERDI' 10 MARZO cambia sede: alle ore 17.30 presso l'Aula Musica del Liceo classico "G.B. Bodoni" (anziché presso i locali della Scuola APM di Saluzzo, in Via dell'Annunziata) verrà presentato il romanzo "L'uomo del metrò" di Attilio Piovano (ed. il corriere musicale). Svogliato e pigro, quanto meno in apparenza, Jean si sente un intellettuale, sognatore e velleitario; in realtà è poco più di un impiegato, frustrato e abitudinario. Viene dalla provincia, ma ora vive e lavora a Parigi, dove peraltro si sente esule e basta un nonnulla a riportarlo agli anni dell'infanzia e a restituirgli la fragranza di atmosfere lontane. Un'esistenza grigia e anonima – la sua – a far da sfondo lo scorrere monocromo dei giorni nello squallore di un ufficio di una ditta a metà strada tra agenzia artistica e società di consulenza per l'editoria e lo spettacolo, dal quale in realtà egli evade spesso, fantasticando e sognando ad occhi aperti. Guidato da una sorta di bizzarra quanto patologica ipersensibilità olfattiva, Jean finisce per identificarsi coi musicisti che di volta in volta gli accade di incrociare, indotto da prosaiche ragioni di servizio. Sicché, sempre più spesso sperimentando una condizione di costante straniamento, gli sembra di vivere «nella pelle dei singoli compositori», quasi «assumendone misteriosamente l'identità». In bilico tra sogno e fantasticheria, spesso suo malgrado il protagonista si trova catapultato in un'incredibile quantità di avventure, attraverso cui vengono evocati musicisti conosciuti e meno conosciuti, appartenenti ad epoche e stili musicali differenti, ritratti nel divenire della loro quotidianità: Saint-Saëns, De Falla, Mendelssohn, Piazzolla, Rimskij-Korsakov, Schweitzer, Scarlatti, Haendel, Granados, Britten, Yon e Delius, Beethoven, Schobert, Mozart. Un racconto cornice – quello che ha per protagonista Jean – va componendosi a poco poco come un puzzle, dipanandosi entro i vari episodi dagli allusivi titoli 'musicali', a far da collante ad altrettanti racconti sulla vita dei musicisti. Nota biografica dell'autore Attilio Piovano (Torino, 1958), musicologo e scrittore, ha pubblicato Invito all'ascolto di Ravel (Mursia 1995), i racconti musicali La stella amica (Daniela Piazza 2002) e Il segreto di Stravinskij (Riccadonna 2006), i romanzi L'Aprilia blu (Daniela Piazza 2003) e Sapeva di erica, di torba e di salmastro (rueBallu 2009, prefazione di Uto Ughi). Laurea in Lettere, studi in Composizione, diploma in Pianoforte, in Musica corale e Direzione di Coro, è autore di contributi, specie sulla musica di primo Novecento, apparsi in volumi miscellanei, atti di convegni e su rivista. Saggista e conferenziere, ha collaborato con La Scala, la RAI, il Festival MiTo, lo Stresa Festival, La Fenice, l'Opera di Roma, il Teatro Lirico di Cagliari, l'Unione Musicale, il Teatro Regio, il Politecnico di Torino e con varie altre istituzioni. Corrispondente del «Corriere del Teatro», scrive per «Torinosette», magazine de «La Stampa», e per «La Voce del Popolo» (da 24 anni) ed esercita la critica su più testate. Docente di Storia ed Estetica della Musica (dal 1986, presso vari Conservatori), dal 1991 a tutt'oggi è titolare di tale disciplina presso il Conservatorio 'G. Cantelli' di Novara.
"I Luoghi Gramsciani Ieri e Oggi" Entro il 15 marzo 2017| Casa Museo Antonio Gramsci
Il lunedì 13 febbraio è stata attivata la seconda fase del bando "I Luoghi Gramsciani Ieri e Oggi" organizzato, in seno alle iniziative dell'Anno Gramsciano, dall'Associazione Casa Museo di Antonio Gramsci di Ghilarza e dall'Associazione Su Palatu Fotografia di Villanova Monteleone, con il supporto del Comune di Ghilarza e della Regione Autonoma della Sardegna. La seconda fase del progetto consiste in un contest fotografico online e sulle piattaforme social-media Facebook e Instagram: sono chiamati a partecipare fotografi amatoriali e professionisti, che attraverso una sola fotografia dovranno sviluppare la tematica dei luoghi gramsciani nel mondo, spazi e realtà storiche dove Gramsci ha vissuto, soggiornato o anche occasionalmente abitato, oppure i luoghi e le realtà culturali contemporanee dove il pensiero di Gramsci è vivo e praticato in qualsiasi forma o modo. I partecipanti dovranno semplicemente caricare il proprio scatto entro il 15 marzo 2017, sulla pagina Facebook Su Palatu Fotografia o Casa Museo Antonio Gramsci e clickare sul link dell’app #gramsciphotocontest o pubblicarlo su Instagram seguito dall'hashtag #gramsciphotocontest. Le fotografie saranno poi votate dal pubblico fino al 25 marzo, all'interno della facebook app #gramsciphotocontest e le 20 fotografie più votate dal pubblico della rete accederanno alla fase finale insieme a 10 ulteriori immagini tra quelle in concorso selezionate per il loro alto valore documentaristico, simbolico o artistico Il primo classificato del contest riceverà un premio di 1.500 euro. Il vincitore sarà annunciato in diretta streaming sulla pagina Facebook di Su Palatu Fotografia, durante il Galà di Premiazione che si terrà il 29 aprile a Ghilarza. Il regolamento completo è disponibile sul portale www.gramsciplaces.org