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Case Museo di scrittori e musicisti: anche l’Italia in Kirghizistan per l’evento

Marco Capaccioli e Adriano Rigoli Settembre 2023 AUn focus internazionale sulle case museo di scrittori e musicisti. Anche l’Italia, con Adriano Rigoli e Marco Capaccioli, presidente e vicepresidente dell’Associazione Nazionale Case della Memoria, sarà rappresentata alla Conferenza annuale del Comitato Iclcm, che si terrà da domani, 13 settemebre, fino al 17 settembre a Bishkek, in Kirghizistan.

Lo scorso febbraio, Rigoli è stato eletto presidente dell’Iclcm - International Committee for Literary and Composers' Museums, il Comitato tematico internazionale di icom per i musei letterari e musicali e le case museo di scrittori e musicisti.

Sul tema di quest’anno, "I musei letterari e dei compositori: i loro obiettivi e metodi", si confronteranno studiosi da tutto il mondo. Il convegno è organizzato in collaborazione con Icom Kighizistan e con Unesco Memory of Programme, Sub-Committee on Education and Research [SCEaR] di cui l'Associazione Nazionale Case della Memoria è istituzione cooperante.

 

«L’evento, che si tiene dopo tre anni di stop imposto dalla pandemia – commenta Adriano Rigoli presidente dell’Iclcm e dell’Associazione Nazionale Case della Memoria -, vedrà la presenza del Ministro della Cultura kirghiso e raccoglierà esperti da tutto il mondo, anche dalla Cina. Il focus, ovviamente, sarà sulla letteratura e sulla musica Kirghise, ma la tre giorni offrirà l’occasione per confrontarsi sulla valorizzazione delle case museo di musicisti e scrittori, rappresentate in Italia anche dal circuito delle Case della Memoria».

«Poter partecipare a un evento di questo spessore è senza dubbio positivo per la nostra associazione – commenta Marco Capaccioli vicepresidente dell’Associazione Nazionale Case della Memoria -. Fin dalla nostra fondazione ci siamo posti l’obbiettivo, oltre quello di valorizzare ogni casa museo, di fare rete, non solo a livello nazionale ma anche internazionale. Crediamo che le sinergie e le collaborazioni non possano fare altro che rafforzare l’identità e la capacità di comunicazione delle realtà che rappresentiamo».

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