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“Casa De Nittis diventi una casa museo”, anche dalla rete nazionale delle Case della Memoria l’appello alla valorizzazione

Marco Capaccioli e Adriano Rigoli Casa Museo Firenze 2024 1Valorizzare la casa natale di Giuseppe De Nittis (1846-1884) a Barletta. È una richiesta che arriva da più fronti e che torna a farsi viva in occasione della ricorrenza del 140esimo anniversario della scomparsa del pittore barlettano, vicino alla corrente artistica del verismo e dell'Impressionismo, celebrato con una giornata d’ingresso gratuito a Palazzo Della Marra, sede della locale Pinacoteca intitolata al celebre artista.

Tuttavia sono tante le voci che chiedono che venga fatto qualcosa di più: in particolare che la casa natale del pittore pugliese, in corso Vittorio Emanuele II, sia trasformata in una casa museo fruibile al pubblico. Al coro si aggiunge anche l’Associazione Nazionale Case della Memoria, realtà che raccoglie oggi circa 110 case museo in tutta Italia, di scrittori, artisti, musicisti, scienziati e altri personaggi.

«L'Associazione plaude all'iniziativa del Comune di Barletta di aprire gratuitamente al pubblico la Pinacoteca per celebrare il 140° della nascita di De Nittis, che ha riscosso molto successo - commentano Adriano Rigoli e Marco Capaccioli presidente e vicepresidente dell’Associazione Nazionale Case della Memoria -. Allo stesso tempo crediamo che il collegamento fra la casa natale di Giuseppe De Nittis (una volta restaurata e allestita) con la bella pinacoteca a Palazzo della Marra rappresenti un progetto culturale importante, che sarebbe capace di valorizzare non solo la figura del grande pittore del periodo impressionista, ma l'intera città di Barletta dal punto di vista turistico e culturale. La nostra rete museale nazionale è a favore, e si dichiara fin da adesso disponibile a dare il proprio supporto, della messa a punto di questo tipo di progetto, realizzabile anche attraverso una collaborazione pubblico-privato, sulla scia delle tante analoghe iniziative positive attuate in numerose città italiane».

«Quello che propone la rete nazionale – proseguono Rigoli Capaccioli - è una collaborazione concreta e fattiva tra il pubblico, rappresentato dal Comune di Barletta e dalla Pinacoteca De Nittis, con il privato proprietario della casa natale che è ben intenzionato a valorizzare la casa come luogo di visita e di incontro, ma anche di attività culturali come mostre ed esposizioni. Oggi non è raro che ciò accada e ci sono esempi nella rete nazionale di questa proficua collaborazione: quella tra il Comune di Montespertoli (FI) e il proprietario della Villa Tinti-Garibaldi, tra il Comune di Cremona e la Casa dello scultore e politico Mario Coppetti o tra il Comune di Fucecchio e la casa del grande giornalista Indro Montanelli».

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