La mostra Nella macchia. Rispondenze poetiche nei disegni di Loredana Cangini si inserisce nel Circuito di Rete della Biennale del Disegno di Rimini, manifestazione che riprende il suo felice percorso occupando luoghi simbolo di Rimini e creando oltre che un dialogo diretto e interagente con la città, anche con il territorio circostante.
I disegni di Loredana Cangini, illustratrice, restauratrice, decoratrice e scrittrice, disposti negli spazi suggestivi delle Antiche Cantine di Villa Torlonia-Parco Poesia Pascoli, creano una sorta di corridoio immaginifico grazie ad una successione di disegni naturalistici, immagini ornitologiche e botaniche, che danno e ridanno visione e comprensione a termini, nozioni, tradizioni, che sembrano ormai scomparse. I protagonisti alati disegnati da Loredana, dai cicli Un anno in un battito d’ali e I Proverbi-Ali, sono accompagnati dalle bacche di cui si nutrono oppure dai proverbi dei mesi dell’anno in cui è più facile avvistarli, con un tratto di matita così preciso che le piume sembrano a volte sollevarsi. Altri disegni, tratti da Nel paese dei nidi, ovvero Santarcangelo di Romagna, creano un’apertura virtuale e ariosa tra le suggestive pareti della villa.
Questa galleria di immagini trova corrispondenze poetiche nei versi di Giovanni Pascoli, proprio accanto al percorso museale dedicato al Mistero della Natura: una selezione riportata alla memoria dalla grafia di Stefania Fanti, illustratrice e calligrafa, accompagnerà i disegni di Loredana Cangini. L’esplosione di colore e contrasti nei piumaggi, l’estremo ordine della composizione che ci restituisce l’armonia della natura, i cartigli che creano una liaison di parole e immagini, il tratto fine che si condensa in svolazzo, sono gli elementi di queste suggestive creazioni; quasi raffinate cartes de visite che catturano quell’universo fiabesco e sognante che è la natura negli occhi di Loredana.
Nello sguardo attento dell’artista sul soggetto, nella delicatezza nel riprodurre le sfumature delle fioriture, nel cogliere la varietà della specie, si attua quella “capacità vivificatrice” che attraversa anche l’opera pascoliana, imprimendo sulla carta, voci e abitudini delle creature che popolano il cielo e la frasca. La natura si colloca al cuore della poesia, osservata con un’acutezza di percezione e sensibilità che non ha precedenti: è Pascoli che proprio ne Il fanciullino, suo testamento poetico, svela che l’unico fine del poeta è quello di “riconfondersi nella natura, donde uscì, lasciando in essa un accento, un raggio, un palpito nuovo, eterno suo”.
La parte illustrata dell’esposizione si completa e si intreccia con quella dedicata a Giovanni Pascoli. Un omaggio sarà reso al poeta attraverso due teche che ospiteranno una piccola selezione di carte e volumi dal Fondo Murari (Accademia Pascoliana) e dai fondi del Centro di Documentazione e Consultazione del Patrimonio Pascoliano (Comune di San Mauro Pascoli, FC). In esposizione saranno presenti alcuni schizzi e alcuni rimandi agli animali pascoliani: dal fedele cane Gulì, al verso vibrante delle rondini catturato ai margini della pagina. Verranno riprodotti schizzi e documenti dall’Archivio Casa Museo Giovanni Pascoli (Comune di Barga, LU), testimonianze del vezzo che Pascoli aveva per il disegno sono rivelate dai segni che il poeta ha lasciato in manoscritti e corrispondenze.
VISITA GUIDATA | venerdì 26 luglio ore 18.00
Il percorso guidato include le due mostre e il percorso immersivo-poetico del Museo Multimediale.
Durata: 1h15min | costo: 4 euro
Su prenotazione