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“La Galleria Nazionale dell’Umbria. Ieri e domani. Seconda parte” 25 gennaio 2017 (ore 17)| Fondazione Marini Clarelli Santi, Perugia (Pg)

“La Galleria Nazionale dell’Umbria. Ieri e domani. Seconda parte”
25 gennaio 2017 (ore 17)| Fondazione Marini Clarelli Santi, Perugia (Pg)

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Santa Messa in Rito Romano antico in Latino Febbraio-giugno 2017| chiesa della Badia di San Salvatore a Vaiano (Po)

Santa Messa in Rito Romano antico in Latino
Febbraio-giugno 2017| chiesa della Badia di San Salvatore a Vaiano (Po)

Una quinta Messa stabile in Rito Antico per la Diocesi di Prato. A partire dal mese di febbraio infatti, nella chiesa della Badia di San Salvatore a Vaiano (piazza Agnolo Firenzuola 15) si terrà stabilmente, a cadenza mensile, la Santa Messa in Rito Romano antico in Latino, celebrata secondo il Messale Romano del 1962. Il primo appuntamento è fissato per sabato 4 febbraio (ore 16): il celebrante sarà il giovane Parroco don Marco Locati, da poco alla guida della storica parrocchia vaianese che ha raccolto l’eredità dell’antico monastero benedettino-vallombrosano, soppresso dalle leggi napoleoniche nel 1808.

Proprio il 13 novembre scorso, per la festa di San Salvatore, titolare dell’antica abbazia, è stata la prima occasione per don Marco Locati di officiare pubblicamente la Messa in rito antico a Vaiano; ad essa sono seguiti altri due appuntamenti, la vigilia dell’Immacolata e il 31 dicembre a cui ha preso parte un buon numero di parrocchiani ma anche persone venute da fuori. La celebrazione è promossa, oltre che dalla parrocchia, dal Museo della Badia di Vaiano, Casa della Memoria dello scrittore e abate Agnolo Firenzuola, e dal suo coordinatore Adriano Rigoli. Proprio il Museo della Badia quest’anno ricorderà il 25° anniversario dalla prima apertura al pubblico, avvenuta il 2 maggio 1992 in occasione degli Itinerari Laurenziani per il V centenario della morte del Magnifico Lorenzo dei Medici.

La liturgia nella forma antica del Rito Romano si configura non solo come un atto di fede, ma anche come un’operazione culturale: tutti gli arredi sacri e le opere d’arte che sono esposti nel Museo della Badia di Vaiano infatti sono stati creati per questa Messa, come in generale la maggior parte dell’arte e della musica sacra. La quinta celebrazione stabile della Messa antica nella Diocesi di Prato è anche un bel modo per festeggiare il decimo anniversario del Motu proprio Summorum Pontificum del Papa Benedetto XVI che ha liberalizzato l’antica liturgia, promulgato il 7 luglio 2007 ed entrato in vigore il 14 settembre dello stesso anno.

Proprio il 14 settembre 2007 il Canonico Don Enrico Bini ha dato avvio alla celebrazione presso la chiesa parrocchiale dello Spirito Santo a Prato (ogni domenica e festivi alle ore 17), a lui ben presto si sono aggiunte la chiesa parrocchiale di Paperino con il Parroco don Carlo Gestri (ogni prima domenica del mese alle ore 16, ogni giovedì alle ore 7.30) e la Messa antica nella chiesa di Santa Cristina a Pimonte, retta dai Padri dell’Oratorio di San Filippo Neri (celebrante don Stefano Bertolini, ogni domenica e festivi alle ore 10). Infine anche Monsignor Vittori Aiazzi ha iniziato ad officiare, anzi ha ricominciato, la Messa in Rito Antico presso la chiesa del Sacro Cuore di Gesù di cui è parroco da oltre 50 anni (ogni primo venerdì del mese alle ore 21). A queste celebrazioni si aggiunge ora quella nella chiesa della Badia di Vaiano: ecco il calendario fino a giugno 2017

Sabato 4 febbraio ore 16 – Messa della vigilia della V domenica dopo l’Epifania

Sabato 4 marzo ore 16 – Messa della vigilia della I domenica di Quaresima

Sabato 22 aprile ore 16 – Messa della vigilia della domenica in Albis

Sabato 20 maggio ore 16 – Messa della vigilia della V domenica dopo Pasqua

Sabato 3 giugno ore 16 – Messa della vigilia di Pentecoste

Le S. Messe sono precedute dalla recita del Santo Rosario (ore 15.30)

Le Sante Messe sono celebrate come prefestive e pertanto sono valide per il precetto festivo

Per informazioni è possibile contattare Adriano Rigoli, coordinatore del Museo della Badia di Vaiano: 328.6938733; This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it..

Incontri di Storia Toscana 2017 21 gennaio 2017| Fondazione Montanelli Bassi, Fucecchio (Fi)

Incontri di Storia Toscana 2017
21 gennaio 2017| Fondazione Montanelli Bassi, Fucecchio (Fi)

Sabato 21 gennaio alle ore 17 presso la fondazione Montanelli Bassi si apre il XXII ciclo di “Incontri di storia Toscana”, in collaborazione con il Comune di Fucecchio, dedicato quest’anno al tema “La formazione della Toscana moderna e il primato di Firenze nel primo Quattrocento”.

Il primo dei quattro incontri ha per tema “Il governo della città e la cultura della classe dirigente fiorentina nella prima metà del Quattrocento”. Ne parlerà il prof. Lorenzo Tanzini (Università di Cagliari).

Il programma completo può essere consultato sul sito www.fondazionemontanelli.it

Un libro per The. I venerdì della biblioteca Venerdì 20 gennaio 2017 (ore 17.30)| Saluzzo (Cn)

Un libro per The. I venerdì della biblioteca
Venerdì 20 gennaio 2017 (ore 17.30)| Saluzzo (Cn)

Venerdì 20 gennaio alle ore 17.30 presso l'Antico Refettorio di San Giovanni verrà presentato il romanzo "OLTRE IL NOME. Storia degli ebrei stranieri deportati dal campo di Borgo San Dalmazzo" di Adriana Muncinelli ed Elena Fallo, Ed. Le Château (casa editrice specializzata nei temi legati alla storia e alla cultura ebraica).

L'iniziativa rientra nel più ampio programma di eventi promossi dal Comune di Saluzzo in occasione del Giorno della Memoria.

A Borgo San Dalmazzo, in provincia di Cuneo, il 18 settembre del 1943 fu organizzato dai nazisti un campo di concentramento per ebrei che fu attivo fino al 21 novembre. La RSI proseguì gli internamenti dal 4 dicembre 1943 al 15 febbraio 1944. Il campo, che fu l'unico in Piemonte e, con Fossoli, Bolzano e Trieste, uno dei quattro del nord-Italia, determinò la deportazione nei campi di sterminio di 357 ebrei.
La pubblicazione di quest'opera parte dalla considerazione che in Provincia di Cuneo, a Borgo San Dalmazzo, dal 18 settembre del 1943 al 15 febbraio del 1944 fu attivo un campo di concentramento che determinò la deportazione nei campi di sterminio di 357 ebrei. Dal 2006, a ricordo di quegli eventi, un Memoriale della Deportazione, allestito sul piazzale della Stazione ferroviaria di Borgo San Dalmazzo, ricorda i nomi dei 357 deportati. Di essi, 334 erano stranieri, discesi dopo aver valicato le montagne, dalla Francia alla Valle Gesso nei giorni successivi all'8 settembre '43 334 dei quali stranieri. La memoria di quegli eventi è diffusa sul territorio: i nomi di quegli ebrei sono riportati nel Memoriale della deportazione, dove gli ebrei vennero caricati sui vagoni merci con destinazione il lager.
Il saggio, pubblicato al termine di una ricerca durata nove anni, condotta dalle autrici attraverso la consultazione dei principali archivi europei e la raccolta delle testimonianze di sopravvissuti e dei discendenti, ricostruisce le vicende individuali e familiari dei perseguitati a partire dalle loro località di origine (gli imperi russo, austro-ungarico, tedesco e ottomano) che oggi si trovano in 23 diversi Stati. La storia dei deportati si sviluppa attraverso l'illustrazione degli eventi politico-economici successivi alla I° Guerra Mondiale, che in tempi diversi li indussero a lasciare i luoghi di origine, e successivamente quelli in cui via via si erano rifugiati.
Una minuziosa e documentata tessitura intreccia la storia della persecuzione anti-ebraica, dilagata in Europa tra la fine dell'Ottocento e la metà del Novecento, con il vivere quotidiano delle diverse famiglie ed i loro itinerari attraverso l'Europa. La ricostruzione fa inoltre emergere la forza e la dignità estrema dei perseguitati, pronti in ogni conteso, per quanto terribile, a ricominciare a resistere, a ricucire, nonostante tutto, la loro esistenza ferita.


Nota biografica delle autrici

Adriana Muncinelli è collaboratrice – per la didattica e la ricerca sulla persecuzione antiebraica – dell'Istituto storico della Resistenza e della Società Contemporanea in provincia di Cuneo "Dante Livio Bianco". È stata responsabile del progetto Interreg Italia-Francia-Svizzera "Memoria delle Alpi-I sentieri della libertà", curando diverse pubblicazioni divulgative e didattiche. Su queste tematiche ha anche pubblicato vari interventi sulla rivista "Il Presente e la storia". Fra le sue numerose pubblicazioni si ricordano anche "Vittime della speranza, ebrei a Saluzzo 1938-1945" (con Nicoletta Irico, 1985); il fondamentale volume "Even. Pietruzza della memoria. Ebrei 1938-1945" (Gruppo Abele, 1994; 2006); "La deportazione ebraica in provincia di Cuneo", in "Il libro dei deportati", vol. II (Mursia 2010). È ideatrice e responsabile del progetto "Oltre il nome", avviato dall'Istituto di Cuneo nel 2009, e realizzato grazie al finanziamento per la ricerca da parte della Fondazione CRT e della Fondazione Giovanni Goria nell'ambito del Maser dei Talenti della Società Civile.

Elena Fallo ha conseguito prima la laurea triennale in Società e Culture d'Europa (2004) presso l'Università degli Studi di Torino, poi (2006), presso la medesima Università, la Laurea specialistica in Storia e ha ricevuto il premio per la miglior tesi del corso di Laurea di Storia. Giovane storica, appassionata studiosa della storia dell'antisemitismo, già nel 2008 ha pubblicato una sua prima opera: Antisemitismo in America. Storia dei pregiudizi e dei movimenti anti-ebraici negli Stati Uniti da Henry Ford a Louis Farrakhan.
Per informazioni si può telefonare al numero 0175 46710 o inviare una email a This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it., oppure recarsi direttamente all'Ufficio Turistico, IAT, in piazza Risorgimento, 1, a Saluzzo.

Francesco e la croce dipinta 18 gennaio 2017 (ore 17)| Fondazione Marini Clarelli Santi, Perugia

Francesco e la croce dipinta
18 gennaio 2017 (ore 17)| Fondazione Marini Clarelli Santi, Perugia



croce dipinta

Venturino Venturi, la "Pietà" di Micciano in mostra a Mendirisio (Svizzera)

Venturino Venturi, la "Pietà" di Micciano in mostra a Mendirisio (Svizzera)

Dopo i lunghi mesi a Milano nel Santa Maria delle Grazie, dove è stata apprezzata da milioni di persone, il capolavoro di Venturino sosterà fino a Pasqua 2017 nella chiesa primaziale di Mendrisio, in Svizzera.
La presentazione al pubblico si terrà il giorno 14 gennaio 2017 alle 16.30.

17.01.14 Venturi

Wooden Type Workshop 15 gennaio 2017| Museo Primo Conti, via Giovanni Duprè 18, Fiesole (Fi)

Wooden Type Workshop
15 gennaio 2017| Museo Primo Conti, via Giovanni Duprè 18, Fiesole (Fi)

L’intenzione è di riprodurre insieme, in tre dimensioni, uno scritto o un manifesto futurista, preferibilmente appartenente alla ‘Fondazione Primo Conti’. Sarà un pomeriggio stimolante all’insegna della tipografia applicata, del lavoro manuale e dello sporcarsi la mani. Ciascun partecipante avrà la possibilità di riprodurre una o più lettere in legno con le modalità con cui un tempo si realizzavano le insegne. Con la guida e la supervisione della Restauratrice inglese Jane Harman impareremo le tecniche base di intaglio e lavorazione del legno che ci permetteranno di ricavare la versione tridimensionale di una font. I partecipanti potranno partecipare prima in una caccia a tesoro creata dalla guida Molly McIlwrath per conoscere la collezione del museo.

Costo: 30 euro a persona (dai 6 anni in su)
15 euro a bambino di 3-6 anni per altre attività artistiche.

Informazioni:
Tel. +39 388 755 7093
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S. Messa festiva in onore di S. Antonio Abate Sabato 14 gennaio 2017 (ore 15)| Oratorio di S. Antonio Abate alla Villa del Mulinaccio, via della Fattoria 4, Vaiano (Po)

S. Messa festiva in onore di S. Antonio Abate
Sabato 14 gennaio 2017 (ore 15)| Oratorio di S. Antonio Abate alla Villa del Mulinaccio, via della Fattoria 4, Vaiano (Po)

La celebrazione per la festa di Sant’Antonio abate al Mulinaccio è una tradizione che ricorre da secoli. Diventa anche l'occasione per visitare l’oratorio della Villa, capolavoro del barocchetto pratese. Ancora oggi nella memoria popolare si ricorda che, quando era ancora attiva la Fattoria del Mulinaccio, il 17 gennaio in occasione della festa di Sant’Antonio abate, dopo la Messa solenne in cappella, il sacerdote usciva a benedire cavalli, mucche ed altri animali, tutti agghindati, disposti in buon ordine lungo la strada, davanti alla facciata dell’oratorio su cui campeggia la statua del patrono degli animali. Nell’oratorio si conservano interessanti opere d’arte: all’altar maggiore è una bella tela del 1845 del pittore pratese Antonio Marini, raffigurante La Madonna col Bambino in trono tra San Giovanni Evangelista e Sant’Antonio Abate; ad esso fanno da pendant due statue barocche raffiguranti la Madonna Immacolata e S. Antonio da Padova.


Per informazioni: Coordinatore del Museo della Badia di Vaiano tel. 328/6938733 (e-mail: This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.). 

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