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Nel Cimitero detto degli Inglesi di Porta à Pinti, in piazza Donatello a Firenze, riposano le piu varie personalità straniere che, nell’800, avevano scelto Firenze come sede della loro vita culturale ed economica. Il Cimitero fa parte del patrimonio UNESCO, dell’ASCE, del Percorso Culturale dell'European Council ed è un bene tutelato dal Ministero dei Beni Culturali.
Il Cimitero degli Inglesi, di proprietà della Chiesa Evangelica Riformata Svizzera di Firenze, è un luogo di testimonianza storica, religiosa e culturale, che deve la sua nascita ad una discriminazione: all’inizio dell’800 i non cattolici non venivano accettati nei cimiteri della città e il luogo più vicino per dare sepoltura ai protestanti presenti a Firenze era Livorno. C’era quindi bisogno di un Cimitero a Firenze che avesse come sua intrinseca vocazione l’essere multiculturale, multinazionale e multireligioso.
Il Cimitero venne aperto dalla Chiesa Riformata Svizzera di Firenze nel 1827 grazie alla concessione del granduca Leopoldo II di Lorena. E da qualche anno, dopo essere stato chiuso per circa un secolo, ha riaperto, ospitando soltanto urne ceneri e mantenendo la sua vocazione originaria, quella di accogliere tutti.
Il cimitero al suo interno ha una biblioteca, la mediateca Fioretta Mazzei.
Le circa 1400 tombe presenti ricordano ben 16 nazioni, tra cui l’Inghilterra - motivo per cui viene chiamato degli inglesi- , la Svizzera, gli Stati Uniti, e tante altre nazioni. Tra i personaggi di spicco qui sepolti troviamo: Elizabeth Barrett Browning, poetessa inglese e Giovan Pietro Vieusseux, scrittore ed editore svizzero.
Nato fuori le mura della porta chiamata Porta à Pinti si è poi ritrovato all’interno della città in seguito ai lavori dell’arch. Poggi per lo spostamento della capitale del Regno d’Italia a Firenze nel 1861. Tutto questo ha reso particolare la sua posizione di “isola” all’interno dei nuovi viali di circonvallazione di Firenze.
Negli ultimi anni si sono tenute varie manifestazioni culturali al fine di valorizzare e far vivere il Cimitero come vivo luogo di cultura.
Questa casa fa parte del Sistema Museale Case della Memoria in Toscana. Visita la pagina con le informazioni ed i video.