Palazzo Antonelli Castracane Augusti Martines dalle 100 finestre
Brugnetto di Trecastelli (AN)
A 7 km da Senigallia, prima colonia imperiale romana sull’Adriatico, su una millenaria collina nella località di Brugnetto di Trecastelli (AN), sorge il maestoso Palazzo Antonelli Castracane Augusti Martines dalle 100 finestre, splendida residenza principesca cardinalizia, edificata su un Castrum romano del 150 a.C. Divenuta monastero nel secolo XIII, nel secolo XVI fu trasformata in castello per volere dell’antica famiglia dei Conti Antonelli di Gubbio e Pergola.
Nel 1759, il conte Nicola Antonelli, divenuto cardinale sotto Clemente XIII, raddoppia il castello chiamando da Roma un drappello di famose maestranze artistiche: il Vanvitelli ed il suo allievo Andrea Vici per il progetto architettonico, Felice Giani e Francesco Smuglewicz per le decorazioni dei soffitti e parietali, Francesco Mancini, Domenico Corvi, Pompeo Batoni, Carlo Maratta per gli abbellimenti pittorici.
La contessa Laurentina Castracane degli Antelminelli, una delle discendenti del grande condottiero Castruccio Castracane, riceve il palazzo in dote dallo zio, il Cardinale Giacomo Antonelli segretario di Stato di Pio IX, per il matrimonio con il Conte Augusto Augusti appartenente a una delle più una delle casate più antiche d’Italia.
Nel ‘900 il palazzo è stato la residenza estiva dei conti Augusti tra cui spiccano tre personalità. Il Conte Umberto, Grand’Ufficiale di Cavalleria e pluridecorato Generale di Divisione, la pittrice Nori de Nobili oggi riconosciuta tra le più importanti artiste italiane del XX secolo ed infine il conte Gino, nonno degli attuali proprietari, personalità poliedrica del Novecento italiano, grande stratega militare e politico, pluridecorato sul campo con medaglie d’oro, d’argento e di bronzo al Valor Militare nella campagna di Libia, nelle due Guerre Mondiali, Podestà di Corinaldo e primo Sindaco della liberazione di Trecastelli. Il conte Gino ha ospitato nella sua dimora personalità e amici come Winston Churchill, Gabriele D’Annunzio, Francesco Baracca e Ernest Hemingway.
Il complesso monumentale, circondato da un parco e un bosco secolare di due ettari, comprende la Chiesa Gentilizia, dedicata a San Francesco d’Assisi e Santa Timotea tutt’ora consacrata con indulgenza plenaria e cripta familiare. La particolarità del maniero, che nei secoli ha ospitato papi, filosofi e regnanti, sta nella sua forma esteriore solenne e austera in mattoni e pietra d’Istria e nelle straordinarie decorazioni a tempera dei soffitti che gli hanno valso l’appellativo di “Domus Aurea” delle Marche.
Nel palazzo hanno sede due importanti Associazioni Nazionali. L’Arma di Cavalleria 7 Lancieri di Milano, presieduta dal Conte Giovanni Martines Augusti, e la Casa Museo “Gino Augusti 900” che raccoglie memorabilia di grandi personalità nazionali ed internazionali. Visibili anche le cantine e le grotte di epoca romana. Il palazzo è visitabile tutti i weekend dell’anno per gruppi di almeno 15 persone, su prenotazione.
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