Casa Museo Leo Amici
Leo Amici nasce ad Allumiere (RM) il 7 ottobre 1923. Frequenta fino alla terza elementare e sin da piccolo si distingue per la sua bontà. Partecipa alla seconda guerra mondiale arruolato in marina. È minatore in Francia, operaio nelle ferrovie e commerciante. Compie lunghi viaggi continuando ovunque a fare del bene.
Negli anni ‘60 e ‘70 è a Civitavecchia. Nella sua casa confluiscono centinaia di persone da ogni parte per chiedergli aiuto. Egli trasmette pace, serenità, voglia di vivere e riunisce famiglie in difficoltà. Rafforzandone lo spirito guarisce inoltre numerosi malati e recupera centinaia di ragazzi tossicodipendenti. A chi vuole ripagare in denaro, risponde: «Tu sai a chi darlo. Quando sei guarito, sei felice e ami il tuo prossimo, tu mi hai ripagato».
Tiene riunioni a porte aperte in Italia, ma anche in Europa, Africa, Australia e America corrispondendo ai grandi interrogativi dell’uomo.
Nel 1982 progetta il Lago di Monte Colombo, un piccolo paese che comprende una clinica, una casa per bambini abbandonati, una per anziani e strutture per la socializzazione dei giovani nonché ricettive aperte al pubblico.
Nel 1983 per tale progetto promuove la costituzione dell’Associazione Umanitaria Dare.
Nello stesso anno dà vita alla prima compagnia teatrale RDL Ragazzi del Lago ancora oggi sulle scene dei teatri italiani con nuove generazioni di artisti.
Nel 1985 fonda la casa di produzione televisiva Ralac, gira il film La verità di un ragazzo, è fautore del record mondiale di immersione in apnea di Angela Bandini e nello stesso anno dà vita al musical di Carlo Tedeschi Sicuramente Amici.
Per tutto ciò riceve il Premio America Cristoforo Colombo.
Scompare il 16 aprile 1986 nel Piccolo paese fuori dal mondo per come poeticamente lo aveva definito. Poeta, filosofo, maestro o uomo comune, nobile o santo, è stato comunque un personaggio all’avanguardia.
Una vita accelerata, la sua: all’insegna della generosità, della dolcezza, dell’amore, della forza.
Ha lasciato scritti, poesie e testimonianze di fede e amicizia, inseriti nella collana editoriale di 10 volumi “LEO” curata da Carlo Tedeschi, e la sua traccia di pace ,amore e fratellanza.
Già nel 1982 aveva espresso la volontà di dare vita a una Fondazione alla quale devolvere la proprietà delle strutture che sarebbero sorte affinché nel tempo permanessero rivolte unicamente a scopi umanitari.
La Fondazione Leo Amici è stata riconosciuta dallo Stato Italiano nel 2002 ed è il risultato giuridico finale dell’opera sociale e umanitaria intrapresa da lui.