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Perugia | Rimandato l'incontro alla Fondazione Marini Clarelli Santi "Luisa Spagnoli racconta Luisa Spagnoli e la vera storia del bacio" Marini Clarelli Santi

Perugia | Rimandato l'incontro alla Fondazione Marini Clarelli Santi
"Luisa Spagnoli racconta Luisa Spagnoli e la vera storia del bacio"
Si comunica che l’appuntamento è rinviato a data da destinarsi per motivi di salute della signora Luisa Spagnoli. Ci scusiamo per il disagio arrecato. Saranno accettate le prenotazioni fino al raggiungimento della capienza massima del salone

16.02.14 FOndazione Clarelli San VAlentino

La sinfonica di Sanremo per un viaggio fra Bach e Busoni

La sinfonica di Sanremo per un viaggio fra Bach e Busoni
Venerdì 19 febbraio ‘Busoni 2016’ torna al Teatro Shalom di Empoli alle 21 

Empoli - Prosegue il programma che celebra il 150° anniversario dalla nascita di Ferruccio Busoni a Empoli, nel 1866. Dopo l’ORT, un’altra prestigiosa orchestra arriva in città e lo fa insieme a una giovane artista che grazie al suo talento sta incantando. Venerdì 19 febbraio ‘Busoni 2016’ tornerà al Teatro Shalom dove, alle 21, si esibirà l’Orchestra Sinfonica di Sanremo, diretta da Giancarlo De Lorenzo, al pianoforte Maddalena Giacopuzzi, vincitrice del premio ‘A. Speranza’ 2015 di Taranto. Il concerto si intitola ‘La polifonia in Bach e in Busoni’ e testimonia la forte vicinanza fra il pianista empolese e il grande musicista tedesco del periodo barocco. Difficile immaginare un programma più busoniano di quello proposto dall’Orchestra Sinfonica di Sanremo, dove a una Suite e a un Concerto di Bach segue un Quartetto di Busoni nella versione per orchestra d’archi. Quando Busoni era in piena attività di pianista, compositore e trascrittore, il binomio Bach-Busoni era così popolare che alcuni pensavano si trattasse del suo doppio cognome. Si racconta perfino che la moglie di Busoni sia stata presentata come “la Signora Bach-Busoni” a un ricevimento ufficiale. Busoni 2016, organizzato dal Comune di Empoli e dal Centro Studi Musicali Ferruccio Busoni, copre, con eventi e momenti di approfondimento, tutto il 2016 e vanta il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e della Regione Toscana.

CENTRO STUDI MUSICALI FERRUCCIO BUSONI
Piazza della Vittoria, 16 50053 Empoli (FI)
Tel. 0571/711122 - cell. 3737899915
www.centrobusoni.org
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Presentazione Libro-L' Epica della Grande Guerra a Radio Radicale

Radio Radicale - Presentazione del Libro di  Simonetta Bartolini "L'Epica della Grande Guerra" (Luni Editore,Milano)

http://www.radioradicale.it/scheda/466290/presentazione-del-libro-di-simonetta-bartolini-lepica-della-grande-guerra-il

Pistoia | Simonetta Bartolini presenta il suo libro: 'L'epica della Grande Guerra'

Pistoia | Simonetta Bartolini presenta il suo libro: 'L'epica della Grande Guerra'
L'incontro è in programma sabato 13 Febbraio alle 1
7  a Palazzo dei Vescovi

Un’inutile strage, come disse Benedetto XV, o il grande lavacro della modernità? La Grande Guerra a cento anni di distanza continua a dividere gli studiosi. Sabato 13 Febbraio alle 17, a Palazzo dei Vescovi, in piazza Duomo a Pistoia,  Simonetta Bartolini, con Simona Costa (Università degli studi Roma Tre), presenta il suo libro 'L'epica della Grande Guerra. Il fallimento degli intellettuali' (Luni Editrice- Milano).
Questo libro tenta una risposta attraversando i memoriali, diari e romanzi di letterati, intellettuali e artisti europei che parteciparono in massa al primo conflitto mondiale su ogni fronte.
La diabolica alchimia di guerra di posizione e di macchine provoca negli scrittori (qui assunti come testimoni della storia nel suo farsi) la drammatica percezione della vera cifra della modernità e la sua imprevista contraddizione, nel momento in cui essa passa dal piano estetico-teorico a quello della pratica bellica.
È sostanzialmente il fallimento degli intellettuali che non hanno previsto quale sarebbe stato il risultato della combinazione fra i mezzi offerti dalla modernità e l’uso che l’uomo ne avrebbe potuto fare (e in effetti ne ha fatto) e hanno scoperchiato un novello vaso di Pandora.
La dolente coscienza di questo fallimento provoca la necessità di trasformare una sconfitta “culturale”, intellettuale, in una esperienza da epicizzare per ribaltare il senso della catastrofe, per operare un capovolgimento positivo che raccontando la guerra recuperi l’antico canto omerico degli eroi e delle battaglie.
Simonetta Bartolini, insegna Letteratura italiana contemporanea e Letterature comparate alla Unint (Università di Studi internazionali) di Roma. Studiosa di storia della cultura del ’900 si è occupata fra gli altri di d’Annunzio, Soffici, Papini, Giuliotti, Occhini, Manzini, Pasolini, Comisso, Magris, Cristina Campo, Tolkien e Pascoli, della storia delle riviste storiche dei primi anni del XX secolo, di letteratura femminile, e di romanzo storico contemporaneo. Sta curando la pubblicazione dei testi inediti del padre, Sigfrido Bartolini. Per lungo tempo si è dedicata alla critica militante su vari quotidiani italiani, e in programmi televisivi e radiofonici.
Fra i suoi ultimi libri Il romanzo della vita. Biografia e autobiografia in Ardengo Soffici (Le Lettere 2009), e Il “fanciullino” nel bosco di Tolkien. Pascoli: la fiaba, l’epica e la lingua (Firenze Polistampa 2013).

FUCECCHIO | IL PROFESSOR CIPRIANI RACCONTA COME CI SI CURAVA IN TOSCANA TRA CINQUECENTO E SETTECENTO

Fucecchio | Il professor Cipriani racconta come ci si curava in Toscana tra Cinquecento e Settecento
Alla Fondazione Montanelli Bassi è in programma il secondo incontro di 'Storia Toscana'

“Medicina e cura del corpo nella cultura toscana fra Cinquecento e Settecento” è il titolo del secondo incontro che si terrà sabato 13 febbraio alle ore 17,00 all'auditorium della Fondazione Montanelli Bassi, in Costa San Giorgio 2 a Fucecchio. L’appuntamento rientra nel ciclo di incontri di ‘Storia Toscana’, organizzati in collaborazione con il Comune di Fucecchio. Il relatore di questo secondo appuntamento è il professor Giovanni Cipriani dell’Università di Firenze, che illustrerà il tema della medicina e della cura del corpo nella cultura toscana del Cinquecento e Settecento: Info: Tel e fax 0571 22627.



Toscana: alla ricerca dell’identità, attraverso grandi personaggi

Toscana: alla ricerca dell’identità, attraverso grandi personaggi
Conferenza stampa a palazzo Panciatichi, con il presidente dell’Assemblea Eugenio Giani: “è importante trovare riferimenti per tenere alta la toscanità e poter affermare con orgoglio di appartenere ad una regione che ha fatto storia da sempre, grazie all’identità segnata fin dai tempi del Granducato” 

16.02.09 Conf PanciatichiFirenze – Una sinergia vincente nel segno della memoria viva, grazie alla collaborazione tra la rivista “Storia e storie di Toscana”, l’associazione Nazionale Case della Memoria e Touring Club Italiano (sezione Toscana), per raccontare le storie di sei grandi toscani, organizzando anche sei visite guidate, gratuite, alle relative Case: Venturino Venturi, Sigfrido Bartolini, Indro Montanelli, Domenico Guerrazzi, Leonetto Tintori e Enrico Caruso; più due uscite speciali: Ferruccio Busoni e Piero Bargellini.

L’iniziativa è stata presentata oggi, lunedì 8 febbraio, in conferenza stampa a Palazzo Panciatichi, dove il presidente del Consiglio Eugenio Giani si è soffermato sull’importanza di “trovare riferimenti per tenere alta la toscanità e poter affermare con orgoglio di appartenere ad una regione che ha fatto storia da sempre, grazie all’identità segnata fin dai tempi del  Granducato”. “Sposo con favore questa bella iniziativa – ha affermato – e ringrazio di cuore il direttore Pierandrea Vanni che, con la sua rivista ‘Storia e storie di Toscana’ continua a regalarci pillole di identità toscana; insieme a lui anche Gianluca Chelucci, console regionale del Touring Club Italiano per la Toscana; Adriano Rigoli, presidente dell’Associazione nazionale Case della Memoria; Marco Capaccioli, vicepresidente della medesima Associazione e resposabile per la comunicazione”. Un team di professionalità e sensibilità che la dice davvero lunga sulla capacità di far conoscere i tesori che la nostra regione offre, visitando luoghi particolari o conoscendo grandi personaggi, “per non cancellare la memoria e al tempo stesso riproporla anche in maniera nuova e diversa”, ha sottolineato Vanni, magari guardando ai musei come a “musei viventi”, capaci di far crescere attenzione, interesse e cultura.

Per dirlo con il presidente Giani: “il filo conduttore è la conoscibilità e rappresentatività della Toscana in tutto il mondo, è il riferimento ai personaggi che hanno fatto grande la nostra regione, è la forza dell’identità toscana”. E, sempre e rigorosamente in tema di identità, il palazzo del Consiglio regionale, che si chiamerà palazzo del Pegaso,  ospiterà venti busti – da Porsenna a Luzi – pronti a dare il benvenuto ai toscani di oggi. “Come Ufficio di Presidenza sceglieremo cento figure significative, tra politici, artisti, poeti, personalità rappresentative di ogni scibile – ha annunciato Giani – poi la parola, attraverso il sito del Consiglio, passerà ai cittadini, chiamati a essere diretti protagonisti dell’identità toscana”.

Fiesole | Inizia il CORSO di storia dell'arte alla Fondazione Primo Conti

Fiesole | Inizia il CORSO di storia dell'arte alla Fondazione Primo Conti
Artisti e Committenti: una relazione fatta di simboli, denaro e bellezza

Il corso sarà articolato in 4 lezioni che si svolgeranno nella sede della Fondazione Primo Conti. Iscrizione entro il 10 marzo 2016. Il corso, a cura di Rita Tambone, sarà articolato in quattro lezioni: 1)Giotto e la Cappella degli Scrovegni a Padova; 2)Piero di Cosimo: arredi borghesi e il mistero delle ninfe; 3)Isabella d’Este: arte e letteratura a corte; 4)Michelangelo e i papi: la Cappella Sistina e la Cappella Paolina.
Le lezioni si terranno nei seguenti giorni: la mattina, dalle ore 10.00, alle ore 11.30, sabato 19 marzo, 2 aprile, 16 aprile, 30 aprile. Il costo del corso: una lezione euro 15,00, due lezioni euro 30,00, tre lezioni euro 40,00, corso completo euro 50,00. Chi è interessato dovrà inviare l’iscrizione entro il 10 marzo a This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it. - Tel. 055.597095.
Sarà possibile al termine del corso visitare la Cappella Brancacci e la Cappella Corsini in santa Maria del Carmine (Costo per la guida euro 6,00 a persona oltre al biglietto di ingresso al Museo che acquisterete direttamente alla biglietteria. La data della visita verrà concordata durante il corso direttamente con Rita Tambone). Non potranno essere rimborsate le quote versate in caso di mancata partecipazione

Fondazione Primo Conti Onlus
Villa le Coste, via G. Dupré 18, 50014 Fiesole, Firenze
Tel. +39 055 597095 - Fax +39 055 5978145

Le meraviglie di Casa Cuseni a Taormina

Le meraviglie di Casa Cuseni a Taormina
La dimora siciliana è entrata a far parte dell’Associazione Nazionale Case della Memoria

Casa CuseniMessina, 6 febbraio 2016 – Monumento Nazionale italiano e testimonianza intatta del Grand Tour inglese in Sicilia. È la Casa Cuseni di Taormina (Me), il Museo d'arte che custodisce le collezioni private di Robert Hawthorn Kitsonn, la seconda dimora siciliana a entrare nell’Associazione Nazionale Case della Memoria. Con Casa Cuseni sale inoltre a tre il numero delle case “inglesi" che fanno parte della rete dopo la Casa dei poeti Elizabeth Barrett e Robert Browning (Casa Guidi) a Firenze e Keats-Shelley House in piazza di Spagna a Roma. Proprio Casa Cuseni, a gennaio, ha fatto da cornice alla conferenza di presentazione della rete museale nazionale in Sicilia: a rappresentare l’Associazione Nazionale Case della Memoria Giuseppe Nuccio Iacono, coordinatore dell’associazione in Sicilia e curatore della sezione Galleria del Costume del Castello di Donnafugata a Ragusa, anch’esso inserito nella rete museale.

“In questa cornice di eccellenza – afferma Giuseppe Nuccio Iacono - abbiamo discusso di progetti futuri che avranno un notevole impatto culturale e della istituzione di un Premio alla memoria di Khaled Asaad, l’archeologo decapitato dall’Isis per aver difeso Palmira che sarà assegnato annualmente ad una figura che si sarà distinte per salvare le Bellezza culturale”.

Circondata da un immenso giardino, il più antico e meglio conservato giardino della città Taormina, Casa Cuseni è stata edificata nei primi anni del novecento dal pittore inglese Robert Hawthorn Kitson. La dimora è stata un importante centro artistico, prima con Kitson e successivamente con sua nipote, la scrittrice inglese Daphne Phelps che crearono a Casa Cuseni un cenacolo internazionale di artisti, come testimoniato ancora oggi dagli oggetti conservati nelle stanze, legati alle tante personalità che qui vennero ospitate. Casa Cuseni custodisce oggi, in mostra permanente, lavori di Sir Frank Brangwyn, Sir Alfred East, Sir Cecil Hunt, Henry Faulkner, Pablo Picasso, Henry Moore, Robert Kitson e di molti altri artisti del novecento, mentre nella sua biblioteca sono raccolte le opere di Lord Bentrand Russell, Tennessee Williams e David Herbert Lawrence, ripetutamente ospiti della Casa e numerosi altri importanti scrittori, filosofi, storici e matematici.

“Come ho scritto al suo proprietario, il dott. Francesco Spadaro – afferma il presidente dell’Associazione Nazionale della Memoria, Adriano Rigoli - sono molto lieto dell'ingresso di Casa Cuseni, che ci ricorda la straordinaria ricchezza del nostro Paese: nella nostra rete non abbiamo solo le case in cui vissero importanti personaggi italiani, ma anche le case di personaggi giunti in Italia da paesi stranieri. A maggio abbiamo firmato un protocollo di collaborazione per la creazione del Coordinamento Europeo delle Case della Memoria: sono sicuro che con l'apporto del Castello di Donnafugata a Ragusa e di Casa Cuseni a Taormina, così come delle altre prestigiose case museo siciliane che nel prossimo futuro vorranno aggiungersi alla rete, la nostra Associazione potrà operare sempre meglio per far conoscere e promuovere a livello internazionale le case museo dei personaggi illustri che rappresentano il meglio della nostra identità culturale”.

Leonardo Sciascia e Sigfrido Bartolini, un incontro nel segno dell’arte

Leonardo Sciascia e Sigfrido Bartolini, un incontro nel segno dell’arte
L’iniziativa nell’ambito della presentazione di Todomodo V, rivista internazionale di “studi sciasciani”

Pistoia, 2 febbraio 2016 - La Casa Museo Sigfrido Bartolini di Pistoia, socia dell’Associazione Nazionale Case della Memoria, protagonista di un’iniziativa dedicata al legame fra Leonardo Sciascia e l’artista pistoiese. Giovedì 4 febbraio (ore 17) alla Biblioteca Comunale Forteguerriana di Pistoia (piazza della Sapienza 5), si terrà la presentazione di «Luna d'inverno – Acquaforte e memorie» di Sigfrido Bartolini, incisione che testimonia l'incontro fra l'artista e Leonardo Sciascia, avvenuto alla fine degli anni '80. L’iniziativa, in collaborazione con l’Associazione Amici di Leonardo Sciascia, si tiene nell’ambito della presentazione del nuovo fascicolo della rivista internazionale di studi sciasciani «Todomodo», edita da Olschki, che taglia l'importante traguardo dei cinque anni.
L’incontro si aprirà con i saluti della vicepresidente dell'Associazione Centro studi Sigfrido Bartolini, Simonetta Bartolini, e del coordinatore dell'Area centro dell'Associazione Amici di Leonardo Sciascia, Niccolò De Laurentiis. A seguire, interverranno Giovanni Capecchi, dell'Università degli Stranieri di Perugia e membro del comitato scientifico dell'Associazione Centro studi Sigfrido Bartolini, Claudio Rosati, membro del comitato scientifico dell'Associazione Nazionale Case della Memoria, e Franco Corleone, attualmente Garante dei diritti dei detenuti della Regione Toscana, oltre che appassionato e collezionista di grafica d'arte.
Il sodalizio tra Sciascia e Bartolini verrà ricordato con una cartella contenente l'ultima acquaforte, inedita e mai tirata, di Sigfrido Bartolini «Luna d'inverno – Omaggio a Sciascia», corredata dalla testimonianza dell'incontro fra i due intellettuali del '900, riprodotta in facsimile dal diario inedito dell'artista pistoiese (“Disperata felicità”) che Sciascia conobbe nella seconda metà degli anni '80, e che apprezzò particolarmente. La rivista «Todomodo» raccoglie, fra gli altri contributi dedicati allo scrittore siciliano, nella sezione "Persi e ritrovati", uno scritto di Franco Cardini “Leonardo Sciascia, Sigfrido Bartolini e la libertà”, e l'integrale pubblicazione delle pagine di Bartolini “Ci eravamo riconosciuti nel segno della sincerità e dell'onestà artistica e intellettuale”, che rievocano la fortuita conoscenza di Sciascia e la nascita di una, se pur breve, intensa amicizia.
L’opera
L’opera, fuori commercio, ventunesima della serie “Omaggio a Leonardo Sciascia”, pubblicata a cura di Francesco Izzo per l’Associazione degli Amici di Leonardo Sciascia, in collaborazione con il Centro Studi Sigfrido Bartolini di Pistoia, è l’ultima incisione, inedita, realizzata nel 2007 da Sigfrido Bartolini su lastra di zinco. L’acquaforte-acquatinta, di formato 134 x 218 mm, è stata tirata nel maggio 2015 da Vincenzo Burlizzi alla stamperia della Fondazione Il Bisonte per lo studio delle arti grafiche di Firenze, su carta olandese Laurier della cartiera Schutpapieri di Heelsum, Paesi Bassi. Ogni incisione è stata impressa su foglio di carta, 100% cotone di colore bianco, da 250 grammi, di formato 35 x 50 cm. Sono stati complessivamente tirati 126 esemplari numerati, ciascuno autenticato dal timbro a secco dell’artista e, al verso, dalla firma apposta dalla figlia, Simonetta Bartolini. A tiratura ultimata, la lastra è stata biffata per mai più ristamparla. Degli 80 esemplari in numeri arabi, i primi settanta sono riservati agli Amici di Sciascia, così come i 10 in numeri romani. I restanti 10 esemplari in numeri arabi, le 10 prove d’artista e i 26 esemplari contrassegnati dalle lettere dell’alfabeto sono invece riservati al Centro Studi Sigfrido Bartolini di Pistoia. I testi che si pubblicano per questo “Omaggio”, entrambi inediti, sono stati stampati da da Bandecchi & Vivaldi.
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