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Lucca | "Jonas Kaufmann. An evening with Puccini"

Lucca | "Jonas Kaufmann. An evening with Puccini" 
Venerdì 27 novembre (21.15) - Cinema Centrale, piazza Cittadella

La Fondazione Giacomo Puccini e il Puccini Museum - Casa natale presentano:

15.11.27 Puccini
Fondazione Giacomo Puccini Casermetta San Colombano, Mura Urbane 55100
LUCCA tel. 0583 469225 fax 0583 471105 www.fondazionegiacomopuccini.it
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Incontro con Paola Picchioni

miraggio Picchioni
Per la serie “Un libro, un autore”, Incontro con Paola Picchioni e il suo libro “Miraggio.it” (Carmignani Editore). Presenterà Ettore Fabbris . L’incontro avrà luogo venerdì 27 Novembre 2015 alle ore17,45 presso l’auditorium della Fondazione Montanelli Bassi, Palazzo della Volta, Via G. di S.Giorgio 2 Fucecchio.

Arezzo | Fondazione Ivan Bruschi "Il cinema dipinto", opere di Carlantonio Longi

Arezzo | Fondazione Ivan Bruschi
"Il cinema dipinto", opere di Carlantonio Longi

Casa Museo Invito cinemaDipinto 11 2015“Il cinema dipinto”, questo il titolo della nuova mostra curata dalla Fondazione Ivan Bruschi, amministrata d
a Banca Etruria, che vede protagoniste le opere originali di Carlantonio Longi, (Livorno 1921- Sinalunga (Si) 1980), noto pittore, illustratore e cartellonista, che ha legato il suo nome all’immagine disegnata e pubblicitaria di alcuni dei più famosi film del cinema italiano e internazionale come “Senso” di Luchino Visconti, “Uccellacci e uccellini” di Pier Paolo Pasolini, “Lo sceicco bianco” di Federico Fellini e “il mago di Oz” di Victor Fleming.

La mostra sarà presentata venerdì 20 novembre alle ore 17,30 presso la Casa Museo Ivan Bruschi nei locali delle Sale Rosse, spazi che la Fondazione dedica alle mostre temporanee. Per l’occasione interverranno Lucio Misuri Direttore Fondazione Ivan Bruschi, Elisabetta Bidini, curatrice della mostra, Roberto Longi, storico dell’arte e direttore del Museo Civico Pinacoteca Crociani di Montepulciano, figlio di Carlantonio, Bruno Santi, noto storico dell’arte e autore di alcuni dei saggi presenti all’interno del catalogo dedicato alla mostra, Maurizio Baroni, esperto cinefilo la cui collezione di affiches cinematografiche, una delle maggiori presenti in Italia, è stata recentemente acquisita dalla Cineteca di Bologna.

L’esposizione permette al visitatore di fare un salto indietro nel tempo nel rutilante mondo della celluloide: la popolare “settima arte”.

Info: www.fondazionebruschi.it

Lettera dal Presidente Adriano Rigoli: Missione in Spagna e programmi per il 2016

Lettera dal Presidente Adriano Rigoli:
Missione in Spagna e programmi per il 2016


Cari Amici,
nei giorni scorsi il Vicepresidente Marco Capaccioli ed io ci siamo recati in Spagna, ospiti dell'Associazione ACAMFE (Asociación de Casas-Museo y Fundaciones de Escritores) che comprende 50 case museo e fondazioni di scrittori di Spagna e Portogallo. L'invito a partecipare al IV Congreso Ibérico de Casas-Museo y Fondaciones, XXII Encuentro de ACAMFE, che si è svolto presso il Museo Casa Natal Miguel de Cervantes dal 28 al 30 ottobre 2015, ci è giunto dal Presidente Ibon Arbaiza che ha firmato il Protocollo di Firenze di collaborazione delle case museo in Europa, promosso dalla nostra Associazione il 16 maggio 2015.

Molto forte è emersa la volontà di tutti i partecipanti di lavorare insieme per il futuro, di collaborare per promuovere insieme nei nostri rispettivi paesi, in Europa e nel mondo intero, le nostre straordinarie case museo di scrittori, artisti, musicisti, scienziati. Per questo vogliamo prendere ispirazione dalla positiva esperienza della mostra Italia-Ungheria che ci ha impegnato negli anni 2013-2014, ampliando il progetto e adattandolo alle nuove condizioni.

L'occasione ci sarà data dal IV centenario della morte di Miguel de Cervantes (1547-1616) che ricorrerà nel 2016. L'idea è quella di valorizzare le connessioni letterarie tra Miguel de Cervantes, le nostre tre grandi Corone della Letteratura Italiana, Dante, Petrarca e Boccaccio, il portoghese Luis Vaz de Camões (1524-1580) per creare un evento complessivo che coinvolga i nostri tre Paesi, Spagna, Portogallo e Italia con un programma di manifestazioni che comprenderà sicuramente una esposizione itinerante dedicata alla case museo delle nostre due reti museali, un catalogo in 4 lingue (Italiano, Spagnolo, Portoghese, Inglese),  e almeno due convegni internazionali. I collegamenti sono reali e importanti: Miguel de Cervantes infatti fu ispirato dall'opera letteraria di Dante Alighieri, mentre Luis de Camões, che visse a lungo a Goa in India, fu ispirato dalla poesia di Petrarca che nel Cinquecento anche in Italia godette di grande fama e fu motivo di ispirazione per molti poeti. Questo progetto, però, non coinvolgerà solo le case degli scrittori ricordati, ma TUTTA la rete delle nostre case museo: infatti sia la mostra, sia il catalogo comprenderanno tutte le case museo associate.

Oltre a questo progetto, che dovrà essere varato dal Consiglio Direttivo, proseguono i programmi già in corso A tavola con i Grandi, grandi personaggi, grandi idee, grande cucina, inaugurato in occasione di EXPO 2015 e dedicato al rapporto cultura gastronomica e personaggi e Memoria d'Autore. Case della Memoria per il centenario delle Grande Guerra, valido per gli anni 2015-2018.
In occasione della festa del decennale a Palazzo Datini il 24 ottobre scorso, sono stati inoltre presentati altri quattro programmi. Di carattere turistico culturale sono D'Acqua e di Fango, 1966-2016. Le Case della Memoria per il cinquantesimo anniversario dell'alluvione e Appunti di Viaggio, i grandi personaggi e il mondo, dedicato al tema del viaggio dei grandi personaggi, ma anche all'evoluzione dei mezzi di locomozione (dalle bellissime carrozze di Giuseppe Verdi nella Villa Verdi a Sant'Agata ai bolidi di Enzo Ferrari). A questi se ne aggiungono altri due di carattere didattico: Anche i Grandi sono stati piccoli. Case della Memoria, Laboratori per le scuole primarie, sperimentato con successo in occasione della Settimana delle Case della Memoria a EXPO 2015 e Memorie Animate. Case della Memoria, Laboratori per le scuole secondarie.
 
Nei convegni internazionali a cui ho partecipato in rappresentanza della nostra Associazione, il Convegno ICLM a Tbilisi in Georgia (25-29 settembre 2015) e il Convegno DEMHIST a Città del Messico (19-21 ottobre 2015), ho presentato il Protocollo di Firenze di collaborazione internazionale fra le Case della Memoria, ricevendo grande interesse a livello internazionale. Sono in corso le procedure per l'adesione delle case museo di nuovi paesi che si aggiungono agli 8 che lo hanno sottoscritto nel maggio scorso. La nostra rete museale è stata presentata inoltre nel Convegno delle Associazioni Museali Italiane (Torino, 10 novembre) a cui ha partecipato il Coordinatore Regionale del Piemonte dott. Marco Delleani del Comune di Saluzzo, socio per il Museo di Casa Cavassa e la Casa Natale di Silvio Pellico. Il protocollo sarà presentato anche al Convegno Musei e Paesaggi Culturali a Matera (che sarà capitale europea della Cultura nel 2019) dal 2 al 5 dicembre.

Questi, cari amici, sono i programmi che stiamo ideando per il prossimo anno, ma senza di voi non possiamo fare niente, se voi non riempite di contenuti questi progetti, si vanifica il nostro sforzo di promozione di tutte le case museo che fanno parte della rete. Per questo vi invito ad aderire ai programmi proposti con vostre iniziative.

Un cordiale saluto a tutti e buon lavoro!
Adriano Rigoli

Prato | Teatro Magnolfi, 11-29 novembre

Prato | Teatro Magnolfi, 11-29 novembre
NUOVA PRODUZIONE-PRIMA ASSOLUTA  
VIRTÙ DELL'OSCURITÀ  
drammaturgia di Paola Bigatto e Lisa Capaccioli
liberamente tratta da Le tre ghinee di Virginia Woolf        
con Elena Ghiaurov
e con Valentina Cipriani, Francesco Dendi, Antonella Miglioretto, attori diplomati presso la scuola di recitazione del Teatro Metastasio Stabile della Toscana
regia Paola Bigatto e Lisa Capaccioli
scene e costumi Giulia Breno
luci Roberto Innocenti         
nuova produzione Teatro Metastasio Stabile della Toscana

MetDue drammaturghe di generazioni diverse e con differenti esperienze teatrali si uniscono osservando con sguardo contemporaneo lo stile, la scrittura e le considerazioni appartenenti ad uno dei più grandi miti letterari del '900.        
"Cosa possiamo fare per prevenire la guerra?"
Questa la domanda da cui parte la riflessione di Virginia Woolf nel saggio teorico "Le tre ghinee", scritto tra il 1936 e il 1937, qualche anno prima del drammatico scoppio della seconda guerra mondiale. Virginia Woolf osserva impietosamente le cause eterne, sempre presenti anche in noi stessi, della violenza: la vanità, il desiderio di onori, di fama, di potere. Mettendo a confronto il punto di vista femminile e maschile sulla questione guerra, ci invita a individuare i germi delle dittature che spesso assumono le vesti smaglianti dell'autoaffermazione.        

PARCO PRATO COOP, 13 NOVEMBRE ore 16.30
via delle Pleiadi 37 (all'interno del supermercato)
INCONTRO CON LA COMPAGNIA     modera Bruno Santini            
   

VIRTÙ DELL'OSCURITÀ
Orari da mercoledì 11 a domenica 29 novembre
feriali ore 21.00, sabato e domenica ore 19.00, lunedì riposo
Durata 80 minuti senza intervallo
BIGLIETTERIA ON-LINE http://ticka.metastasio.it
BIGLIETTERIA TEATRO METASTASIO, via Cairoli 59, Prato
tel. 0574 608501 - orario dal martedì al sabato: 9.30/12.30-16.00/19.00 This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.
CIRCUITO BOX OFFICE tel. 055 210804
TABACCHERIA BIGI via Bologna 77, Prato / tel. 0574 462310
PER DIALOGARE CON IL MET>> This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.

Empoli (Fi) | Una stagione all'insegna di Busoni

Empoli (Fi) | Una stagione all'insegna di Busoni
Campagna abbonamenti 2015/2016 del centro studi musicali

Busoni20152016«Ci stiamo arrivando: il 150° anniversario della nascita di Ferruccio Busoni è alle porte. Abbiamo quindi pensato di collegare le Giornate Busoniane 2015 ai Concerti 2016, che a loro volta saranno collegati all’estate empolese e alle Giornate Busoniane 2016. Quale sarà la caratteristica comune, in questo anno così significativo? La presenza di almeno una pagina di Busoni in ogni concerto, per contrassegnare l’eccezionalità della programmazione e – allo stesso tempo – rimettere in circolazione il repertorio busoniano teatrale, sinfonico, cameristico, vocale, strumentale, sacro e profano, così trascurato dalla programmazione corrente in Italia.

Le prime due Giornate Busoniane 2015, in realtà, saranno anche un omaggio a un contemporaneo di Busoni, Alexander Scriabin, di cui ricorre il centenario della morte. Massimiliano Damerini – grande esperto del compositore russo – ne eseguirà diverse pagine, accostandole a uno dei capisaldi della produzione pianistica busoniana, la Sonatina Seconda (27 novembre). Antonio Di Cristofano, invece, partirà da Brahms e Berg per esplorare le prime Sonate di Scriabin e di Prokofiev, proponendo una stimolante chiave di lettura del passaggio fra Ottocento e Novecento inGermania e in Russia (2 dicembre). La Giornata conclusiva (11 dicembre) è invece sorta di teatro musicale “condensato” di un autore contemporaneo quale Adriano Guarnieri, introdotta da una rarefatta pagina busoniana, a sottolineare ancora una volta la modernità del compositore empolese.

Per espressa volontà dell’Amministrazione Comunale, l’inaugurazione del 2016 (così come la chiusura) sarà affidata a un gruppo di validissimi musicisti empolesi, i quali si cimenteranno con pagine di Busoni e di due autori a lui molto cari come Mozart e Liszt (8 gennaio). Poco dopo, un raffinato trio formato da flauto, viola e arpa (con un vecchio amico del Centro Busoni come Mario Ancillotti) inserirà Busoni fra Hindemith, Debussy e Ravel, ossia permetterà un confronto fra ciò che avveniva in Germania e in Francia negli primi decenni del Novecento (20 gennaio).

Seguirà il primo dei tre tradizionali appuntamenti con l’Orchestra della Toscana, la cui direzione artistica ha accettato con entusiasmo di inserire nei rispettivi programmi altrettanti brani sinfonici di Busoni: in questo caso, la Lustpiel Ouverture (1 febbraio). Un gradito ritorno è sicuramente rappresentato dall’Orchestra Sinfonica di Sanremo, sotto la bacchetta del proprio direttore artistico e stabile, Giancarlo De Lorenzo, e con la partecipazione della giovane pianista Maddalena Giacopuzzi, Primo Premio al 53° Concorso “A. Speranza” di Taranto; il programma comprenderà pagine di Bach e Busoni (19 febbraio).

In marzo, avremo l’onore di ospitare per la seconda volta Vladimir e Vovka Ashkenazy, in una panoramica di danze per due pianoforti, fra cui spicca l’inserimento – espressamente per il pubblico di Empoli – delle Danze finlandesi di Busoni (10 marzo). Nel secondo incontro con l’ORT, sarà proposto un gioiello della maturità busoniana, come il Concertino per clarinetto, forse lo strumento più caro al nostro compositore, il cui padre era un autentico virtuoso (24 marzo).
Perfino in una serata più ‘leggera’, quale quella coi fantastici ragazzi del Barbershop Squartet, sarà inserita la rivisitazione (in puro stile “barbershop”) di una lirica italiana di Busoni (7 aprile). L’ultimo omaggio a Busoni dell’ORT comprenderà invece il Divertimento per flauto, pendant al Concertino per clarinetto e tipico esempio dell’ultimo approdo stilistico busoniano, che egli definiva “Nuova classicità” (18 aprile). Ci saluteremo prima dell’estate con un altro ritorno di grandissimo richiamo: Stefano Bollani, il quale ha accettato di configurare il suo recital (fuori abbonamento) come un tributo a Busoni e alla trascrizione (11 maggio).

Tutto quanto precede riguarda i nostri abbonati. Non mancheranno però altre manifestazioni, fra cui una giornata di studi dedicata all’Arlecchino di Busoni e al futurismo, una produzione di Giallo Mare Minimal Teatro centrata sulle due Turandot di Busoni e Puccini, uno scambio fra gli studenti del Liceo “Pontormo” e quelli del Conservatorio di Dresda intorno al libretto inedito dell’Arlecchineide (seguito dell’Arlecchino) di Busoni, e altro ancora. Durante l’estate troverà spazio Happy End di Kurt Weill, il più celebre fra gli studenti di composizione di Busoni, mentre dopo l’estate tornerà la musica da camera e la collaborazione coi Concerti di S. Andrea per la musica sacra busoniana. Insomma: non perdetevi il 2016 a Empoli nel segno di Busoni!»

Marco Vincenzi

"Mario Sironi. La grandezza dell'arte, le tragedie della storia"

Pistoia | Biblioteca Forteguerriana
"Mario Sironi. La grandezza dell'arte, le tragedie della storia"
Presentazione del libro di Elena Pontiggia, 10 novembre ore 17

15.11.10 Sironi

A Massimo Fini il Premio di Scrittura Indro Montanelli 2015. Il Premio Giovani a Mirella Molinari

Fucecchio (FI)| Fondazione Montanelli Bassi
A Massimo Fini il Premio di Scrittura Indro Montanelli 2015. Il Premio Giovani a Mirella Molinari

Sabato 7 novembre alle ore 11, presso il Nuovo Teatro Pacini di Fucecchio, sarà consegnato il Premio Nazionale di Scrittura Indro Montanelli 2015, arrivato quest’anno alla settima edizione. Il Premio alla carriera va a Massimo Fini, quello per la Sezione “Giovani” andrà a Mirella Molinaro. Saranno presenti personalità di spicco come Marco Travaglio direttore de “Il Fatto Quotidiano”, Ferruccio de Bortoli presidente della Casa editrice Longanesi e fino a pochi mesi fa direttore del Corriere della Sera, Francesco Sabatini, presidente onorario dell’Accademia della Crusca, e Pierluigi Magnaschi direttore di ItaliaOggi. Marco Travaglio interverrà per presentare Massimo Fini, dialogando con il vincitore del Premio alla carriera. Di Fini saranno letti anche alcuni brani giornalistici rappresentativi del suo pensiero e della sua scrittura. De Bortoli e Sabatini interverranno in rappresentanza della giuria. Una menzione speciale andrà ad altri due giovani giornalisti: Valentina Calzavara e Daniele Bellocchio. Un riconoscimento anche agli alunni del Liceo di Fucecchio, autori di una rivista culturale on line.
Ulteriori informazioni sul sito della Fondazione Montanelli Bassi (www.fondazionemontanelli.it)
 

"Con Liszt a Firenze" Gregorio Nardi in concerto a Budapest

"Con Liszt a Firenze"
Gregorio Nardi in concerto a Budapest

Sabato 7 novembre alle ore 11.00, Gregorio Nardi terrà un concerto alla Casa-Museo di Franz Liszt a Budapest (Liszt Memorial Museum, Vörösmarty u. 35) , dove presenterà un programma di rarità e capolavori musicali, tra questi, un Fantasiestück di Schumann ancora inedito, e il primo capolavoro romantico italiano, le Romanze di Casamorata, musicista che ebbe modo di conoscere Liszt a Firenze. Un invito prestigioso nell’ambito di manifestazioni legate alla presentazione del suo volume “Con Liszt a Firenze”.
Il programma è suddiviso in tre sezioni. Dapprima si ascolteranno due Sonate in un solo movimento: due brevi composizioni, ambedue “melancoliche”, che sviluppano liberamente la classica struttura della Sonata, ambedue spegnendosi in una esangue visione crepuscolare.
La Sonate mélancolique di Ignaz Moscheles è datata tradizionalmente al 1814: sarebbe, cioè, la prima composta dal musicista appena ventenne. In verità è probabile che solo il tema venisse ideato allora, mentre si dovrebbe porre l’intero movimento di  sonata in una data assai più vicina all’anno di pubblicazione (1820/1821), alla fine del suo periodo viennese, segnato dalle prime lunghe tournées pianistiche e dall’amicizia con Beethoven. Fin dalla sua apparizione, la mélancolique fu uno dei brani preferiti dai musicisti: da Mendelssohn che, allievo e amico di Moscheles, da bambino nel 1824 stupì la famiglia del maestro eseguendo serenamente a prima vista il brano; fino a Reinecke, che ebbe il triste incarico di suonarla a un concerto commemorativo a Leipzig nel 1870, poco dopo la morte di Moscheles.
Anche la Sonata di Alban Berg è una delle sue prime composizioni, e la prima a essere pubblicata. E anch’essa reca un dubbio cronologico. La sua datazione è tradizionalmente fissata tra il 1907 e il 1908. Ma la pubblicazione, avvenuta solo nel 1911, fa pensare a un periodo di elaborazione più lungo. Forse Berg aveva dapprima seguito l’insegnamento di Schönberg, concependo un brano più scolastico, simile forse al contemporaneo Sonatensatz di Webern; e solo in seguito lo trasformò in quello struggente capolavoro che oggi possiamo ascoltare. Il fascino del brano è dato da un linguaggio eclettico che amalgama memorie wagneriane come anche brahmsiane, e profezie del Wozzek.
La seconda sezione del programma è composta da due trittici.
Il primo, che viene eseguito quest’oggi per la prima volta in Ungheria, è quello delle Tre Romanze di Luigi Ferdinando Casamorata, un musicista oggi piuttosto ricordato per la sua eccelsa attività musicologica, per aver fondato il Conservatorio di Firenze, e per essersi impegnato nella riforma della musica religiosa cattolica con risultati musicali e teorici che non mancarono di influenzare sia Liszt, sia Giuseppe Verdi. Nel 1830, questo breve ciclo fu la prima composizione pienamente romantica dedicata al pianoforte da un autore italiano. Passarono però del tutto inosservate, tant’è vero che se ne conservano solo rarissime copie (tre o quattro, in tutto); e solo nel 2007, in occasione del bicentenario della nascita di Casamorata, Gregorio Nardi le ha riproposte in pubblico.
Le tre romanze offrono altrettanti omaggi a stilemi operistici. La prima è chiaramente modellata sulla cantabilità rossiniana. Il suo pregio risiede in una profusione di ornamenti vocali riprodotti al pianoforte che fanno pensare ai primi capolavori di Chopin, e in particolare alle ornamentazioni del Notturno op. 15 n. 2, che fu però composto due anni dopo la pubblicazione di Casamorata. Modello per i due giovani compositori fu l’arte di Angelica Catalani, la più grande soprano d’inizio secolo, che proprio nella primavera del 1830 si era stabilita a Firenze, la città di Casamorata. La seconda romanza ha carattere piuttosto donizettiano – e difatti tra Casamorata e Donizetti si stabiliva in quei giorni una bella amicizia.  La terza romanza sempre invece riferirsi a modelli più complessi, probabilmente tedeschi, forse a Weber; rimandando così alla prima formazione di Casamorata, che da bambino studiò a Würzburg con uno dei massimi teorici del tempo, Franz Joseph Fröhlich.
Composti a Düsseldorf tra il 1850 e il 1851, i tre Fantasiestücke Op.111 di Robert Schumann ripercorrono per l’ultima volta il mondo romantico, appassionato, poetico tipico di quasi tutta la sua produzione matura, riproponendo modi esecutivi, cantabilità, caratteri di danza e di narrazione che il compositore aveva sviluppato più volte, e che qui si mostrano con dettagli di finezza inedita. Nello stesso periodo Schumann stava sviluppando il meraviglioso linguaggio degli ultimi capolavori, segreto, evanescente, visionario. Dopo il ciclo, Nardi eseguirà la prima versione inedita del secondo Fantasiestück, un breve brano la cui semplice cantabilità viene sviluppata in un laborioso intreccio contrappuntistico.
La terza ed ultima sezione è dedicata a tre capolavori di Franz Liszt, cari a Gregorio Nardi perché legati alla sua formazione, alla sua scuola. I suoi nonni – Rio e Gregoria Nardi, un celebre duo pianistico – erano infatti allievi di Giuseppe Buonamici, il massimo allievo italiano di Liszt e di Bülow, famoso alla fine dell’Ottocento per il suono meraviglioso: era infatti capace di una delicatezza e di una pienezza sonora che molti consideravano paragonabili a quelle di Anton Rubinstein. La Rigoletto-Paraphrase era uno dei suoi cavalli di battaglia, che non mancò di insegnare sia a Rio che a Gregoria Nardi. Il Sonetto dantesco di Bülow nacque proprio a Firenze. Lo scandalo per il divorzio da Cosima Liszt aveva reso insopportabile la vita di Bülow in Germania. Buonamici, che in quei giorni era suo allievo a München, spinse il maestro a stabilirsi a Firenze per alcuni anni. Bülow vi incontrò la giovanissima Giulia Masetti. Per qualche anno, il loro fu un grande amore; e per lei nel 1871 fu composto questo delicato Lied, che Liszt trascrisse pochi anni dopo. La trascrizione di Frühlingsnacht, da Schumann, fu l’ultimo brano che Buonamici studiò con Liszt, a Firenze nel gennaio 1886. La partitura che usarono, il pianoforte, il panchetto sono ancora conservati da Gregorio Nardi, come anche tutta la biblioteca musicale che Buonamici lasciò in eredità a Rio Nardi nel 1913.

Lettera del presidente Adriano Rigoli: Festa del decennale e call per il progetto alluvione di Firenze

Lettera del presidente Adriano Rigoli: Festa del decennale e call per il progetto alluvione di Firenze

Inaugurazione Targa 3Cari Amici Soci,

dopo il ritorno dalla Spagna dove il Vicepresidente ed io abbiamo partecipato al Convegno di ACAMFE (l'associazione delle case e fondazioni degli scrittori di Spagna e Portogallo), in cui abbiamo posto le basi per un lavoro comune di promozione delle nostre istituzioni di cui presto vi darò notizia, vi invio in allegato il comunicato stampa, redatto da Lisa Ciardi, relativo alla festa per il decennale della nostra associazione che si è svolta a Palazzo Datini a Prato, sabato 24 ottobre scorso. Nelle foto vedete il momento in cui, con il Sindaco di Prato Matteo Biffoni e il Sindaco di Vaiano Primo Bosi, abbiamo scoperto la targa che indica Palazzo Datini come sede nazionale dell'associazione. Nella stessa occasione a tutte le case partecipanti è stato consegnato un comodo espositore, con il logo dell'associazione, per esporre i depliant della nostra rete museale all'ingresso di ciascuna casa socia, come segno di appartenenza all'associazione. Gli espositori con il logo ci sono per tutte le case socie, comunicateci quando avrete occasione di ritirarlo. In allegato alcune immagini, mentre altre potrete trovarle sulla nostra pagina Facebook.
Ringrazio la Fondazione Casa Pia de'Ceppi, l'Archivio di Stato e l'Istituto Datini per l'ospitalità e la gentile collaborazione. Ringrazio tutte le case partecipanti alla festa del decennale e i graditi ospiti che hanno voluto presenziare e portare il loro saluto ed augurio. In particolare ringrazio le due case arrivate alla festa più da lontano: Casa Silvio Pellico e il Museo di Casa Cavassa da Saluzzo in Piemonte (con Marco Delleani che è anche Coordinatore Regionale) e Casa Antonio Gramsci di Ghilarza in Sardegna, rappresentata dall'amico Vicepresidente Gianluigi Deiana. A tutti ho detto quanto siamo stati lieti della loro presenza e quanto siamo orgogliosi che nell'associazione siano presenti le case di personaggi tanto illustri: non me ne voglia nessuno, se nella serata ho espresso il mio vivo apprezzamento dell'associazione per la presenza di Casa Gramsci nell'associazione. Antonio Gramsci non è stato solo il fondatore del Partico Comunista Italiano, ma uno dei più importanti pensatori del XX secolo, scrittore, filosofo, critico letterario e molto altro. Soprattutto di lui apprezzo la coerenza (virtù oggi così rara) e la disponibilità a pagare di persona, pur di non rinunciare alle sue idee. Scriveva in una celebre lettera alla madre nel 1928: "Non ho mai voluto mutare le mie opinioni, per le quali sarei disposto a dare la vita e non solo a stare in prigione [...] vorrei consolarti di questo dispiacere che ti ho dato: ma non potevo fare diversamente. La vita è così, molto dura, e i figli qualche volta devono dare dei grandi dolori alle loro mamme, se vogliono conservare il loro onore e la loro dignità di uomini".
Ora una notizia importante: Il prossimo anno 2016 si ricorderà il 50° anniversario dell'alluvione di Firenze che non fu solo un evento di cronaca di una città, pur importante, ma un evento di risonanza mondiale a causa del coinvolgimento dell'immenso patrimonio artistico della città. Nel corso di questi mesi, abbiamo individuato tre case che possono essere direttamente coinvolte nelle manifestazioni di ricordo di questo evento. Esse sono: 1) Casa Bargellini in Via delle Pinzochere a Firenze, la casa del Sindaco dell'alluvione che tanto si prodigò per la sua città, posta in una delle zone più colpite; 2) Casa Leonetto Tintori di Prato, la casa del grande restauratore che contribuì alla salvezza di molte opere d'arte; 3) Casa Montanelli di Fucecchio. Di Indro Montanelli si conservano numerosi articoli e reportage sull'argomento. Ci sono altre case che possono partecipare alle manifestazioni che si stanno preparando con un contributo originale oppure sono state colpite dall'alluvione? Spesso inoltre ci dimentichiamo che l'alluvione non fu solo a Firenze. Su questo argomento dateci notizia al più presto, in modo che possiamo inserire la vostra casa nell'elenco delle istituzioni che saranno chiamate a partecipare alla ricorrenza.
In attesa di un vostra risposta, colgo l'occasione per salutare con viva cordialità,
Adriano Rigoli
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