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Turismo slow e consapevole: le Case della Memoria al Festival dei cammini

L’intervento a favore delle mete da scoprire al di fuori dei grandi circuiti

Fivizzano copiaUn incontro per fare il punto su un turismo diverso, fuori dalle mete convenzionali. Anche l’Associazione Nazionale Case della Memoria ha preso parte alla conferenza "Itinerari culturali e cammini, dall'Europa all'Appennino, le nuove rotte del turismo lento" che si è tenuta nei giorni scorsi a Fivizzano (MS) nell’ambito del Festival dei cammini e della montagna.

Un focus sulle esperienze dei cammini e degli Itinerari Europei e nazionali a cui hanno preso parte anche Adriano Rigoli e Marco Capaccioli, presidente e vicepresidente dell’Associazione Nazionale Case della Memoria. 

«Da tempo, anche in sinergia con associazioni europee omologhe alla nostra – spiega Adriano Rigoli -, sosteniamo la necessità di fare rete per promuovere veri e propri itinerari che abbiano come filo conduttore l’attività dei grandi personaggi e il loro legame con il territorio. È questa una delle strade da battere non solo per promuovere la conoscenza delle case-museo che come associazione siamo impegnati a tutelare ma anche per dare voce a un nuovo modo di fare turismo».

«Per noi la partecipazione a questo incontro è stata l’occasione per ribadire quanto, dopo la pandemia, siano importanti le mete alternative ai grandi circuiti – aggiunge Marco Capaccioli -. Quelle mete che rappresentano proprio il DNA della nostra associazione e dovrebbero tonare al centro, con l’obbiettivo di intercettare, e far crescere, tipologie di turisti diversi, che vedono il viaggio come esperienza, sulle orme della memoria e della riscoperta lenta e consapevole».

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