News

Sigfrido Bartolini - I Monotipi

"Catturare la Vita"
Sigfrido, il Gran Toscano”


E' stato uno dei massimi incisori italiani del '900, oltreché una delle penne più affilate del nostro giornalismo culturale.


Esperto d'ogni tecnica a stampa, è stato in particolare un virtuoso del monotipo, pratica ormai desueta consistente nell'imprimere una pittura a olio o a inchiostro grasso su lastra, mentre è ancora fresca, su una carta inumidita. L'effetto che ne scaturisce è un po' rozzo ma immediato e schietto: perfetto, dunque per la figurazione d'umore brusco e popolaresco di Bartolini, contrapponendola nei fatti ai birignao intellettualistici di un'avanguardia da lui mai amata, anzi sempre fieramente combattuta.

Tutt'altro che incolti, beninteso, i fogli ora raccolti dalla Pontiggia narrano la vicenda di un intellettuale sapiente e sofisticato alla ricerca di una verità viva e palpitante che sia davvero bella e senza frode. Raffaele De Grada (Corriere della Sera- MI )

Catturare la Vita

SIGFRIDO BARTOLINI - I MONOTIPI

I Monotipi di Sigfrido Bartolini (scoperte, mostre, pubblicazioni)

Apprezzati da Soffici, che ne fu il primo estimatore, i monotipi di Sigfrido Bartolini rappresentano un episodio vitalissimo e singolare dell’arte italiana, soprattutto degli anni Quaranta e Cinquanta.

Proprio per i suoi monotipi Sigfrido Bartolini, “non ancora ventenne, venne notato alla “I° mostra provinciale di pittura, scultura e disegno”, un’esposizione di carattere ricognitivo delle presenze artistiche attive nel territorio pistoiese, organizzata dall’Amministrazione Comunale di Pistoia nel settembre del 1951”

Dopo più di 50 anni da quella data, il Comune del Montale, con la mostra ”Sigfrido Bartolini - Catturare la vita – Monotipi 1948-1954”, alla Villa Smilea, ha il merito di presentare, per la prima volta nel territorio di Pistoia, questa particolare e interessantissima produzione dell’artista pistoiese.




Image
Image