Una giornata tutta dedicata ai grandi della cultura italiana e ai loro luoghi. Si terrà sabato 27 maggio a Roma, nella cornice delle Terme di Diocleziano in Piazza della Repubblica, dove fino al 9 giugno è allestita la mostra "Ai Confini della Meraviglia" (ingresso gratuito) un percorso espositivo ed esperienziale che permette di immergersi nelle meraviglie dell’Italia più autentica. La mostra rientra in Borghi – Viaggio Italiano, un'iniziativa culturale e turistica condivisa tra 18 regioni italiane, con l’Emilia-Romagna a fare da capofila, e a cui partecipa anche l’Associazione Nazionale Case della Memoria. La giornata del 27 maggio sarà dedicata ai personaggi illustri della cultura italiana, ai Paesaggi d’Autore e alle Case della Memoria: per tutto il giorno nella Piazza del Borgo, nella saletta polifunzionale (circa 20 spettatori) e nel foyer esterno saranno presentati i grandi personaggi della cultura e i luoghi che testimoniano le fasi della loro vita: le case dove sono nati o dove anno abitato o i posti in cui una loro opera ha trovato la giusta ispirazione. In programma, durante tutta la giornata, ci saranno tanti eventi, che includono letture di brani dei grandi scrittori italiani e presentazione di video sulle case e sui personaggi. «L’obiettivo dell'iniziativa Borghi - Viaggio Italiano è lo stesso della nostra associazione – spiegano Adriano Rigoli e Marco Capaccioli, rispettivamente presidente e vicepresidente dell’Associazione Nazionale Case della Memoria – ovvero richiamare l’interesse del mercato turistico sulle tante località italiane al di fuori delle grandi mete battute dal turismo di massa. Offrire, quindi ai turisti un sistema coordinato di promozione delle piccole e grandi eccellenze del territorio e raccontare la storia degli italiani illustri. Ringraziamo la Regione Emilia-Romagna, capofila di 18 regioni italiane, e il MIBACT che ci hanno dato la straordinaria opportunità di partecipare a questo grande progetto di promozione di un turismo nuovo, attento alle realtà come i borghi storici e le case dei grandi personaggi». A conclusione della mostra, un'altra delle azioni comuni dell'iniziativa, è il Passaborgo cioè il passaporto dei borghi italiani: durante il viaggio, che si configura come un autentico tour emozionale, i turisti possono completare un “passaporto” digitale “collezionando” diverse località e beneficiando di convenzioni con operatori locali e associazioni. Tra le mete, ovviamente, anche le 62 Case della Memoria dell’Associazione.
FESTA ARTUSIANA 2017 FORLIMPOPOLI
Cari Amici Soci,
Cari Amici Soci,
Come ho ricordato nelle email precedenti anche quest'anno c'è una straordinaria opportunità che viene offerta a tutta la nostra rete museale: il nostro socio Casa Artusi e il Comune di Forlimpopoli danno alle case della nostra rete museale la possibilità di promuoversi in occasione della XXI edizione della Festa Artusiana (da sabato 24 giugno a domenica 2 luglio 2017). L'occasione è "ghiotta" per le nostre case museo: l'edizione della Festa Artusiana 2016 ha registrato 130.000 visitatori. Ci sono 9 serate a disposizione per promuovere le nostre case museo insieme ai prodotti tipici del territorio. Alcune serate sono già "prese", ma ce ne sono altre che sono disponibili. Le case possono presentarsi da sole oppure abbinandosi fra di loro e con i produttori e ristoratori del territorio e possono richiedere di partecipare in una (eventualmente anche due) serate. L'importante è comunicare quanto prima la propria intenzione di partecipare. Comunque entro e NON oltre lunedì 29 maggio 2017.
Si riprende il discorso fortunato A tavola con i grandi inaugurato in occasione di EXPO 2015 a Milano. Questa collaborazione tra Casa Artusi e il Comune di Forlimpopoli con l'Associazione Nazionale Case della Memoria mi sembra un'iniziativa esemplare, da prendere a modello come esempio di collaborazione fra le case, come modo reale di fare davvero rete insieme, di scambiarci progetti e idee per promuoverci vicendevolmente e, pertanto, ampliare sempre più il nostro ambito di azione.
Per la Festa Artusiana 2017, l’Amministrazione Comunale di Forlimpopoli gratuitamente mette a disposizione uno stand 4 x 4 (attrezzato con fuochi e frigorifero) per le 9 sere della Festa (dal 25 giugno al 3 luglio), utilizzabile a rotazione da almeno 9 Case della Memoria (una serata per ciascuna casa della memoria) che vogliono promuoversi e proporre - a pagamento per il pubblico - una degustazione a tema legata al personaggio e alla casa. I costi di trasferta, allestimento e materie prime sono a carico della singola Casa, a cui va però il ricavato dello stand.
Lo scorso anno nello stand parteciparono 7 case museo della nostra rete: Villa Silvia-Carducci di Cesena, Casa Pellico e Casa Cavassa di Saluzzo, Casa Boccaccio di Certaldo, Villa Machiavelli-L'Albergaccio di San Casciano, Villa Verdi a Sant'Agata di Villanova d'Arda, Casa Natale Lorenzo Bartolini di Savignano, Casa Bendandi di Faenza. Mi auguro che anche quest'anno vogliano riproporsi. Alla bella serata a Casa Artusi in cui abbiamo presentato il progetto "Paesaggi d'Autore", di cui è capofila la Regione Emilia-Romagna, insieme alla rete delle case della memoria il 29 giugno 2016 parteciparono anche Casa Ilario Fioravanti di Sorrivoli, Casa Giulio Turci di Sant'Arcangelo, Casa Luciano Pavarotti di Modena, Casa Pascoli di San Mauro, Casa Sigfrido Bartolini di Pistoia, Casa Enrico Caruso Lastra a Signa, Villa del Mulinaccio di Filippo Sassetti e Vaiano e Casa Firenzuola Badia di Vaiano. Inoltre con alcuni bravi esperti di "Paesaggi d'Autore" abbiamo parlato di Giovannino Guareschi, Dante Alighieri, Giuseppe Verdi e Secondo Casadei (la cui casa ora fa parte della nostra rete).
Tempi di adesione: entro lunedì 29 maggio 2017 a This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it. This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it. This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.
Per facilitare la partecipazione ed accelerare i tempi, vi invio la modulistica da compilare e rinviare all'Associazione quanto prima. Vi prego di leggere attentamente quanto scritto nei moduli e nelle linee guida, in quanto firmando i moduli ci si impegna a rispettare le regole imposte dall'Amministrazione Comunale di Forlimpopoli.
Chi ha intenzione di partecipare mi chiami al telefono oppure mi scriva una mail, anche interlocutoria, in modo che verifichiamo le dati disponibili nel calendario. Anche chi vorrebbe partecipare, ma ha qualche difficoltà, mi contatti: insieme cercheremo di risolvere eventuali problemi. Dati i tempi stretti vi prego di comunicare il prima possibile la vostra dichiarazione di interesse, anche qualora non sia già stata compilata, in modo da accorciare i tempi e rispettare le tempistiche serrate che anche il Comune di Forlimpopoli è tenuto a rispettare per la stesura del progetto complessivo della piazza e l'organizzazione complessiva della festa, comprese tutte le necessità tecniche.
Per eventuali chiarimenti il riferimento al Comune di Forlimpopoli è il seguente:
Ufficio Cultura e Sport
Comune di Forlimpopoli
Tel. 0543 749237
Orari ufficio:
martedì, giovedì e venerdì: dalle 10 alle 13
martedì: dalle 15 alle 17
lunedì e mercoledì: chiuso
Notte dei Musei 2017 alla Fondazione Primo Conti (Fiesole, Fi)
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"Musei e Storie controverse"
tema proposto dalla Giornata Internazionale dei Musei ICOM
Visite guidate nella "Casa Museo Sigfrido Bartolini "
Scoperte e testimonianze di storie controverse all'interno del patrimonio Artistico, Archivistico e Bibliotecario della Casa Museo Sigfrido Bartolini
*****
Seguendo il tema proposto da ICOM, si parte dalla visita alla "Casa Museo" con il suo patrimonio artistico, archivistico e bibliotecario(MAB), per testimoniare memorie di episodi controversi o inespressi del passato e del presente, coinvolgendo ed invitando i visitatori ad una riflessione critica, libera da passioni, pregiudizi o preconcetti culturali e ideologici.
Alla fine della visita alla "Casa Museo", i visitatori potranno ammirare l'ultimo lavoro di Sigfrido Bartolini "Le 14 Vetrate"con le 7 opere di Misericordia e i 7 Sacramenti, nella vicinissima Chiesa dell'Immacolata.Anche in questo caso verrà proposta e sollecitata ai visitatori una riflessione critica.
L’unicità della "Casa Museo Sigfrido Bartolini"(MAB) è costituita,dalla capacità di offrire al visitatore un’esperienza culturale che coinvolge tutti i sensi.E’ stato detto che qui “impariamo dalle cose".
Il Museo è davvero un amico che non tradisce mai! Ogni volta, una scoperta e un'emozione uniche e più che mai nelle "Case Museo": dove opere e documenti, oggetti, muri e spazi sono chiamati a rappresentare, nella loro presenza fisica, una vita e un fare che non ci sono più, ma che hanno lasciato un segno che continua ad arricchire e ampliare la propria azione e responsabilità all’insieme di tutto il nostro patrimonio culturale.
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Amico Museo 2017
20 maggio - 4 giugno 2017"Musei e Storie controverse"
tema proposto dalla Giornata Internazionale dei Musei ICOM
Visite guidate nella "Casa Museo Sigfrido Bartolini "
Scoperte e testimonianze di storie controverse all'interno del patrimonio Artistico, Archivistico e Bibliotecario della Casa Museo Sigfrido Bartolini
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Seguendo il tema proposto da ICOM, si parte dalla visita alla "Casa Museo" con il suo patrimonio artistico, archivistico e bibliotecario(MAB), per testimoniare memorie di episodi controversi o inespressi del passato e del presente, coinvolgendo ed invitando i visitatori ad una riflessione critica, libera da passioni, pregiudizi o preconcetti culturali e ideologici.
Alla fine della visita alla "Casa Museo", i visitatori potranno ammirare l'ultimo lavoro di Sigfrido Bartolini "Le 14 Vetrate"con le 7 opere di Misericordia e i 7 Sacramenti, nella vicinissima Chiesa dell'Immacolata.Anche in questo caso verrà proposta e sollecitata ai visitatori una riflessione critica.
L’unicità della "Casa Museo Sigfrido Bartolini"(MAB) è costituita,dalla capacità di offrire al visitatore un’esperienza culturale che coinvolge tutti i sensi.E’ stato detto che qui “impariamo dalle cose".
Il Museo è davvero un amico che non tradisce mai! Ogni volta, una scoperta e un'emozione uniche e più che mai nelle "Case Museo": dove opere e documenti, oggetti, muri e spazi sono chiamati a rappresentare, nella loro presenza fisica, una vita e un fare che non ci sono più, ma che hanno lasciato un segno che continua ad arricchire e ampliare la propria azione e responsabilità all’insieme di tutto il nostro patrimonio culturale.
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Flowers, di Mauro Drudi
Fino al 4 giugno| Casa Museo Ivan Bruschi, Arezzo
Una spettacolare Mostra da "vivere" e non solo da guardare... Giovedì, 18 maggio, presso la Casa Museo Ivan Bruschi, s'inaugurerà Flowers, di Mauro Drudi, a cura dei giornalisti Antonella di Tommaso e Roberto Messina, con l'organizzazione tecnica dell'Associazione Ailanthus e la partecipazione di Edizioni Aboca e Garden Club Arezzo. L'artista romagnolo è alla sesta mostra personale, ma Flowers, dopo cinque appuntamenti tutti annoverabili sotto un'unica etichetta, quella del "pop", è la prima dedicata completamente ai fiori. Alla domanda "perché", è lo stesso artista a rispondere: "perché i fiori sono dentro ognuno di noi, nella nostra immaginazione, nel nostro cuore, oserei dire nella nostra anima, e ogni tanto è bene lasciarli fiorire". Un argomento universale, e universalmente amato, come riconosce Drudi, che viene però da lui trattato in maniera estremamente personale.Nel catalogo della Mostra, che sarà presentato in apertura di evento, il filosofo Andrea Mecacci, docente di Estetica all'Università di Firenze, parla di "impressionismo gestuale", unendo in un sottotitolo, se così vogliamo chiamarlo, più di un secolo di storia della pittura. Storia che emerge in ogni singolo dipinto di Flowers, dall'uso del colore (che non si deve mescolare sulla tavolozza ma nell'occhio dello spettatore) fino al modo in cui Drudi, letteralmente "se ne libera", scagliandolo, schiacciandolo, schizzandolo sulla tela, fino ad accarezzarlo dolcemente in un viaggio estetico e formale che passando attraverso le tortuosità di Van Gogh, rinnova l'eleganza di Monet e dei maestri dell'impressionismo, unendo tutta l'energia di Pollock quale inarrivato inventore, esegeta e profeta della pittura gestuale.Da giovedì 18 maggio, a domenica 4 giugno, negli eleganti spazi della Casa Museo Ivan Bruschi, in Corso Italia 14 ad Arezzo, il pubblico avrà dunque occasione di visitare una mostra unica, ma anche, come detto, di "vivere" una serie di eventi collaterali che vanno dalla presentazione di libri sul tema strettamente legato alla Mostra (e quindi, ambito Botanica), alla performance dell'artista che realizzerà dal vico due lavori, per passare all'originale iniziativa "Dammi un nome" in cui i visitatori avranno possibilità di "titolare" un'opera di Drudi, dopo di che una giuria sceglierà chi ha proposto il titolo più bello, che porterà a casa l'opera.
Fino al 4 giugno| Casa Museo Ivan Bruschi, Arezzo
Una spettacolare Mostra da "vivere" e non solo da guardare... Giovedì, 18 maggio, presso la Casa Museo Ivan Bruschi, s'inaugurerà Flowers, di Mauro Drudi, a cura dei giornalisti Antonella di Tommaso e Roberto Messina, con l'organizzazione tecnica dell'Associazione Ailanthus e la partecipazione di Edizioni Aboca e Garden Club Arezzo. L'artista romagnolo è alla sesta mostra personale, ma Flowers, dopo cinque appuntamenti tutti annoverabili sotto un'unica etichetta, quella del "pop", è la prima dedicata completamente ai fiori. Alla domanda "perché", è lo stesso artista a rispondere: "perché i fiori sono dentro ognuno di noi, nella nostra immaginazione, nel nostro cuore, oserei dire nella nostra anima, e ogni tanto è bene lasciarli fiorire". Un argomento universale, e universalmente amato, come riconosce Drudi, che viene però da lui trattato in maniera estremamente personale.Nel catalogo della Mostra, che sarà presentato in apertura di evento, il filosofo Andrea Mecacci, docente di Estetica all'Università di Firenze, parla di "impressionismo gestuale", unendo in un sottotitolo, se così vogliamo chiamarlo, più di un secolo di storia della pittura. Storia che emerge in ogni singolo dipinto di Flowers, dall'uso del colore (che non si deve mescolare sulla tavolozza ma nell'occhio dello spettatore) fino al modo in cui Drudi, letteralmente "se ne libera", scagliandolo, schiacciandolo, schizzandolo sulla tela, fino ad accarezzarlo dolcemente in un viaggio estetico e formale che passando attraverso le tortuosità di Van Gogh, rinnova l'eleganza di Monet e dei maestri dell'impressionismo, unendo tutta l'energia di Pollock quale inarrivato inventore, esegeta e profeta della pittura gestuale.Da giovedì 18 maggio, a domenica 4 giugno, negli eleganti spazi della Casa Museo Ivan Bruschi, in Corso Italia 14 ad Arezzo, il pubblico avrà dunque occasione di visitare una mostra unica, ma anche, come detto, di "vivere" una serie di eventi collaterali che vanno dalla presentazione di libri sul tema strettamente legato alla Mostra (e quindi, ambito Botanica), alla performance dell'artista che realizzerà dal vico due lavori, per passare all'originale iniziativa "Dammi un nome" in cui i visitatori avranno possibilità di "titolare" un'opera di Drudi, dopo di che una giuria sceglierà chi ha proposto il titolo più bello, che porterà a casa l'opera.
Ultimo appuntamento della stagione con la Santa Messa in Rito Romano antico in Latino nella chiesa della Badia di San Salvatore a Vaiano (piazza Agnolo Firenzuola 15). Celebrata secondo il Messale Romano del 1962, sabato 20 maggio (ore 16) si terrà la Messa della vigilia della V domenica dopo Pasqua che sarà preceduta dal Santo Rosario (ore 15.30). Si tratta dell’ultima messa in latino in calendario poiché quella prevista per il 3 giugno è stata annullata per esigenze parrocchiali. La liturgia nella forma antica del Rito Romano si configura non solo come un atto di fede, ma anche come un’operazione culturale: tutti gli arredi sacri e le opere d’arte che sono esposti nel Museo della Badia di Vaiano infatti sono stati creati per questa Messa, come in generale la maggior parte dell’arte e della musica sacra. La Santa Messa è celebrata come prefestiva e pertanto è valida per il precetto festivo.
Il calendario delle celebrazioni, iniziato a febbraio, è stato promosso, oltre che dalla parrocchia, dal Museo della Badia di Vaiano, Casa della Memoria dello scrittore e abate Agnolo Firenzuola, e dal suo coordinatore Adriano Rigoli. Proprio il Museo della Badia (piazza Agnolo Firenzuola 1, Vaiano) quest’anno ricorda il 25° anniversario dalla prima apertura al pubblico, avvenuta il 2 maggio 1992 in occasione degli Itinerari Laurenziani per il V centenario della morte del Magnifico Lorenzo dei Medici.
Per l’occasione, sempre sabato 20 maggio (ore 16.30), si terrà una visita al Museo della Badia di Vaiano e alla Casa di Agnolo Firenzuola (1493-1543) che fu abate del Monastero vaianese dal 1538 al 1543. Sarà possibile vedere le cinquecentine originali delle opere del Firenzuola esposte nel museo della Badia, visitare il chiostro rinascimentale, la chiesa romanica, il cucinone dei monaci, l'antica gualchiera e gli scavi archeologici.
A seguire, ecco la visita alla mostra “Le Case della Memoria per Dante e Cervantes: gli ex libris raccontano i libri” con cui l’Associazione Nazionale Case della Memoria rende omaggio ai due grandi della letteratura mondiale attraverso una forma particolare di arte, gli ex libris riferiti alle loro opere principali: La Divina Commedia e il Don Chisciotte. Cuore dell’esposizione sono i 106 ex libris, proveniente dalle collezioni di Massimo Battolla e Gian Carlo Torre, cinquantadue a tema dantesco e cinquantaquattro dedicati a Cervantes. Nella seconda parte dell’esposizione si possono apprezzare i collegamenti tra alcune Case della Memoria e l’opera dello scrittore spagnolo: Miguel de Cervantes è stato infatti fonte d’ispirazione per Giacomo Puccini, Ferruccio Busoni, Giorgio de Chirico, Venturino Venturi, Antonio Gramsci, Daphne Phelps, Raffaele Bendandi e Loris Jacopo Bononi. Sia l’accesso al Museo della Badia che le visite guidate sono a ingresso libero.
Per informazioni è possibile contattare Adriano Rigoli, coordinatore del Museo della Badia di Vaiano: 328.6938733; This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.
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Apertura Fondazione Montanelli Bassi
Domenica 21 maggio| Fucecchio (Fi)
Domenica 21 maggio in occasione della 37a Edizione del Palio delle Contrade della città di Fucecchio, la Fondazione Montanelli Bassi (biblioteca e Studi di Indro Montanelli) resterà aperta per le visite con il seguente orario: dalle 9,00 alle 13,00 e dalle 15,00 alle 19,00
Domenica 21 maggio| Fucecchio (Fi)
Domenica 21 maggio in occasione della 37a Edizione del Palio delle Contrade della città di Fucecchio, la Fondazione Montanelli Bassi (biblioteca e Studi di Indro Montanelli) resterà aperta per le visite con il seguente orario: dalle 9,00 alle 13,00 e dalle 15,00 alle 19,00
Peppino Impastato: «creiamo un percorso memoriale che leghi il casolare dove fu ucciso con la Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato»
Realizzare un progetto di utilità pubblica nel casolare dove 39 anni fa fu ucciso Peppino Impastato. È quanto ha chiesto il fratello di Peppino, Giovanni Impastato, in seguito all’apertura, lo scorso 9 maggio, del casolare rurale in contrada Feudo a Cinisi (Palermo) dove Peppino fu ucciso nella notte fra l’8 e il 9 maggio del 1978. Aperto per la prima volta al pubblico proprio quest’anno, il casolare versa però in stato di abbandono. Anche l’Associazione Nazionale Case della Memoria si unisce all’appello di Giovanni Impastato e alla sua richiesta di esproprio per dedicare quegli spazi a un progetto di utilità pubblica aggiunge la propria proposta: creare un percorso memoriale che leghi il casolare con la Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato.
«La nostra associazione - commentano Adriano Rigoli e Marco Capaccioli, presidente e vicepresidente dell’Associazione Nazionale Case della Memoria – non si occupa di tutelare solo le case in cui sono nati e vissuti i protagonisti della letteratura, dell’arte e della scienza del passato. Il nostro impegno si concentra nel custodire la memoria dei luoghi e delle persone che del nostro Paese hanno fatto la storia, lontana o recente che sia. E Peppino Impastato è uno di questi, un simbolo della lotta alla mafia che occorre ricordare ogni giorno, non solo in occasione di anniversari e celebrazioni. La Regione Siciliana ha già dichiarato il casolare luogo di interesse culturale: adesso occorre fare un altro passo da sommare ai famosi cento di Peppino e ridare il giusto valore al luogo in cui lui ha perso la propria vita in nome di una causa che ci tocca tutti».
«La nostra proposta – proseguono Rigoli e Capaccioli - è che il casolare in cui fu ucciso Peppino Impastato non sia solo dedicato ad un progetto di "utilità pubblica", ma sia unita in un percorso memoriale unico con la Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato che è stata la casa della madre di Peppino e ora è una casa della memoria aperta al pubblico. L’idea sarebbe quella di proseguire l'itinerario dei "cento passi" fino al casolare recuperato, dando voce alla storia e alla memoria di Peppino con l'apposizione di altre "pietre d'inciampo" in aggiunta a quella già posate fra la Casa della Memoria di Felicia e Peppino impastato e la ex Casa Badalamenti, bene confiscato alla mafia e consegnato al Comune di Cinisi. Un percorso della memoria di quasi 3 chilometri lungo il quale meditare e riflettere passo dopo passo».
Realizzare un progetto di utilità pubblica nel casolare dove 39 anni fa fu ucciso Peppino Impastato. È quanto ha chiesto il fratello di Peppino, Giovanni Impastato, in seguito all’apertura, lo scorso 9 maggio, del casolare rurale in contrada Feudo a Cinisi (Palermo) dove Peppino fu ucciso nella notte fra l’8 e il 9 maggio del 1978. Aperto per la prima volta al pubblico proprio quest’anno, il casolare versa però in stato di abbandono. Anche l’Associazione Nazionale Case della Memoria si unisce all’appello di Giovanni Impastato e alla sua richiesta di esproprio per dedicare quegli spazi a un progetto di utilità pubblica aggiunge la propria proposta: creare un percorso memoriale che leghi il casolare con la Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato.
«La nostra associazione - commentano Adriano Rigoli e Marco Capaccioli, presidente e vicepresidente dell’Associazione Nazionale Case della Memoria – non si occupa di tutelare solo le case in cui sono nati e vissuti i protagonisti della letteratura, dell’arte e della scienza del passato. Il nostro impegno si concentra nel custodire la memoria dei luoghi e delle persone che del nostro Paese hanno fatto la storia, lontana o recente che sia. E Peppino Impastato è uno di questi, un simbolo della lotta alla mafia che occorre ricordare ogni giorno, non solo in occasione di anniversari e celebrazioni. La Regione Siciliana ha già dichiarato il casolare luogo di interesse culturale: adesso occorre fare un altro passo da sommare ai famosi cento di Peppino e ridare il giusto valore al luogo in cui lui ha perso la propria vita in nome di una causa che ci tocca tutti».
«La nostra proposta – proseguono Rigoli e Capaccioli - è che il casolare in cui fu ucciso Peppino Impastato non sia solo dedicato ad un progetto di "utilità pubblica", ma sia unita in un percorso memoriale unico con la Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato che è stata la casa della madre di Peppino e ora è una casa della memoria aperta al pubblico. L’idea sarebbe quella di proseguire l'itinerario dei "cento passi" fino al casolare recuperato, dando voce alla storia e alla memoria di Peppino con l'apposizione di altre "pietre d'inciampo" in aggiunta a quella già posate fra la Casa della Memoria di Felicia e Peppino impastato e la ex Casa Badalamenti, bene confiscato alla mafia e consegnato al Comune di Cinisi. Un percorso della memoria di quasi 3 chilometri lungo il quale meditare e riflettere passo dopo passo».
Firenzuola, Dante e Cervantes: suggestioni letterarie a Vaiano
Tappa a Vaiano per un pomeriggio tra Firenzuola, Dante e Cervantes. L’occasione è offerta dal 25° anniversario della prima apertura al pubblico del Museo della Badia (piazza Agnolo Firenzuola 1, Vaiano), inaugurato il 2 maggio 1992, in occasione degli Itinerari Laurenziani per il quinto centenario della morte di Lorenzo de’ Medici. Quella a Vaiano è la prima del calendario di sei visite, promosse tra maggio a ottobre in alcune Case della Memoria scelte dai consoli regionali e provinciali del Touring Club Italiano di Emilia-Romagna e Toscana e l’Associazione Nazionale Case della Memoria. L’appuntamento è fissato per il prossimo 20 maggio (ore 16.30), quando a Vaiano si terrà la visita al Museo della Badia di Vaiano inserito nell’Associazione Nazionale Case della Memoria come casa di Agnolo Firenzuola (1493-1543) che fu abate del Monastero vaianese dal 1538 al 1543. Qui Firenzuola scrisse le sue opere più note come “La Prima Veste dei discorsi degli animali” e “I Dialoghi delle bellezze delle donne”. Nell’appartamento dell’Abate sono esposte la prima edizione delle Prose (1548) e delle Rime (1549). Sarà possibile vedere le cinquecentine originali delle opere del Firenzuola esposte nel museo della Badia, visitare il chiostro rinascimentale, la chiesa romanica, il cucinone dei monaci, l'antica gualchiera e gli scavi archeologici.
A seguire, ecco la visita alla Mostra “Le Case della Memoria per Dante e Cervantes: gli ex libris raccontano i libri” con cui l’Associazione Nazionale Case della Memoria rende omaggio ai due grandi personaggi della letteratura mondiale attraverso una forma particolare di arte, gli ex libris riferiti alle loro opere principali: La Divina Commedia e il Don Chisciotte. Cuore dell’esposizione sono i 106 ex libris, proveniente dalle collezioni di Massimo Battolla e Gian Carlo Torre: cinquantadue a tema dantesco (dieci legati ai ritratti di Dante, venti all’Inferno, undici al Purgatorio e altrettanti al Paradiso) e cinquantaquattro dedicati a Cervantes (quarantuno riferiti a brani della prima parte del romanzo e i restanti tredici alla seconda). Nella seconda parte dell’esposizione si possono apprezzare i collegamenti tra le case aderenti all’Associazione Nazionale Case della Memoria e l’opera dello scrittore spagnolo: nel corso del tempo Miguel de Cervantes è stato infatti fonte d’ispirazione per Giacomo Puccini, Ferruccio Busoni, Giorgio de Chirico, Venturino Venturi, Antonio Gramsci, Daphne Phelps, Raffaele Bendandi e Loris Jacopo Bononi. Sia l’accesso al Museo della Badia che le visite guidate sono a ingresso libero.
Info e prenotazioni: 328.6938733,This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.
A seguire, ecco la visita alla Mostra “Le Case della Memoria per Dante e Cervantes: gli ex libris raccontano i libri” con cui l’Associazione Nazionale Case della Memoria rende omaggio ai due grandi personaggi della letteratura mondiale attraverso una forma particolare di arte, gli ex libris riferiti alle loro opere principali: La Divina Commedia e il Don Chisciotte. Cuore dell’esposizione sono i 106 ex libris, proveniente dalle collezioni di Massimo Battolla e Gian Carlo Torre: cinquantadue a tema dantesco (dieci legati ai ritratti di Dante, venti all’Inferno, undici al Purgatorio e altrettanti al Paradiso) e cinquantaquattro dedicati a Cervantes (quarantuno riferiti a brani della prima parte del romanzo e i restanti tredici alla seconda). Nella seconda parte dell’esposizione si possono apprezzare i collegamenti tra le case aderenti all’Associazione Nazionale Case della Memoria e l’opera dello scrittore spagnolo: nel corso del tempo Miguel de Cervantes è stato infatti fonte d’ispirazione per Giacomo Puccini, Ferruccio Busoni, Giorgio de Chirico, Venturino Venturi, Antonio Gramsci, Daphne Phelps, Raffaele Bendandi e Loris Jacopo Bononi. Sia l’accesso al Museo della Badia che le visite guidate sono a ingresso libero.
Info e prenotazioni: 328.6938733,