Aliano (Matera)
La casa è esattamente la stessa di quando fu lasciata dall’artista nel 1936. È completamente vuota ed è su questo “vuoto” che si desidera costruire una forte emozione attraverso la quale tutto ciò che si immagina diventa vivo, vero, percepito dai sensi. Non vi sono oggetti od ambienti artificiali.
L’abitazione di Levi è nuda, racchiusa dentro alle mura imbiancate di calce, separata tra cucina e studio di pittura, separata nei suoi immensi spazi esterni dalle piccole finestre dipinte. Negli ultimi anni è stato istituito un intervento estremamente tecnologico, silenzioso ma presente, un invito alle lettura, alla immaginazione ed alla meditazione. I soffitti delle camere dell’autore, al centro, ospitano un impianto di multi visione costituito da proiettori di diapositive programmati e sintonizzati da un computer. Tali proiettori faranno rivivere sui muri bianchi le immagini tratte dai documenti fotografici dell’epoca, la casa, gli orti, i ritratti delle donne, i camini, i calanchi ed in un caleidoscopio di dissolvenze evanescenti saranno intervallate dalle sagome di un cavalletto dall’ombra dei pannelli, dalla traccia di un letto di ferro, di un tavolo da cucina, ombre cinesi che si animano nella velocità della proiezione multi visiva. Il visitatore sarà guidato dalle emozioni della lettura, dalle sensazioni provate e dalla magia che si rileva dalle sue cronache e che traspira dai suoi quadri.
Carlo Levi: “La casa era modesta, costruita in modo economico, e non bella, perché non aveva carattere, non era né signorile né contadina…l’alloggio era quasi vuoto… E soprattutto era una casa, un luogo dove avrei potuto esser solo e lavorare…Mi affrettai dunque a salutare la vedova, e a cominciare la mia nuova vita nella mia residenza definitiva…. Contento della nuova solitudine, stavo sdraiato sulla mia terrazza, e guardavo l’ombra delle nuvole muoversi sulle creste lontane, come una nave sul mare…Uscivo spesso nelle belle giornate, a dipingere: ma lavoravo soprattutto in casa, nello studio o sulla terrazza… Sulla mia terrazza il cielo era immenso, pieno di nubi mutevoli: mi pareva di essere sul tetto del mondo, o sulla tolda di una nave, ancorata su un mare pietrificato…
L’abitazione di Levi è nuda, racchiusa dentro alle mura imbiancate di calce, separata tra cucina e studio di pittura, separata nei suoi immensi spazi esterni dalle piccole finestre dipinte. Negli ultimi anni è stato istituito un intervento estremamente tecnologico, silenzioso ma presente, un invito alle lettura, alla immaginazione ed alla meditazione. I soffitti delle camere dell’autore, al centro, ospitano un impianto di multi visione costituito da proiettori di diapositive programmati e sintonizzati da un computer. Tali proiettori faranno rivivere sui muri bianchi le immagini tratte dai documenti fotografici dell’epoca, la casa, gli orti, i ritratti delle donne, i camini, i calanchi ed in un caleidoscopio di dissolvenze evanescenti saranno intervallate dalle sagome di un cavalletto dall’ombra dei pannelli, dalla traccia di un letto di ferro, di un tavolo da cucina, ombre cinesi che si animano nella velocità della proiezione multi visiva. Il visitatore sarà guidato dalle emozioni della lettura, dalle sensazioni provate e dalla magia che si rileva dalle sue cronache e che traspira dai suoi quadri.
Carlo Levi: “La casa era modesta, costruita in modo economico, e non bella, perché non aveva carattere, non era né signorile né contadina…l’alloggio era quasi vuoto… E soprattutto era una casa, un luogo dove avrei potuto esser solo e lavorare…Mi affrettai dunque a salutare la vedova, e a cominciare la mia nuova vita nella mia residenza definitiva…. Contento della nuova solitudine, stavo sdraiato sulla mia terrazza, e guardavo l’ombra delle nuvole muoversi sulle creste lontane, come una nave sul mare…Uscivo spesso nelle belle giornate, a dipingere: ma lavoravo soprattutto in casa, nello studio o sulla terrazza… Sulla mia terrazza il cielo era immenso, pieno di nubi mutevoli: mi pareva di essere sul tetto del mondo, o sulla tolda di una nave, ancorata su un mare pietrificato…